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Autore: Raven Callen    12/10/2012    3 recensioni
Quella era proprio una bella giornata:
il cielo era sereno, non si vedeva una nuvola e il sole di maggio riscaldava tutto.
Era davvero una bella giornata, ma non per il ragazzo biondo seduto sul divano della sala ricreativa.
Jeremy era visibilmente scocciato.
Un normale momento della giornata del ragazzo più geniale di tutta la Kadic.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quella era proprio una bella giornata:
il cielo era sereno, non si vedeva una nuvola e il sole di maggio riscaldava tutto.
Era davvero una bella giornata, ma non per il ragazzo biondo seduto sul divano della sala ricreativa.
 
Jeremy era visibilmente scocciato.
Aelita l’aveva ignorato tutto il giorno:
non una parola, non uno sguardo. Nulla!
Ora, proprio davanti al suo naso, stava chiacchierando con Nicolas.
E stava sorridendo…
 
Il suo sorriso, la cosa che Jeremy amava di più di lei ora era rivolto ad un altro…
 
Li vedeva lì, che ridevano e scherzavano, e gli saliva un gran rabbia.
Strinse i pugni fino a far affondare le unghie nella carne.
Non voleva mostrarsi geloso, non voleva fare la figura dello stupido.
 
Gelosia contro Orgoglio:
Vince l’Orgoglio.
 
Sbuffando Jeremy  si diresse nella sua stanza, lasciando una scia di tempesta dietro di se.
 
Dopo un po’ di tempo Aelita si accorge della sua assenza.
Dopo aver scrutato la stanza per tre volte senza trovarlo si diresse verso Ulrich e Odd, che erano nel bel mezzo di una partita di pin pong. Stava vincendo Ulrich.
“Ehi Ulrich, hai visto Jeremy?”
“Si, è andato a rintanarsi al computer: aveva un’aria piuttosto arrabbiata.”, le disse l’amico.
“Grazie, vado da lui.”, lo salutò la rosa, prima di incamminarsi verso la camera di Jeremy.
“Non so se  è il caso Aelita. Lo sai quanto è scontroso quando è arrabbiato.” La avvisò il tedesco.
Ma la ragazza era già sparita oltre la porta.
 
Jeremy stava lavorando da mezzora al diario di Franz Hopper, senza riuscire a decodificarlo.
Era piuttosto innervosito e, quando fallì l’ennesimo tentativo, tirò un pugno alla tastiera e si mise le mani trai capelli.
“Perché non ci riesco?”, sbraitò.
“Jeremy, stai bene?”, sentì chiedere, da una voce dietro di lui.
Tutto il nervosismo del biondo sparì all’instante, lasciando un senso di spossatezza.
Jeremy si accasciò sulla sedia, mentre si passava una mano tra i capelli.
“Aelita! Non ti ho sentito entrare.”, sospirò, stanco.
“Cosa succede?”
“Succede che non è da più di mezzora che sono qui e non sono riuscito a combinare nulla.”
Aelita fece per appoggiargli una mano sulla spalla, ma Jeremy continuò.
“..e come se non bastasse ti ci metti pure tu, che fai la carina con tutti, persino con quel tonto di Nicolas.”, aggiunse il biondo, sfogandosi.
“Che cosa c’entra adesso Nicolas.”
“C’entra che è un idiota e tu preferisci la sua compagnia alla mia.”
“Non sarai mica geloso?”, chiese Aelita, le braccia incrociate al petto.
“Si, perché non mi hai rivolto la parola per tutto il giorno.”, strepitò Einstein, alzandosi in piedi.
Aelita rimase intenerita da quel comportamento.
Si avvicinò al genio del computer e gli scoccò un bacio a fior di labbra, che zittì qualsiasi altra protesta.
Jeremy era completamente paralizzato, a bocca spalancata:
non riusciva a muovere nessun muscolo, si sentiva una statua di sale.
“Sono perdonata?”, chiese Aelita, maliziosa.
Jeremy sembrava aver perso l’uso della parola, in compenso le sue guance stavano andando a fuoco, letteralmente.
“I-io..cioè tu…ecco…”, cominciò a farfugliare il biondo, sempre più rosso.
“Sei così carino, quando fai così.”, gli disse Aelita, baciandolo di nuovo.
Il cervello di Jeremy andò completamente in Tilt. Blackout assoluto.
“Ci vediamo dopo, allora.”, fece la rosa, dirigendosi verso la porta, saltellando contenta.
Sul viso di Jeremy era comparso un sorriso a trentadue denti e uno sguardo da ebete.
“Aelita..”
“Si?”
 
Un secondo, due secondi, tre secondi.
Jeremy arrossisce più di quanto non lo sia già.
 
Cuore contro Timidezza:
Vince il Cuore.
 
“Mi daresti un altro bacio?”, chiese timido.
Aelita scoppiò a ridere le lo baciò per la terza volta.
Poi uscì dalla stanza.
Jeremy continuava a sorridere:
Le sue labbra avevano il sapore di una fragola…
  
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