Nerissa era una ragazzina felice ora.
L'Oracolo l'aveva scelta tra tante per diventare una Guardiana di kandrakar. Certo, aveva un temperamento assai barmoso di successo e il solo pensiero di essere diventata una creatura magica (e detentrice del potere dell'energia), la rendeva ancora più orgogliosa.
Era quello che le ci voleva. Nerissa era l'unica tra le sue quattro compagne di avventura ad essere orfana. Era cresciuta in un istituto e da sempre cercava di emergere.
Non si era fatta tanti amici, l'unica vera amica era stata Yan Lin.
La bruna aveva il ciondolo sempre con se e in bella vista, incurante che qualcuno potesse notarlo e magari rubarglielo.
Solo una volta, la guardiana usò contro un 'altra ragazza il Cuore di Kandrakar. Era una bulletta senza scrupoli e picchiava tutte le ragazze deboli ma stavolta le prese la bulletta, nel vero senso della parola.
Nerissa fu subito eletta a eroina della scuola ma fu punita dalla direttrice dell'istituto per aver spaventato a tal punto l'altra ragazza che ora "farneticava" di aver visto Nerissa usare dei poteri magici, come una strega.
Le prove non c'erano. Nerissa stavolta l'aveva fatta franca. Aveva gustato quel momento di rivalsa verso quella stupida bulletta, era diventata l'idolo delle ragazze e aveva ottenuto popolarità e con essa il potere.
-Sono diventata imbattibile col Cuore di Kandrakar. Sono più forte con te , ciondolo mio- così pensò Nerissa mentre sfiorava la sfera col pollice come per accarezzare la sua "arma" anti bullo.
Sorrise Nerissa.
Sorrise perchè aveva capito che , con il ciondolo aveva il potere in pugno. -Chissà, magari potrei diventare anche più potente dell'Oracolo-