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Autore: mitikpaul94    13/10/2012    1 recensioni
Siamo nell anno 2012 in un mondo dove Assassin's Creed è solo un gioco, Qui vediamo un ragazzo di nome Zack che si ritrova diciottenne a decidere cosa voler fare della propria vita, la città in cui vive è corrotta e la criminalità è ovunque. Zack cresciuto senza la presenza del padre, si ritrova ad essere molto chiuso in se stesso, ha pochi amici ma può sempre contare sul suo migliore amico Dolph. Zack vive con la madre, il Fratello e il compagno della madre. Ritrovandosi in crisi dopo essere stato lasciato dalla donna che amava, Zack decide di cambiare la sua vita, si chiede perché non esistano degli eroi come Ezio Auditore, vuole un mondo migliore, cosi decide di creare una confraternita i "The Angel Of Brotherhood" per dare un senso alla sua vita, e dare un mondo migliore alle generazioni future
Genere: Azione, Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 2 – Allenamento

 

-Bene Zack sei pronto? Chiese Dolph.

 

Zack fece si con la testa.

 

-Bene cominciamo con un po di riscaldamento. Sembra una cazzata ma il riscaldamento è fondamentale, molti a volte lo ignorano e finiscono per farsi male, e dato che non ho intenzioni di portarti in ospedale fatti 2 chilometri di corsa senza fermarti. Disse Dolph ridendo.

 

-COOOOOOOOOOOOOOSA?!? gridò Zack. Ma se nemmeno 20 minuti fa mi sono fatto 2 chilometri di corsa, non credi di esagerare? Rispose stupito Zack.

 

-Esagerare? Sbaglio o fino a 5 minuti fa dicevi di voler essere un eroe? Questo è solo l'inizio, se pensi che sia facile ti sbagli, la vita non è un gioco. Non puoi caricare la partita, non puoi premere dei tasti sul controller per correre, arrampicarti o curarti, il corpo umano ha dei limiti. Se ho deciso di insegnarti è solo per farti vedere quali sono i tuoi. Concluse Dolph con un tono di voce molto serio.

 

-Hai ragione. Va bene andiamo! Rispose Zack che iniziò subito a correre.

 

Dolph raggiunse Zack e gli si affiancò, i 2 percorrerono i 2 chilometri prefissati e dopo 20 minuti si fermarono.

Sul volto di Zack si vedevano chiaramente i segni della stanchezza, eppure si poteva notare il sorriso sul volto di Zack.

 

-Visto c'è lo fatta. Disse Zack ridendo

 

- Bravo! Adesso riprendi il fiato, tra 10 minuti iniziamo con l'allenamento vero e proprio. Disse Dolph

 

-Va bene, intanto mi siedo perché non c'è la faccio più a stare in piedi. Rispose Zack

 

Passati i 10 minuti Dolph e Zack iniziarono a riprendere l'allenamento, Dolph spiegò a Zack come atterrare e come cadere senza farsi male facendo un salto, dopo 2 ore di allenamento e pratica Zack aveva imparato queste lezioni base.

 

-Bene Zack per oggi può bastare. Disse Dolph

 

-Come sono andato? Chiese Zack sfinito.

 

-Ognuno ha i suoi tempi, perciò tranquillo non importa quanto tempo ci metti, l'importante è imparare. Ora vattene a casa, fatti una bella doccia e riposati, te lo meriti campione. Disse Dolph dando una pacca sulla spalla al suo amico.Ti farò sapere io quando ci sarà il prossimo allenamento.

 

-I 2 Amici si salutarono e Zack prese la via per tornare a casa.

-Beh meglio muovermi, sono a pezzi e sta anche iniziando a piovere pensò Zack.

 

Non fece in tempo a pensarlo che iniziò a piovere

 

-Ecco ora sono fottuto. Pensò Zack

 

Zack iniziò a correre, dopo una lunga corsa, un po prima di arrivare a casa Zack vide qualcosa di strano in un vicolo.

 

2 Uomini stavano tentando di rapinare una ragazza.

 

-Ma che sta succedendo li... ma quei 2 vogliono rapinare quella ragazza, e adesso che faccio?

 

Zack si guardò intorno per cercare qualcuno ma non c'era nessuno, c'era solo lui li

 

-Devo chiamare la polizia. Pensò Zack, cosi preso il telefono dalla sua tasca, ma appena prese il telefono per poter chiamare la polizia Zack si fermò.

 

-Per arrivare la polizia ci vorranno almeno 10 minuti per quella ragazza potrebbe essere troppo tardi, se poi chiamo sarò preso come testimone, e i sensi di colpa mi tormenteranno.

 

-Devo prendere una scelta... Sono veramente un eroe?... Cazzo cosa devo fare? Pensò Zack dentro di se

 

Intanto...

 

I 2 uomini incappucciati e vestiti di nero si avvicinavano alla ragazza.

 

-Mi dispiace bella, ma questa non è la tua serata fortunata. Disse uno dei rapinatori

 

-Cosa volete da me? Esclamò la ragazza impaurita.

 

-Dammi la borsa e tutto ciò di valore che hai, Esclamò uno dei rapinatori.

 

-Dopo aver consegnato la propria borsa, un rapinatore iniziò a controllare la borsa della ragazza mentre l'altro la teneva sotto controllo.

 

Intanto l'altro rapinatore iniziò ad avvicinarsi verso la ragazza, che impaurita indietreggiò fino ad arrivare al muro

 

-La ragazza spaventata dalla situazione iniziò a gridare, ma il rapinatore la afferrò e le mise la mano alla bocca per evitare di far sentire le sue urla.

 

-E' inutile che gridi non verrà nessuno, questa è una città di codardi, anche se dovesse vederti qualcuno nessuno verrà ad aiutarti perché nessuno vuole rischiare la propria vita. Esclamò ridendo un rapinatore.

 

-Qua dentro ci sono solo 50 Euro. Però tra telefonino e la collana che ha al collo forse possiamo guadagnarci qualcosa. Esclamò il rapinatore che stava controllando la borsetta.

 

-La ragazza si fece coraggio e morse la mano del rapinatore, dopo di che inizio a correre piu in fondo dentro il vicolo

Prendiamola! Esclamò uno dei rapinatori e iniziarono a inseguirla.

 

Purtroppo la corsa della ragazza durò poco dato che quel vicolo era un vicolo senza uscite.

 

La ragazza si guardava intorno per cercare di trovare un uscita o una scala per scappare via.

 

Capolinea. Esclamò uno dei rapinatori. Quelle parole risuonarono nella testa della ragazza che sapeva di non avere scampo.

 

La ragazza si girò verso i rapinatori, guardando la ragazza non poteva non notarsi la paura nei suoi occhi azzurro mare, che sembravano sbiaditi in quel momento, i suoi capelli rossi sembravano quasi spenti, dentro quell'ambiente buio e tetro.

 

-Io non vi darò mai questa collana, è l'unico ricordo che mi è rimasto di mia madre! Gridò la ragazza, cercando di farsi coraggio

 

-Noi non ci prenderemo solo la collana ma anche te, tu adesso vieni con noi. Esclamò ridendo uno dei rapinatori

 

-La ragazza scoppio a piangere per la paure e mentre stavano per portarla via, ad un tratto si vide un ombra. Un uomo incappucciato era Zack! Il giovane ragazzo colpi con un pugno violento il volto, Il pungo fu cosi violento che il rapinatore cadde a terra e iniziò a sanguinare, mentre subito dopo Zack spinse l'altro rapinatore, che cadde a terra.

 

-Sono i figli di puttana come voi che rovinano questo mondo esclamò Zack

 

Tra la poca luce, il cappuccio largo e la pioggia, era difficile vedere il volto di Zack guardandolo sembrava veramente un assassino

 

La ragazza rimase sbalordita vedendo questa persona che la aveva salvata

 

-Scappa! Gridò Zack

 

-G-Grazie. Esclamò la ragazza che si mise a correre.

 

-Lo sai che la hai combinata grossa stronzo? Disse il rapinatore che era stato colpito dal pugno, che intanto si era rialzato e stava controllando le sue ferite.

 

-Brutto stronzo mi hai fatto male. Questa te la faccio pagare cara. Esclamò il rapinatore che iniziò a correre verso Zack

 

Zack impaurito e inesperto nel combattimento, si lanciò comunque contro il rapinatore.

 

Zack tentò di colpire di nuovo il rapinatore con un pugno, ma il pugno fu bloccato facilmente dal rapinatore.

 

Intanto il compagno del rapinatore di avvicinava a Zack cercando di prenderlo alle spalle.

 

Zack distratto dal combattimento con il primo rapinatore venne colpito alla testa dal suo compagno, dopo di che Zack cadde a terra e venne preso a calci da entrambi i rapinatori, dopo averlo colpito i rapinatori lo fecero rialzare e mentre uno lo teneva l'altro lo colpiva allo stomaco e al volto.

 

-Devi soffrire bastardo! Esclamò il rapinatore che lo colpiva.

 

Gli unici suoni che si sentivano in quel tragico momento erano la pioggia, i pugni che Zack e le grida di dolore del ragazzo,colpo dopo colpo, pugno dopo pugno, il sangue che perdeva il giovane ragazzo era sempre più.

 

A terra c'erano le gocce del suo sangue, e il ragazzo iniziò a sputare sangue

 

-Passami il coltello e tienilo. Disse il rapinatore che lo colpiva

 

-Aspetta lo abbiamo già ridotto male, non c'è bisogno di ucciderlo. Esclamò il rapinatore che lo teneva

 

-Sta Zitto! Passami quel coltello se non vuoi fare la sua stessa fine!

 

-V-Va bene... Esclamò il compagno del rapinatore che passò il coltello al suo compagno.

 

-Non c'è posto per gli eroi ragazzo, Addio!

 

Mentre il rapinatore si apprestava a colpire il ragazzo apparve una figura, Zack era accasciato a terra, tra la pioggia e i colpi subiti la vista di Zack ne aveva risentito, e vedeva tutto in modo appannato. L'unica cosa che Zack riusciva a vedere erano i rapinatori che cadevano a terra.

 

Arrivato al limite Zack chiuse gli occhi e svenne.

 

Cosa è successo a Zack? Zack morirà? E chi è la figura scura? Lo scoprirete nel prossimo capitolo

 

 

NB:Ebbene si dopo una lunga, lunghissima pausa di riflessione sono tornato con un nuovo capitolo, forse si può notare qualche miglioramento nello stile di scrittura, io stesso mi ero accorto dei problemi nei primi 2 capitoli, ho deciso di non riscrivere i primi 2 perché preferisco che si vedano gli errori, cosi si può notare un miglioramento e una mia crescita nel modo di scrivere. Questo è il massimo che posso fare, quindi almeno per ora non credo di poter migliorare ulteriormente lo stile di scrittura, e dato che per me scrivere è più un hobby che un lavoro, credo vada bene. Spero che piaccia il mio lavoro e questo capitolo perché ho dato veramente il massimo per scriverlo e migliorare. Ovviamente questa vicenda raccontata in questo capitolo è un evento di pura invenzione nato dalla mia mente, ora la storia cambia, e comincia a venire il bello della storia, spero che la storia piaccia e come sempre mi aspetto un commento da parte vostra. L'ultima volta ho detto che ci avrei messo una settimana e invece ci ho messo più di un mese e mezzo, per cui non voglio darvi una data per il prossimo capitolo, perché non so quando lo scriverò, ci vediamo al prossimo capitolo, saluti a tutti mitik

  
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