Non riuscirò mai a capire come abbia fatto a sopravvivere in quel macello chiamato casa insieme a quei pazzi chiamati famiglia,insomma dei genitori dovrebbero importarsene se la loro unica figlia femmina decide di lasciare l'Italia per trasferirsi altrove..e invece no,la loro unica reazione è stata questa : << Oh sono contenta per te..>> ,MA INSOMMA! ero stufa di quel loro comportamento..era da ben 20 anni che si comportavano in modo molto molto neutrale con me..forse sarà il fatto che dopo 3 figli maschi non si aspettavano un'altro figlio..forse dovuta anche alla delusione di avere una femmina..non lo so ma dovevo far qualcosa.Li guardai in faccia per 5 minuti prima di dare inizio al mio piccolo ed ultimo sfogo personale prima che per fortuna me ne andassi da quell'inferno..:<> Ma non mi ascoltavano lo sapevo perchè mi guardavano e dai loro sguardi non c'era nulla che potesse farmi capire che mi sbagliavo..allora con le valigie in mano posai le chiavi di casa sul tavolo e chiusi molto violentemente la porta,dopodichè mi avviai a prendere il taxi che da cinque minuti aspettava fuori dove il tassista aveva aperto il bagagliaio e mi fissava in modo strano.In quel momento se non fosse che dovevo prendere l'aereo me lo sarei "mangiato vivo" a quello li..sicuramente aveva ascoltato tutto come inoltre anche il vicinato..non che l'importasse..poichè tutti dovevano sapere in che razza di famiglia avevo sempre vissuto..ma non sopportavo quegli sguardi che lanciava la gente ed erano gli stessi che adesso quell'uomo mi faceva..Sbuffando affidò a lui i suoi bagagli e s'infilò in auto senza dire una parola o almeno solo la destinazione.Il viaggio era durato una 15na di minuti pieni di silenzio assoluto e imbarazzante ma una volta arrivata e preso tutto quasi volò via per prendere l'aereo che mi avrebbe portato finalmente a LONDRA.La fila per il check-in non era lunga e quindi in meno di 5 minuti ero già dall'altra parte a consegnare il biglietto e ad entrare nell'aereo..e ovviamente sbadata com'ero non mi ero nemmeno dgenata di guardare il numero del mio posto che avevo infilato nel fondo della borsa..,sospirando mi feci coraggio e affondai la mano fino in fondo e dopo aver maledetto il mio disordine finalmente tastai quello che doveva essere un foglietto piegato..lo presi velocemente e scritto in grassetto c'era scritto : 3B.. Una volta trovato il mio posto non impiegai molto a prendere le cuffie ed il mio mp3 e ad isolarmi dal resto del mondo..cosa che facevo spesso quando ero nervosa,le aspettavano ben 4 ore di viaggio e avrebbe di sicuro dormito per evitare di pensare di come la sua vita fosse stato un totale disastro.Ma nemmeno un'ora dopo la partenza sentìì qualcosa smuovermi con insistenza..tentò di ignorarlo varie volte ma alla fine cedette,<> subito dopo mi pentìì di quelle parole perchè mi ritrovai a fissare due occhi marroni intensi ed uno sguardo da togliere il fiato che mi lasciarono di stucco totale..<> Non aveva ascoltato quasi nulla di ciò che diceva..impegnata com'era  a guardare quell'essere così perfetto che l'era capitata vicino e che lei aveva mandato quasi a quel paese..<>..Che idiota non avevo nemmeno visto bene il numero..e lievemente imbarazzata mi spostai  cercando di essere meno imbranata possibile.Come tentativo di una nuova vita questo era fallito miseramente..e come inizio non prometteva affatto bene...Per il resto del viaggio tentò di non fare nient'altro quasi nemmeno si mosse anche se ad un certo punto iniziò  a sentire l'impellente bisogno di andarei in bagno.Probabilmente se ne accorse perchè sorridendomi si alzò e ricambiando il sorriso si maledì per la stupida e imbranata che era..non era possibile che facessie danni anche nel bel mezzo del NULLA..Una volta ritornata dal bagno sempre scusandosi riprese posto.<> ,non riusciva a credere alle sue orecchia..quello schianto le stava rivolgendo la parola..allora i miracoli esistavano davvero..<>.Quegli occhi erano così attraenti e belli che non riusciì a prestargli attenzione..ma si riprese giusto in tempo.<>,quelle frasi ebbero un effetto catastrofico..immobile come una pietra le guance iniziarono a prendere un colore rosso peperone..mentre tentai di dare un risposta quanto meno decente..<> allora era scema  o cosa?? come poteva uscirsene con una frase così idiota? tentò quindi di riprendersi..<>,<> Mi fece l'occhiolino e ovviamente se ancor più possibile arrossì di nuovo e di più..era di Londra..che fortuna incredibile ed immeritata..com'era lei sarebbe stata capace di rovinare tutto.Tentando di dire qualcosa ad un tratto la voce annunciò che eravamo arrivati..e dopo cinque minuti un casino si diffuse in tutto l'aereo..anche il destino aveva capito che troppa fortuna ad una persona come lei non si poteva dare..e così lo persi di vista senza nemmeno salutarlo..distratta com'era a prendere le valigie..ma che importava comunque..aveva fatta la sua figura da scema e sicuramente le aveva parlato solo perchè provava pietà per lei..non lo avrebbe più rivisto..infondo londra era grande...Una volta scesa non si prese nemmeno l'impegno di chiamare i suoi e tenne il cellulare spento..,una volta uscita si guardò intorno e sorrise..finalmente era nella città dei suoi sogni..e non l'avrebbe mollata facilmente.