Primo fottutissimo giorno del quarto liceo, che grandissima cosa orribile.
Mi svegliai, quasi in trauma direi. I miei genitori divorziati, nuova casa, vivere solo con mamma, studio, nuova scuola, gente nuova, tutto nuovo. Chiamasi 'trauma'.
Mi feci una doccia velocissima, legai i miei folti e scuri capelli facendone una coda alta e lunga, amavo i miei capelli. Un pò di trucco, matita, mascara, un sorriso allo specchio, un bacio frettoloso a mamma e via a prendere l'autobus. 
ERO FOTTUTA.
Primo giorno di scuola: autobus perso. Bella merda.
Iniziai a fare una corsa e casualmente iniziò a piovere, la mia pazienza ha dei limiti però eh. Arrivata davanti scuola, mi misi in coda al gregge per entrare dentro. Chi si accendeva la sigaretta, chi mangiava, chi copiava i compiti, chi si sbaciucchiava, ma nessuno era pieno d'acqua come me! 
Mi si avvicinò un ragazzo e un gruppeto, i suoi 'sottomessi', così decisi di chiamarli.
Ragazzo: 'Sei fottutamente sexy così, sai?' e gli amichetti risero.
Io: 'Ma sparisci, idiota!' odio a prima vista.
Il ragazzo mi fece un sorrisetto malizioso e poi aggiunse: 'Sei nuova qui?' fin quando una voce al dir poco odiosa lo fece girare e distolse lo sguardo dalle mie poppe.
'Troietta numero uno' (così decisi di chiamare anche lei): 'Edward, darling, sono qui!'
Edward?! Nome da puttaniere assoluto, e non mi sbagliavo..
Edward: 'Ehy Chanel, raggiungimi, ti presento la tizia nuova!' mi guardò e rise.
Io: 'Tizia nuova? Ora ho anche un etichetta? Ma stai zitto e allontanati che puzzi di merda!' odio, odio, odio.
Chanel: 'Piacere, Chanel.'
Finsi un sorriso odioso, le strinsi fortemente la mano e le dissi: 'Piacere mio, Savannah!'
Chanel: 'Darling, ora molla la presa però..'
Io: 'Sì certo, non volevo rovinarti la tua preziosa pelle' mi limitai a lasciarle la mano, e fare un sorriso schifato ad entrambi e sculettando andai via.

Sezione H, secondo piano.
Entrai in classe, ritardo, ancora.
Prof: 'Ah, alla buon'ora!'
Io: 'Professore mi scusi, ho avuto un problemino..' vocina da leccaculo.
Prof: 'Beh, ragazzi, vi presento la nuova arrivata. Si chiama Savannah McLee, accoglietela bene, mi raccomando.'
Io: 'Grazie prof.' sorrisi e mi girai intorno per cercare un posto vuoto.
Un ragazzo mi fece: 'Pss, vieni qui!' mi sorrise, mi accomodai vicino a lui, profumava, adoravo il suo profumo..
Avevo vergogna, non dissi una parola. Ero chiusa nella mia calda felpa e lo guardavo sorridere, era così bello.