13/10/2012
5 recensioni
Dopo ogni notte c’è sempre il giorno
Solitamente mi attenevo alle regole, rispettandole e facendole rispettare. Era la mia natura, essendo figlia di Atena. O forse, era la rigida educazione che mi era stata impartita.
Oppure, e state attenti perchè non ripeterò mai più una cosa del genere nemmeno sotto tortura, era perché avevo paura che disobbedendo avrei scatenato chissà cosa. Non saprei.
La prima volta che avevo infranto le regole, in cui mi ero comportata da ribelle prendendo in mano la mia vita, era stata quando a sette anni ero scappata di casa, ritrovandomi in un inferno ben peggiore di quello a cui ero abituata.
Per fortuna, sulla strada incontrai Thalia, Luke e Grover, che divennero la mia nuova famiglia.
La mia vita con loro ebbe breve durata, a causa dei mostri, di Ade e sì, del satiro. Ma nessuno ne ha mai fatto una colpa a Grover, era giovane e inesperto e sulle sue spalle aveva un carico troppo pesante.
Thalia morì per salvarci, Luke divenne ombroso e Grover depresso. Ero sola, di nuovo.
Grazie a Chirone mi sono salvata dal baratro. O almeno, così credevo. Perché mentre per Luke il baratro era Crono e per Grover la depressione, per me era l’amore verso Luke.
Un sentimento più forte di qualunque magia o potere divino, quell’emozione cosiddetta meravigliosa mi impedì di vedere la trasformazione di Luke in modo razionale e veritiero.
Mi trasformò in un’idiota, a voler essere sinceri. Mi rifiutavo di credere che il figlio di Ermes stesse diventando ciò che dovevo temere e non amare.
Chissà, forse se me ne fossi accorta prima di quale mostro stava diventando, le cose sarebbero andate diversamente. Ma la storia non si basa sui “se” e sui “ma”, la storia è fatta di fatti.
Poi arrivò Percy, e la mia vita cambiò. Di nuovo.
Dopo il suo ingresso al Campo infransi un centinaio di regole, prima fra tutte quella di essere nemica del figlio di Poseidone. E poi iniziò un elenco senza fine, tra cui scappare dal Campo, partecipare a un’impresa di nascosto (quello solo lui, ma mi ritengo responsabile e complice) e portare una persona di troppo in un’altra impresa.
Senza contare tutte lo volte che Percy si è rivolto in modo decisamente poco appropriato, coinvolgendo anche me, ad un dio o una dea. Zeus, Ermes, Ares, Dioniso, Poseidone, mia madre e il consiglio degli dei in generale.
Ma grazie a lui, al suo essere irriverente e spesso impulsivo (più del normale, si intende) sono riuscita a vivere la mia vita, ad essere finalmente uno dei protagonisti, anche se, come Pan aveva predetto, non ebbi il ruolo che avrei voluto.
E, cosa più importante di tutte, ho scoperto l’amore, il vero amore, quello che è davvero stupendo, che ti riempie lo stomaco di farfalle, la testa di lui e gli occhi di lacrime.
Con la mia Testa d’alghe è finalmente iniziato un nuovo giorno, un giorno felice; certo, Luke non c’è e Thalia e Grover sono lontani, ma una parte di loro rimarrà per sempre qui al Campo.
Di certo, da tutte queste disgrazie, ho imparato una cosa: dopo ogni notte, anche quella più lunga e buia, viene sempre il giorno.
Angolo autrice:
Bunsalve a tutti! (?)
Sì, come potete vedere non sto bene. E sì, sono tornata. Non ho granchè da dire, e tra l’altro nessuno ha voglia si sentirmi, per cui sarò breve. Nelle note non l’ho messo, ma io ritengo questa ff leggermente OOC. Voi che dite? Lo so che è cortina, ma il compito di italiano di oggi ha risucchiato via la mia ISPIRAZIONE.
Spero vi sia piaciuta, ma anche in caso contrario, lasciatemi una recensione, farete un’idiota felice.
B&A,
Lux