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Autore: WakeMeUp    12/10/2012    4 recensioni
Ero felice, lo ero davvero, e solo grazie a lui. Chi l’avrebbe mai detto che Liam James Payne sarebbe finito a fare della sua vita un continuo rendere Harry Edward Styles l’uomo più felice del mondo? Eppure era successo.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Nella vita tutto può succedere, e se succede, lo fa per un motivo preciso.

 

Sentii le chiavi girare nella toppa della porta d’ingresso e l’udire quella voce mi fece sorridere. Mi ero ridotto proprio male, ero talmente innamorato che solo sentire la voce del mio ‘first verse man’ mi faceva sorridere e mi rendeva felice.
-Papà, papà, Ed mi rincorre,- urlò la piccola Sophie correndo avanti e indietro per il salone, cercando di scappare dal fratello maggiore con le mani tese per farle il solletico.
-Ed, lascia in pace tua sorella e preparatevi per la cena,- rispose mio marito, usando quel tono autoritario che tanto mi piaceva. Lui non era mai troppo duro con i bambini, ma si faceva rispettare. Sentii dei passi salire le scale e supposi che i bambini avessero ascoltato il consiglio del loro papà. 
Lo vidi spuntare poco dopo sulla soglia della porta della cucina, ancora con in dosso i vestiti da lavoro, compresi di camicia bianca (che gli fasciava perfettamente gli addominali leggermente scolpiti) e cravatta.
Gli sorrisi e lui mi sorrise di rimando, poi si avvicinò a me, che ero ancora intento a girare un’ultima volta la pasta, e mi cinse la vita con le braccia. Amavo quando mi abbracciava in questo modo, il suo petto vicino alla mia schiena e le sue braccia possenti ad avvolgermi mi avevano sempre fatto sentire protetto. 
-Mh, buonasera…- sussurrò lui, lasciandomi un bacio sul collo; sorrisi voltando di poco il capo per poterlo guardare e lasciargli un bacio sulle labbra.
-Buonasera a te, già di ritorno? Ti aspettavo più tardi,- affermai, sorpreso di vederlo già a casa. Solitamente tornava verso le nove, era sempre molto impegnato. Dopo i One Direction aveva continuato a lavorare nel mondo della musica, questa volta come manager, partecipando anche a giornate da aiutante-giudice di Simon Cowell ad X-Factor. Sì, quell’uomo nonostante fossero passati ormai 15 anni da quando c’eravamo stati noi, era ancora lì, sempre forte e carico. 
-Avevo una cosa importante da fare, ti dispiace?- chiese, mettendo su un finto broncio, che lo rendeva ancor più adorabile, senza staccarsi però da me.
-Assolutamente no!- affermai, sporgendomi per baciarlo ancora. L’avrei baciato all'infinito se avessi potuto; amavo le sue labbra morbide, erano rimaste le stesse di quando aveva 19 anni. Lui stesso non era cambiato molto; aveva di nuovo i capelli piuttosto lunghi con dei dolcissimi ricci qua e la, belli, certamente, ma mai quanto i miei. Anche i suoi occhi erano rimasti gli stessi, il suo nasino, tutte quelle caratteristiche da cucciolo erano rimaste pressocchè invariate, seppur accarezzate dai segni del tempo. Tutto di lui urlava dolcezza. Ed io ancora mi chiedevo come fosse stato possibile che si fosse innamorato proprio di me: un riccio stravagante dalle iridi ricche di sfumature di verde. Eppure era successo; chiunque si sarebbe aspettato Ziam, Niam… Nessuno avrebbe mai creduto in Lirry e invece eravamo proprio noi i due della band che si erano innamorati, fidanzati, sposati e vivevano adesso felicemente con due figli stupendi. Ogni giorno ringraziavo Dio per quello che mi aveva offerto; non mancava niente nella mia vita. Automaticamente sorrisi, mi voltai del tutto verso mio marito e lo strinsi a me. Lui, confuso, ricambiò l’abbraccio.
-Ehi, che hai?- chiese, iniziando a carezzarmi la schiena. 
-Niente, volevo semplicemente abbracciarti…- dissi.
Lui non sembrò convincersi perché chiese ancora: -Dai, dimmi la verità, a cosa stavi pensando?- sospirai. Sciolsi l’abbraccio, prendendogli però le mani facendo incrociare le nostre dita e lo guardai negli occhi.
-Pensavo al fatto che ho una bellissima casa, degli ottimi amici, due figli che mi illuminano le giornate, ed un marito stupendo,- dissi continuando a guardarlo negli occhi, che vidi farsi improvvisamente lucidi. Lo vidi sorridere e senza proferir parola si avvicinò per poi trascinarmi in un bacio pieno di amore e di dolcezza, uno di quelli che sapeva dare solo lui.
-Ti amo, Harry,- mi sussurrò nell'orecchio. Sorrisi lasciandogli poi un bacio sulla guancia.
-Ti amo anch'io,- sussurrai, portandogli le braccia al collo e poggiando la fronte sulla sua spalla.
Restammo così per un po’, beandoci del calore dei nostri corpi e del nostro amore che non voleva parole. 
-Aspettami qui, vengo subito,- disse ad un tratto. Annuii e mi staccai da lui, avvicinandomi poi alla pentola per fare le porzioni ai bambini. Quando fu tutto in tavola li chiamai e li osservai mentre mangiavano. Più li guardavo e più mi rendevo conto di quanto fossi fortunato ad avere una famiglia così. 
Ed e Sophie, nonostante i 3 anni di differenza andavano d’accordo e non davano fastidio. Erano da sempre stati dei bambini tranquilli, ma come tutti i fratelli qualche volta litigavano, per poi fare la pace poco dopo risolvendo tutto con un abbraccio. Adoravo il loro rapporto, segno che si sarebbero sempre amati e sostenuti a vicenda. 
Dopo una decina di minuti Liam fece ritorno in cucina; era vestito ancor più elegante di prima. Aveva messo il pantalone nero, le scarpe classiche, aveva cambiato la camicia bianca e messo il panciotto nero. Lo guardai confuso e poi capii. Il giorno dopo sarebbe stato nostro ottavo anniversario, ma ci eravamo promessi niente regali e cose folli, a quanto pare lui questo l’aveva dimenticato. Si avvicinò procedendo a passo lento, per poi prendermi per mano e portarmi in salone. Io continuando a sorridere mi lasciai trascinare. Una volta lì mi fece sedere sul divano, mi fece chiudere gli occhi e mi sussurrò di aspettarlo lì e di non aprire gli occhi fino a quando non mi avesse detto di farlo. Così feci, chiusi gli occhi ed attesi. Un paio di minuti dopo, sentii delle braccia avvolgermi e sorrisi. Lui prese a lasciarmi dolci baci sul collo, poi salendo sulla mascella ed infine sulla guancia. Io rimasi lì, con un gran sorriso e gli occhi chiusi, a bearmi del tocco delle sue labbra sulla mia pelle. 
-Apri gli occhi,- mi sussurrò lui all'orecchio. Sentii un brivido lungo la schiena. Quello che vidi quando aprii gli occhi mi lasciò a bocca aperta; stringeva nella mano destra due biglietti per Parigi, con un volo che partiva alle dieci di quella stessa sera. Ancora incredulo mi alzai, feci il giro del divano e mi fiondai tra le sue braccia. 
-Amore è stupendo, ma non avevamo detto niente regali o cose folli?- chiesi stringendolo. Lui mi cinse il busto con le braccia per poi sollevarmi. Incatenai le gambe alla sua vita e tornai all'altezza del suo viso per guardarlo negli occhi.
-Lo so, ma non sono riuscito a resistere. Tu sei sempre qui, ti prendi cura dei bambini ed io non ci sono quasi mai, passiamo così poco tempo insieme. Tu hai bisogno di una vacanza, ed io ho bisogno di te, di averti tutto per me per un po’… Che ne dici?- chiese esibendo uno dei suoi sorrisi migliori. Quelle parole mi scaldarono il cuore. Avevano ragione le fan, quel ragazzo era cresciuto con pane e dolcezza a colazione. 
-E me lo chiedi?- chiesi retorico, mostrandogli a mia volta uno dei miei più sinceri sorrisi. Lui ridacchiò per poi poggiare le labbra sulle mie. 
-Allora su, vai a cambiarti che tra poco andiamo…- disse, lasciando la presa sulle mie gambe, poggiandomi delicatamente a terra.
-E i bambini? Le valigie?- 
-Ho già pensato a tutto!- esclamò sorridente. –Tra poco arriveranno Zayn e Louis che resteranno tutta la settimana qui con i bambini. Ho già spiegato a Zayn tutti i loro orari per scuola, palestra e corsi di canto. Per quanto riguarda le valigie le ho già preparate io,- disse soddisfatto del suo operato. Ridacchiai e mi fiondai nuovamente su di lui per trascinarlo in uno di quei baci pieni non solo di amore, ma anche di passione.
-Lo dico io, che ho il marito più straordinario del mondo,- affermai con un sorriso soddisfatto. Lui ridacchiò per poi darmi una pacca sul sedere e dirmi di andarmi a preparare. Così salì al piano di sopra, mi cambiai, presi cellulare e ultime cose utili e scesi al piano di sotto. Sentii delle voci provenire dal salone così mi diressi lì. Quando entrai trovai una scena dolcissima: Zayn era steso sul divano con la piccola Sophie tra le braccia già crollata in uno dei suoi sonni profondi. Poco più in la invece, c’era Louis intento a parlare con mio marito che gli dava le ultime direttive.
-Dovreste pensarci anche voi due a prendere un bambino, Zayn mi sembra a suo agio!- affermai annunciando la mia presenza ai nuovi arrivati. Vidi Louis sorridere e Zayn guardarmi strano, il moro era proprio bravo con i bambini, ma lui e Louis dicevano di non sentirsi ancora pronti.
-Mh, sì dovremmo…- disse Lou, guadagnandosi un occhiataccia dal suo ragazzo. Scoppiammo tutti a ridere.
-Non adesso amore!- affermò il moro.
-Come vuole sua maestà,- scherzò Louis.
-Sei proprio un’idiota!- affermò Zayn, scatenando nuovamente le risate di tutti.
-Okay, dopo questa mi sa che non partiamo Lì, io non mi fido a lasciare i nostri figli a questi due…- scherzai, ridemmo di nuovo, poi mio marito mi raggiunse e mi cinse un fianco con il braccio. 
-Ma no, vedrai che andrà bene, dovranno pur imparare prima o poi,- disse guardando i due che adesso erano seduti vicini, per poi voltarsi verso di me e lasciarmi un piccolo bacio sulle labbra ed aggiungere: -Adesso andiamo o perderemo l’aereo.- 
Annuii avvicinandomi a Sophie per lasciarle un bacio sulla fronte. 
-Mi raccomando, eh, Zay,- dissi poi, andando al piano di sopra a salutare il piccolo Ed, che invece già dormiva nel suo lettino, o almeno così credevo. Mi avvicinai al letto per rimboccargli le coperte e lasciargli un bacio nei ricci. Ma mentre mi voltavo per uscire, una manina mi bloccò il polso; mi voltai e vidi che il viso del piccolo Ed era solcato da una lacrima. Mi abbassai verso di lui, gli asciugai la lacrima e lo strinsi a me.
-Mi mancherai, papà,- mi sussurrò. Non potei impedire ad una lacrima di scendere lungo il mio viso. 
-Oh, non piangere piccolo. Mi mancherai anche tu, ma vedrai torneremo presto. E poi ci sono zio Zay e zio Lou, andrà tutto bene, ti divertirai e vedrai che il tempo passerà in fretta…- dissi continuando a stringerlo tra le mie braccia.
-Ti voglio bene, papà,- esclamò. Sciolsi l’abbraccio e lo guardai.
-Ti voglio bene anch'io, piccolo mio,- dissi sorridendogli. –Adesso dormi, che è tardi.- conclusi. Lo vidi annuire e gli rimboccai le coperte; lui chiuse gli occhi e crollò poco dopo sotto le mie carezze. Lo guardai un’ultima volta, poi mi alzai e mi diressi verso la porta dove trovai Liam; si doveva essere chiesto perché ci stavo mettendo tanto e a giudicare dai suoi occhi lucidi potei constatare che avesse visto tutto. Lo abbracciai e insieme ci dirigemmo al piano di sotto. Prendemmo le valigie, salutammo i nostri amici e ci dirigemmo all'auto; una volta dentro sospirai e mi lasciai andare contro lo schienale. Liam mi sorrise e mi porse una mano che prontamente strinsi. 
-Ehi, va tutto bene?- mi chiese.
-Certo, sono con te, andrà sempre tutto bene finchè sarà così,- dissi sorridendo.
-Sì ma c’è qualcosa che ti turba, non mentirmi…- continuò.
-E’ che mi fa strano stare lontano dai bambini; non li abbiamo mai lasciati soli per una settimana, insomma ci sono Zayn e Louis, ma hai capito che intendo…-
-Lo so amore, anche per me non è facile, ma andrà tutto bene, non preoccuparti. Voglio che in questa settimana tu pensi solo a te stesso,- iniziò. -E a me ovviamente,- concluse ridendo. Risi di rimando e strinsi più forte la sua mano. 
-Promesso,- dissi guardandolo, lui mi sorrise e poi fermò la macchina. Confuso guardai fuori per vedere se fossimo già arrivati, ma vedevo solo villette e macchine, decisamente quello non era l’aeroporto. 
-Perché ti sei fermato?- chiesi curioso. Lui si girò verso di me per poi avvicinare il viso al mio. 
-Dovevo fare una cosa…- mi sussurrò sulle labbra prima di azzerare la distanza e appropriarsene. Sorrisi nel bacio e mi staccai appoggiando la fronte alla sua.
-Ti amo,- sussurrai.
-Io ti amo di più,- affermò lui ridacchiando. Scossi la testa ridendo e mi riappropriai delle sue labbra.
Andammo avanti così per un tempo che parve infinito, a scambiarci baci e carezze, proprio come quando eravamo due adolescenti. 
-Sei felice?- chiese improvvisamente Liam. Non mi aspettavo quella domanda, ma la risposta la conoscevo bene quindi non mi feci problemi.
-Sì, molto felice. E tu?- chiesi di rimando guardandolo negli occhi. 
-Mai stato così felice in vita mia. Tu e i bambini siete la miglior cosa che mi sarebbe mai potuta capitare,- affermò serio. Quelle erano parole vere, e ciò non poté che farmi sentire ancor più felice. Allora sorrisi nuovamente, come se non sapessi fare altro; ed era proprio così, con lui non facevo altro che sorridere. Certo, come ogni coppia avevamo le nostre liti, ma poi tutto si risolveva con un sorriso e con un bacio. 
-Amore, ti ho mai detto che sei da diabete?- ridemmo entrambi di gusto per poi tornare ad amarci nel senso più semplice della parola. 
Ero felice, lo ero davvero, e solo grazie a lui. Chi l’avrebbe mai detto che Liam James Payne sarebbe finito a fare della sua vita un continuo rendere Harry Edward Styles l’uomo più felice del mondo? Eppure era successo.
Nella vita tutto può succedere, e se succede, lo fa per un motivo preciso; Il motivo di Liam Payne era Harry Styles. 






Hooola! 
Eccoci qui. Putroppo per voi sono ancora qui, (arriverà il giorno in cui mi caccerete!) a postarvi la mia prima Lirry.
Che dire? E' una OS uscita dal nulla, con l'unico scopo di scrivere fluff. Questa coppia mi piace parecchio e a parer mio Liam e Harry sarebbero due ottimi genitori. 
Ho voluto creare un Harry un po' diverso dal solito, più maturo; si prende cura dei suoi figli, mentre Leeyum è in giro a fare l'uomo d'affari. 
Poi visto che, anche a causa del lavoro di Lì, i due passano poco tempo insieme, quest'ultimo decide di prenotare una piccola vacanza (chiamatela piccola, una vacanza di una settimana a Parigi!) per festeggiare il loro anniversario. Non è una cosa carinissima? Io ce lo vedo Leeyum a fare una cosa del genere per la persona che ama. 
Beh, che altro? Spero davvero vi sia piaciuta, e ricordate: "Tutto accade per una ragione!"
A presto (o forse no),
-WakeMeUp Xx
   
 
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