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Autore: MeMedesima    13/10/2012    3 recensioni
«Il morale dei Warblers è a terra», dichiarò Wes con voce mesta. «Abbiamo perso le Regionali – per non parlare della dipartita del povero Pavarotti! Per la prima volta da quando sono nel Consiglio sono a corto di idee».
Blaine incrociò lo sguardo di Wes. «Avevi nominato le Destiny’s Child?».
Wes ricambiò il suo sorriso malvagio. «Geniale, Blaine. La settimana prossima sarà…».
«… la Beyoncé Week!».
[Scritta per la Klaine Week, Day 6: Dalton Klaine!]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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The Dalton Beyoncé Week

Avvertenze: sovrabbondanza di cantanti pop e coreografia – secondo la definizione di un certo Chris Colfer – way too sexy

 

«Blaine, dobbiamo fare qualcosa», disse Wes mordendosi un labbro.

Blaine non staccò gli occhi dalla schiena di Kurt, impegnato a cercare un libro di biologia per la loro ricerca. «Mh-mh».

«Blaine Anderson Cooper!», sbottò Wes, guadagnandosi un’occhiataccia da parte di Miss Ridge, la bibliotecaria. «Smettila di fissare il sedere del tuo ragazzo ed ascoltami!».

Il ragazzo si girò, le guance che si coloravano di una vivace sfumatura di rosso. «Non stavo fissando il sedere di-».

«Non cercare nemmeno di negare, glielo stavi fissando eccome!». Wes lanciò un’occhiata al ragazzo in questione, che nel frattempo aveva cambiato scaffale. «Ma non posso biasimarti. Kurt è davvero carino e se fossi gay-».

«Wes, devo iniziare a preoccuparmi?».

«No, scemo, ero etero l’ultima volta che ho controllato. Ora che ho la tua attenzione vuoi ascoltarmi, sì o no?».

Blaine si girò, sedendosi dritto e distogliendo lo sguardo da Kurt. «Sono tutt’orecchi».

«Il morale dei Warblers è a terra», dichiarò Wes con voce mesta. «Abbiamo perso le Regionali – per non parlare della dipartita del povero Pavarotti! Mentre tu e Kurt cavalcate per i corridoi della Dalton a cavallo di un unicorno color arcobaleno i nostri ragazzi si asciugano le lacrime con le maniche dei loro blazer».

Blaine lo guardò alzando un sopracciglio, in una tipica reazione da “Wes stai esagerando”. A Wes venne quasi nostalgia: era dalla settimana prima delle Regionali che non la vedeva – precisamente, da quel giorno in cui aveva proposto di presentarsi sei ore prima nell’auditorium di Columbus per avvantaggiarsi con il sound check. Ma ora come ora non stava affatto esagerando.

«Blaine», ripetè con enfasi.

«Sì…?», chiese Blaine con una leggera sfumatura divertita nella voce.

Alla tiepida reazione del ragazzo Wes decise di iniziare a rivelare il materiale pesante. «Trent è depresso e Thad è venuto a lezione con la cravatta slacciata», rivelò il Warbler. Blaine sembrò piuttosto scosso da questa rivelazione. Ma Wes non si fermò lì. «E Jeff ha smesso di cantare le Destiny’s Child sotto la doccia!».

Quell’informazione lasciò Blaine a bocca aperta. «Come? Sei sicuro?».

«Sì, Blaine. Nick è molto preoccupato».

«Preoccupato per cosa?». Kurt poggiò sul tavolo un paio di libri dalla copertina consunta e si sedette accanto a Blaine, rivolgendogli un sorriso adorante e ricevendo come risposta un sonoro bacio sulla guancia.

Wes sospirò rumorosamente. Da due settimane a quella parte avere l’attenzione di uno dei due ragazzi quando l’altro era nella stessa stanza era diventato praticamente impossibile.

«Per Jeff, Kurt», disse in tono deciso, richiamando l’attenzione dei due. «È molto giù. Come tutti i Warblers del resto».

Blaine si girò di nuovo verso di lui, mentre Kurt gli allacciava un braccio attorno alla vita.

«Cosa proponi di fare?», chiese con aria preoccupata.

«Non lo so – per la prima volta da quando sono nel Consiglio sono a corto di idee. È per questo che sono venuto a rompere la vostra gigantesca bolla di sapone: sono aperto a qualsiasi proposta». Il ragazzo si rilassò contro lo schienale della sedia, congiungendo le mani. «Sparate pure».

Blaine sembrava combattuto. «Non saprei. Sono nel gruppo da appena due anni e non ho mai attraversato una crisi del genere».

Wes annuì. «Vero. È una situazione unica nel suo genere. Kurt?».

Il ragazzo si ravviò il ciuffo. «Le New Directions erano spesso in crisi», sbuffò. «Purtroppo».

«Hai qualche idea da darmi?».

«Beh, di solito facevamo delle sfide a squadre che-». Si illuminò improvvisamente. «La Britney Week!», esclamò battendo le mani. I ragazzi lo guardarono con aria confusa. «Il professor Schue ci assegnava dei temi su cui preparare alcuni pezzi», iniziò a spiegare il ragazzo. «E per una settimana abbiamo fatto solo canzoni di Britney Spears! È stato fantastico, e ci ha caricato un sacco prima dell’assemblea studentesca – che… non è andata molto bene effettivamente, soprattutto quando-».

«Non voglio sapere cos’è successo», dichiarò Wes. «Sovraccaricare dei teenager con musica di  Britney Spears potrebbe fare male ai loro ormoni».

«Esattamente quello che è successo», rise l’altro.

Wes annuì, perdendosi nei propri pensieri per qualche secondo. «Credo possa funzionare, come idea», dichiarò infine. «Ma non con Britney».

Kurt aggrottò le sopracciglia. «Perché no?».

«Noi non facciamo suoi numeri», si affrettò a spiegare Blaine.

«Non più», precisò Wes. Kurt aprì la bocca per chiedere spiegazioni, ma il ragazzo lo interruppe. «È una lunga storia che comprende una casa di riposo e un’interpretazione troppo energica di Do Something e questo non è il momento per raccontarla. Ora», si grattò il mento, in cerca di idee. «Ci serve un’icona della musica, che faccia canzoni energiche, pop…».

«E soprattutto che piaccia ai ragazzi del gruppo», precisò Kurt.

Blaine incrociò lo sguardo di Wes.

«Avevi nominato le Destiny’s Child?».

Wes ricambiò il suo sorriso malvagio. «Geniale, Blaine. La settimana prossima sarà…».

 

«… la Beyoncé Week!».

I Warblers sembravano eccitati, ma nessuno quanto Jeff, che saltò sopra il tavolo del Consiglio per abbracciare Wes.

«Ma io ti adoro!», urlò stringendogli la testa in una stretta mortale.

«Warbler Jeff! Un po’ di contegno insomma!», protestò Thad, cercando di separarli.

Non appena fu libero Wes si raddrizzò la cravatta, cercando di non scoppiare a ridere.

«Grazie, Thad. Ora, la nostra idea era di dividerci in due squadre: ognuna avrà tre giorni di tempo per preparare un numero di Beyoncé, e si esibiranno entrambe durante l’incontro di venerdì. Tutti d’accordo?».

Ci furono vari assensi e numerose esclamazioni eccitate.

«Un’altra cosa», aggiunse Wes. «Non pensate a questa settimana come ad una gara, ma piuttosto come ad un modo per ricaricarci di energia positiva dopo le Regionali. So che ci siete rimasti male, ragazzi, ma è il momento di superare la delusione, okay? Ora voglio che vi dividiate in due squadre. I membri sono a piacere, ma fate in modo di essere equilibrati con le voci».

I ragazzi annuirono e si radunarono al centro della stanza, discutendo animatamente.

I tre membri del consiglio si alzarono dal loro tavolo, e David mise una mano sulla spalla di Wes. «Bel discorso, collega».

Wes gli sorrise, mentre teneva d’occhio i ragazzi, che si stavano velocemente dividendo in due gruppi distinti, ai due angoli opposti della sala. Con la coda dell’occhio vide Kurt e Blaine dirigersi verso lo stesso lato della stanza, tenendosi per mano.

«No. No, no, non credo proprio», esclamò nella loro direzione. I due ragazzi si voltarono con espressione stupita.

«Ma perché-», iniziò Blaine.

«Ehi, non sarebbe valido», si intromise Jeff. «Le vostre voci suonano benissimo insieme, c’eravamo tutti quando avete cantato Baby It’s-».

«CANDLES, voleva dire Candles!», esclamò Nick interrompendolo a metà discorso.

«L’avete sentito!», esclamò David dall’angolo destro della sala. «Forza Kurt, vieni con noi! Un controtenore ci farà comodo e abbiamo già un’idea fantastica!».

Il ragazzo scrollò le spalle prima di schioccare a Blaine un bacio sulla guancia. «Sarà per un’altra volta, tesoro».

«E tu vieni con me», aggiunse Wes, prendendolo per una spalla e trascinandolo con sé. «E ti avverto, non provare nemmeno per scherzo a suggerire di cantare Naughty Girl».

 

Venerdì pomeriggio i Warblers arrivarono qualche minuto prima per sistemare la Sala Comune, come facevano prima delle prove di ogni coreografia – l’unico difetto della Dalton Academy era che non aveva un auditorium indipendente. Spostarono tutte le sedie ed i divani di pelle contro le pareti e arrotolarono il tappeto, creando un grande spazio vuoto nella stanza.

Dopo pochi minuti metà dei Warblers erano in attesa, mentre il resto dei ragazzi si era radunato al centro della sala, ridendo e preparandosi all’esibizione.

Quando furono tutti in posizione, Trent iniziò a cantare.

«Bring the beat in!», esclamò, mentre gli altri ragazzi iniziavano cantare e a schioccare le dita dietro di lui. Kurt sorrise quando Blaine fece un passo avanti, ponendosi in testa al gruppo, ed iniziò a cantare Love On Top guardandolo negli occhi – l’ennesima canzone che non c’entrava un fico secco con il loro rapporto ma che Blaine faceva sembrare incredibilmente dolce e romantica.

I ragazzi dietro di lui lo accompagnavano, cantando la melodia con un’intonazione perfetta e passi misurati – ma atteggiandosi da perfette dive, calamitando l’attenzione su di loro più che sul cantante solista.

«Every time you touch me I just melt away», cantò Blaine, facendo l’occhiolino nella sua direzione, e Kurt arrossì violentemente mentre Jeff gli tirava una gomitata nelle costole e gli altri ragazzi ridacchiavano.

L’esibizione continuò: Wes e Thad fecero dei passi di breakdance davvero spettacolari, fra gli applausi generali, e il gruppo di ragazzi concluse la canzone cantando il ritornello in perfetta armonia.

Ci fu un giro di applausi e di fischi, mentre i ragazzi che si erano appena esibiti facevano degli inchini scherzosi, con dei sorrisi enormi sulle labbra. Wes si complimentò con sé stesso, lasciandosi cadere su una delle poltrone addossate alla parete: era stata davvero una buona idea, i ragazzi erano pieni di energia.

Anche l’altro gruppo di Warblers sembrava piuttosto carico mentre si spostava al centro della stanza, sistemandosi di spalle rispetto agli altri.

Iniziarono a prendere il ritmo battendo insieme una mano sul fianco – e alcuni Warblers riconobbero immediatamente la canzone, ridacchiando fra loro. Wes si sarebbe infuriato.

Gli altri ci arrivarono solo quando David iniziò a cantare la parte solista. «All the single ladies!».

Tutto il gruppo rispose in coro. «All the single ladies».

La coreografia era la stessa del video di Beyoncé – ovviamente semplificata in alcuni punti, non erano così snodati – e i ragazzi applaudirono sonoramente quando Nick e Jeff iniziarono a cantare la prima strofa della canzone, flirtando, atteggiandosi da dive e scontrando scherzosamente i fianchi mentre cantavano «I’m doing my own little thing».

Alla fine del ritornello gli spettatori stavano ridendo come dei matti: l’armonia e la coreografia erano perfette, ma mentre cantavano i ragazzi continuavano a lanciare sguardi esageratamente sexy agli amici, che non riuscivano semplicemente a stare seri.

La seconda strofa iniziò – e Blaine smise di ridere immediatamente.

Kurt era davanti al gruppo e stava cantando la parte da solista, e – soprattutto – stava ballando: chinandosi per terra, strofinandosi una gamba, rialzandosi, sventolando la mano davanti al suo viso, muovendo le spalle e i fianchi che – oh, Dio – erano decisamente più snodati di quelli di tutti gli altri.

Blaine non poté far altro se non restare a guardare e cercare di non fare pensieri troppo inappropriati mentre i Warblers cantavano l’ultimo ritornello e si davano delle scherzose pacche sul sedere – il ragazzo sprofondò ancora di più nel divano – finendo la canzone con «If you liked it then you shoulda put a ring on it!», e una mano che indicava l’anulare dell’altra.

Gli spettatori si alzarono in piedi, applaudendo e fischiando ancora più rumorosamente di quanto avevano fatto gli altri dopo la loro esibizione.

«E tu hai osato dubitare di me, Wes», sibilò Blaine verso l’amico, che però era troppo occupato a ridere fino alle lacrime per sentirlo. Il ragazzo si diresse verso Kurt, che si stava congratulando con Jeff per quanto fosse migliorata la sua voce – e lo prese per mano.

«Posso parlarti un attimo? In privato?».

«Certo», annuì Kurt, girandosi per avvertire l’amico – scoprendo che Jeff si era volatilizzato, con dei riflessi da perfetta spalla.

Blaine guidò Kurt nel corridoio: era praticamente deserto, visto che erano le sei di un venerdì sera. Dopo essersi accertato che non ci fosse nessuno in giro, cedette all’impulso che aveva provato fin da quando l’aveva visto ballare e lo baciò, prendendogli il viso fra le mani.

Kurt fece un verso di sorpresa, ma non si staccò dalle labbra di Blaine, che lo spinse gentilmente con la schiena contro il muro e approfondì il bacio abbastanza da lasciarlo senza respiro quando si staccarono.

«Tu…». Scosse la testa, incapace di continuare, mentre Kurt riprendeva fiato.

«Immagino che ti sia piaciuto, allora», osservò l’altro con voce flebile.

Blaine lo guardò come se fosse pazzo. «La prossima volta che cerco di convincerti che non sei sexy… tirami un pugno, per favore», dichiarò, prima di baciarlo di nuovo.

 

A/N:

Eeeee… okay, lo ammetto, l’ho fatto solo perché volevo che Blaine vedesse Kurt ballare Single Ladies ;)

Mi scuso in anticipo per errori/cazzate che potrei aver scritto, ma non ho avuto tempo di controllare tutto maniacalmente, come faccio di solito.

Chi segue il mio profilo, o le mie OS – tre persone? Due? Okay, zero – avrà notato che non ho scritto alcuni dei prompt: purtroppo gli impegni universitari mi hanno sommerso e non ce l’ho fatta, ma ho già pronta una OS per domani e proverò a scrivere anche i prompt che ho tralasciato :)

Le canzoni presenti in questa OS sono Love On Top e Single Ladies, e non credo che ci siano persone che non l’hanno ancora vista, ma perché non rivederci insieme l’esibizione di Chris Colfer  °ç°

Baci a tutti!!

MM

  
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