Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Verdonica    13/10/2012    1 recensioni
Un breve scritto per una persona a me cara che l'undici ottobre è diventata maggiorenne: auguri cara.
Non è chissà cosa, anzi, oserei dire che ciò che è scritto è piuttosto banale e senza dubbio incompleto. Noi due siamo molto più di 429 parole, siamo molto più di ciò che ho provato a dire.
E' solo una piccola cosa per farti capire, senza erigere monumenti , quanto tu sia importante per me.
-
Sorrisi.
Era quel tipo di persona che dispensava sorrisi in qualsiasi condizione meteorologica ed emotiva. Una di quelle che, per quanto sorridevano, avrebbero potuto irritarti facendoti chiedere, inevitabilmente, come potessero trovare sempre qualcosa di bello. E ti saresti irritata, per quel dannato ottimismo.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A Ilaria, 
come spero avrai capito dall'introduzione, questo è per te.
Arriva con qualche giorno di ritardo, ne sono consapevole,
spero potrai perdonare questo mio ritardo, sweety.
Tanti sinceri auguri, ancora, per il tuo compleanno.
Ti voglio bene,

 

***


Sorrisi.
Era quel tipo di persona che dispensava sorrisi in qualsiasi condizione meteorologica ed emotiva. Una di quelle che, per quanto sorridevano, avrebbero potuto irritarti facendoti chiedere, inevitabilmente, come potessero trovare sempre qualcosa di bello. E ti saresti irritata, per quel dannato ottimismo.
Era quel tipo di persona che non permetteva a nessuno di abbattersi, di lasciarsi sopraffare dalle lacrime, dalla tristezza. Una di quelle che, se proprio non ce la facevi, sorrideva lei per te, anche con gli occhi.
Era quel tipo di persona che, a prima vista, non avresti mai pensato di frequentare: bassa, magrolina, eccentrica nel vestirsi, sorridente.
Era quel tipo di persona che sembrava forte, indistruttibile, a cui non importava cosa pensassero di lei, una che se ne fregava. Una di quelle che, se non le dicevi niente, girava in pace con se stessa, come se nulla fosse, con la sua cintura fatta con le linguette delle lattine.
Non la conoscevi, e come avresti potuto?

Poi scopri che non era quel tipo di persona che credevi, che rientra in un’altra categoria.

Lei è quel tipo di persona che nella sua eccentricità si sente a casa, che è devota alle amiche, che vuole apparire forte, indistruttibile, menefreghista quando in realtà dentro è distrutta. Solo per non dare il piacere di vederla star male, a chi magari non le erigerebbe una statua, e per non dare preoccupazioni, a chi magari farebbe molto, se non tutto, per lei.
 
Mi è stata amica sempre. Quando la cercavo perché ne avevo bisogno, quando la cercavo perché lei aveva bisogno, quando non la cercavo anche se ne avevo bisogno, quando non la cercavo anche se ne aveva bisogno.
Non sono stata perfetta con lei, per lei, spesso non sono stata una buona amica, inutile girarci attorno. Il mio umore molto variabile ha condizionato un sacco di miei rapporti, anche quello che ho e ho avuto con lei.
Per tempo, tanto tempo, non ci siamo viste, non ci siamo sentite, ma ci siamo sempre state. Stare è diverso da vedere o sentire. Ci si è anche da lontano, ci si è anche senza dirselo, ci si è e l’altra lo sa.

E’ un rapporto strano quello che abbiamo, un rapporto libero ma comunque stretto.
Siamo libere di non sentirci costrette a mantenere un sacco di facciate, di erigere monumenti per qualsiasi occasione possibile: a noi basta poco per volerci bene. Un piccolo gesto, nel giusto momento, e l’altra ha capito cosa vuoi dirle.
 
E’ una di quelle persone a cui mi ispiro, quando sorrido.
E’ una di quelle persone a cui sorrido.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Verdonica