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Autore: Pikkola Rin    23/04/2007    4 recensioni
Ora che capiva le ragioni del suo defunto padre, l’avrebbe protetta e tenuta con sé per sempre.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Riposava. Non aveva mai avuto quei bisogni umani, ma adesso era stanco. Senza la confusione provocata dai suoi “compagni di viaggio”, stava lì, seduto, con gli occhi chiusi, ma sempre vigile. Nessuno osava disturbarlo; anche la foresta e i suoi animali non emettevano fiato. L’unico rumore era il vorticare dei suoi pensieri. Alcuni ricordi non gli davano pace, aumentando la confusione che aveva dentro. Sembrava sempre il gelido e spietato Principe dei Demoni, ma in realtà stava cambiando. Lo negava, non lo accettava, ma era la verità. Disgustato da se stesso, cercava sempre di più la solitudine; non riusciva a capire, ma le apparenze prima di tutto. Solo un occhio attento avrebbe potuto notare il suo turbamento interiore, dovuto soprattutto a lei. Lei, piccola orfana, dolce ragazzina petulante che lo adorava come un Dio e gli voleva bene come un padre; la sua rinnovata forza e la prima debolezza. L’unica che aveva imparato a capirlo ed amarlo a discapito di tutto. Colei che sorridendo riusciva a donargli la pace che dalla nascita gli mancava.

Era spaventato da tutto questo turbinio di sensazioni sconosciute. Si sentiva confuso, frustrato, esposto, senza più la razionalità e la totale indifferenza che da sempre lo caratterizzavano. Cominciava ad assomigliare al suo odiato fratello, un onta che non riusciva a sopportare. La maggior solitudine, l’allontanarsi da lei, gli provocavano ormai un gran senso di inquietudine, ma lo starle vicino era ancora peggio da sopportare per il suo spropositato ego e la sua mentalità da demone. Eppure, un sorriso di quell’ innocente creatura bastava a cancellare ogni cosa. Tutto ciò non lo entusiasmava, ma non ne avrebbe più potuto fare a meno.

La pioggia cadeva lenta. Con il suo incedere saltellante, la bambina gli si avvicinò con quel sorriso riservato solo a lui. Si accoccolò tenera contro di lui per ripararsi e lui non ebbe il coraggio di spostarla. Ora che capiva le ragioni del suo defunto padre, l’avrebbe protetta e tenuta con sé per sempre. Provava sentimenti contrastanti ma autentici per lei, solo che nessuno l’avrebbe mai saputo. Nemmeno lei.

  
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