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Autore: _Lolita    13/10/2012    2 recensioni
Haushinka is a girl with a peculiar name, I met her on the eve of my birthday...
16 Febbraio – 22:45
All'alba dei suoi venticinque anni Billie incontrerà una ragazza con un nome davvero particolare..
Scritta ascoltando Haushinka per un intera giornata, ho semplicemente voluto immaginare cosa potesse aver dato origine a questa canzone.
Sono più che gradite le recensioni :)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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16 Febbraio – 22:45

 

Haushinka is a girl with a peculiar name, I met her on the eve of my birthday...

 

Billie si rigirò nel letto per la milionesima volta.

Non era mai riuscito ad addormentarsi prima dell'una di notte, ma la mattina dopo, all'alba dei suoi venticinque anni, sarebbero partiti per un nuovo tour, e affrontare una partenza per l'Europa non era una cosa facile se sulle spalle si avevano meno di otto ore di sonno.

Si girò di scatto e si mise a osservare Adrienne che dormiva, aveva il volto rilassato e sorrideva serena come se fosse nel bel mezzo di un sogno meraviglioso; le diede un piccolo bacio sulla nuca e, facendo attenzione a non svegliarla, sgusciò via dal letto afferrando solo dei jeans e un paio di converse da terra, si vestì tenendo la maglietta grigia a maniche corte che era solito usare per dormire e uscì di casa.

L'aria fresca della sera era piacevole, e senza una meta precisa Billie cominciò a camminare per le strade di Berkeley pensando che la sua vita era davvero perfetta, una moglie perfetta, un lavoro perfetto, degli amici e un figlio che amava con tutto se stesso, non poteva davvero chiedere di meglio.

A furia di girare si ritrovò davanti a una fermata dell'autobus.

Seduta a terra, a gambe incorciate c'era una ragazza, non doveva avere un giorno più di vent'anni, portava una bombetta in testa e teneva una sigaretta tra le labbra, sfogliava avidamente un libro. L'odore di tabacco fece crescere in Billie la voglia di fumare così si avvicinò alla ragazza

-Scusami- cominciò, la ragazza stacco gli occhi dal libro e li incatenò a quelli di lui, Billie senti i suoi occhi smeraldini fondersi con quelli di lei, neri e profondi come pozzi -Hai mica una sigaretta?- le chiese poi, in tutta risposta la ragazza prese il pacchetto di Marlboro che teneva accanto a se e lo porse a Billie, lui si servì e fece per ridarle il pacchetto ma lei lo fermò

-Tienilo, ho una stecca intera nello zaino- disse riferensosi allo zaino malandato che teneva lì vicino

-Grazie- disse Billie accendendosi la sigaretta e mettendo il pacchetto nella tasca dei jeans

-Come ti chiami?- le chiese poi sedendosi accanto a lei

-Haushinka-

"Haushinka..." Billie ripetè quel nome mentalmente beandosi della sua particolarità

-Bel nome, molto insolito-

-Già. E tu invece come ti chiami?-

-Billie Joe-

-Molto piacere Billie Joe- disse la ragazza -Beh che ci fai qui?- gli chiese poi

-Non riuscivo a dormire- disse lui

-Domani è il tuo compleanno- non era una domanda

-Come fai a saperlo?- chiese Billie stupito

-Bhe, io non riesco mai a dormire la notte prima del mio compleanno- disse con semplicità spostandosi dal viso una ciocca di capelli corvini

-E tu invece, cosa ci fai qui?-

-Aspetto un autobus, non importa quale, basta che mi porti lontano-

-Lontano da cosa?- chiese lui

-Da niente, solo lontano. L'anno prossimo comincio l'università, ma ora mi voglio godere il mio anno sabbatico-

-Quindi sei in viaggio, da dove vieni?- chiese Billie

-Da New York- sul volto di Billie si dipinse un espressione stupita, quella ragazza aveva fatto un coast to coast completamente da sola, e non aveva ancora finito il suo viaggio

-Wow ragazzina, perchè lo fai?- chiese sinceramente incuriosito

-La natura ci ha regalato tantissime cose da vedere e una sola vita per vederle tutte. Quando sarò vecchia voglio poter descrivere ai miei nipoti le praterie del Wyoming e gli oceani della California. Proprio un mese fa ero sulle montagne del Colorado, il mese prima ero in Texas e ora sono qui a Berkeley, sono stata a fare surf sta mattina, e poi sono andata a vedere l'università che frequenterò-

Billie rimase incantato da quelle parole, quella ragazza aveva vissuto, aveva visto posti e conosciuto persone, aveva preso una decisione che non molti avrebbero avuto il coraggio di prendere

-Fai bene, io il mondo l'ho visto quaisi tutto, sono stato persino in Giappone, e ti posso assicurare che stai facendo la cosa migliore della tua vita-

Rimasero li a parlare dei posti che avevano visto, Billie le raccontò dell'Europa e lei gli parlò di quanto fossere belle le praterie del Colorado.

Scoprì che amava leggere, che durante il suo viaggio aveva letto On the Road almeno quindici volte e che Jack Kerouac era il suo mito.

Mentre parlavano il tempo passava e in poco tempo scoccò la mezza notte

-Auguri!- esclamò Haushinka guardando l'ora

-Grazie- disse Billie con un sorriso sincero

-Devo farti un regalo!- disse allegra

-Non è necessario davvero..-

-Si invece! Chissà, magari l'anno prossimo ti rivedrò visto che verrò a vivere qui, ma oggi è il tuo compleanno e voglio regalarti qualcosa che ti ricordi il nostro incontro...Tieni.- disse togliendosi la bombetta e porgendogliela

-Haushinka, non posso accetarlo, è tuo..-

-Non mi importa, adoro fare regali. Auguri Billie Joe- in quel momento un autobus stava per arrivare, Haushinka raccolse velocemente tutta la sua roba e fece cenno all'autista di fermarsi

-E' stato un piacere parlare con te Billie, spero di rivederti un giorno!- disse salendo sull'autobus

-Arrivederci Haushinka- sussurrò Billie guardando il bus che si allontanava.

Era stato uno strano incontro. Chissà se davvero l'avrebbe rivista. Chissà se si sarebbe ricordato di lei tra dieci anni... . Di una cosa però era certo, quella ragazza era riuscita a trovare la sua strada, una strada lunga e tortuosa che però le riservava la felicità.

Si rigirò quella bombetta rovinata tra le mani mentre tornava verso casa, e improvvisamente si ritrovò a canticchiare

 

Haushinkais a girl with a peculiar name, I met her on the eve of my birthday...


 

Gli piaceva, era un motivetto allgro e le parole, decisamente, non potevano essere più vere.

Augurò mentalmente ogni bene a quella ragazza e rientrò in casa, pronto a scrivere una nuova canzone.

All I have now is a memory to date, a cheap hat and cigarettes, and a peculiar name...

   
 
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