Capitolo 1
 
Quel giorno mio padre mi aveva chiesto di guidare il suo taxi. Avevo diciotto anni e potevo permettermelo.
Ormai conoscevo Londra come le mie tasche, nonostante ci stessi da meno di un anno.
Girai la chiave e l'auto partì. Giravo fra le varie strade in cerca di clienti. Il taxi giallo alla New York girava nella sera. I passanti mi guardavano e tutti con la stessa espressione, come per dire: 'Sei troppo piccola'. Okay sarò pure bassa, ma piccola no. Odiavo non essere una stangona di un metro e ottanta.
Io come massimo raggiungevo il metro e sessantacinque. Si va bene lo ammetto, un metro e sessantacinque con i tacchi.
Passai davanti ad un enorme manifesto che illustrava cinque ragazzi.
Precisamente i One Direction, una band di ragazzi dell'età mia che andava di voga. Tutte le ragazzine impazzivano per loro. Io semplicemente non potevo ritenermi una loro fan. Si qualche canzone la conoscevo anche io, ma niente di più. Erano bravi e sicuramente carini, ma non mi facevano 'impazzire'.
Si avvicinò al mio taxi fermo un ragazzo con degli occhiali da sole nonostante fosse sera e un cappello di lana.
Abbassai il finestrino.
-Serve aiuto?- chiesi.
Il ragazzo annuii e montò in macchina. Quando si rialzò il finestrino si tolse gli occhiali. Forse non voleva farsi vedere da qualcuno.
Guardai nello specchietto retrovisore. Mi sembrava di averlo già visto. Aveva gli occhi verdi e un sorrisone.
Mi rivoltai verso il manifesto dei cinque ragazzi e mi accorsi che lui era uno dei componenti, quello riccio di cui non ricordavo il  nome.
-Per favore non gridare.- disse lui accorgendosi del mio stupore.
-Fidati non griderò perchè c'è uno di quei cinque scemi nel mio taxi.-
Il ragazzo tossì. -Mi chiamo Harry, Harry Styles. Possibile che tu non sappia il mio nome?-
Alzai gli occhi al cielo. -Senti non te la tirare troppo solo perchè sei famoso, tu e i tuoi quattro amici.- dissi con amarezza.
Si ammutolì.
-Allora dove ti porto?- chiesi con aria buona.
-Non sei troppo giovane per guidare un taxi?- chiese.
Sbuffai. -Ho diciotto anni, non sono piccola. Lo so che sono bassa!- protestai.
-Scusa. Mi hai frainteso, non credevo che a questa età si potesse avere un taxi.-  disse.
-E' di mio padre, ma oggi aveva impegni perciò a chiesto a me di sostituirlo. Lo faccio spesso.-
Il ragazzo annuì.
-Ora ti dico dove andare.- disse e cominciò a spiegarmi dove dovevo andare.
Lo stavo portando sotto casa.
Quando arrivammo a destinazione disse -Ok, siamo arrivati. Quanto ti devo?-
Guardai lo schermo. Niente.
-Cazzo!- esclamai. -Ho dimenticato di avviarlo.- dissi.
Il ragazzo mi guardò e tirò fuori duecento sterline.
-Prendi.-
Guardai i soldi meravigliata.
-Sono troppi! Questi sono almeno tre giri di Londra!- dissi ridendo e porgendogli i soldi.
-Ti prego, accettali. A patto che non dica a nessuno di questo incontro.-
-No! Aspetta tu credi che mi importi di qualcosa? Perchè dovrei rovinarti la vita?- gridai.
-Tienili! Per favore. Sei carina sai? Come ti chiami?-
Scoppiai in una risata.
-Carina dici? Ahahaha non corrompermi. Comunque mi chiamo Cammie.-
Sorrise.
-Piacere, ti va di conoscere gli altri?- chiese di punto in bianco.
-Bè se mi dai duecento sterline ci sto. Cosi almeno mio padre pensa che ho lavorato.- dissi ironicamente.
Lui mi porse i soldi.
-Scherzavo!- dissi ridandoglieli. -Non starei mai con voi cretini.-
Harry abbassò lo sguardo.
-Così è questo che pensi di noi?- 

Salve spero vi sia piaciuto il mio primo capitolo :3 sappiate comunque  che sono nuova. Datemi qualche consiglio e fatemi sapere cosa ne pensate con la recensione. Ringrazio tutti.           _pandagirl