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Autore: hethium    13/10/2012    5 recensioni
-Non hai la minima idea di cosa io abbia passato!- gli urlai contro.
Mi prese il viso tra le mani, e mi baciò, con quel misto di dolcezza e rabbia che mi faceva impazzire. Cazzo, odiavo ammetterlo, ma lo amavo da morire.
-Invece lo so cogliona, chiudi quella bocca e lasciati baciare.-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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8. I fuckin love you.
 

Dove sono?
Dove cazzo sono?
Avevo la testa che minacciava di scoppiare da un momento all’altro.
Cercai di alzarmi, appoggiandomi al muro.
In mano avevo ancora una bottiglia di chissà che alcolico che avevo scolato.
La gettai a terra disgustata.
Ero in un vicoletto stretto, non avevo minimamente idea di che ora era e di dov’ero.
Abbassai gli occhi su com’ero vestita: calze nere strappate, anfibi neri, una canottiera lunga bianca, e sopra un cardigan abbastanza rovinato grigio e lungo.
Sbuffai e stringendomi le braccia al petto mi incamminai in mezzo a tutti quei vicoletti, fino a quando non sbucai in un parco, che mi sembrava familiare. Lo attraversai tutto, camminando sempre più velocemente. Arrivata alla strada, mi fermai.
Ovvio che quel parco mi era familiare, là davanti c’era stato l’incidente.
L’incidente…
Louis.
Sentii le gambe cedere, e senza neanche accorgermene mi ritrovai a terra, il viso tra le mani.
Louis era in coma. Poteva non risvegliarsi. E io ero lì, in mezzo a una strada a piangere. Era una settimana che non andavo a trovarlo. Dovevo andare da lui.
Mi alzai e andai alla fermata dell’autobus.
Finalmente, dopo venti minuti, passò l’autobus. Mi avvicinai all’autista.
-Scusi, può dirmi che ora è?- dissi con il sorriso più convincente che riuscivo a trovare.
Mi guardò alzando un sopracciglio. –Le sette e mezzo.-
Guardai fuori, ancora c’era luce, ma non sarebbe stato per molto. Ringraziai l’autista e mi sedetti, per poi scendere davanti all’ospedale. Presi un bel respiro profondo e entrai.
 
POV HARRY
(due giorni prima…)
Non ci credo, non poteva essere vero.
Abby mi aveva chiamato alle tre di notte, era lei che stava con Louis.
Per poco non mi aveva sfondato un orecchio, urlando che Louis si era svegliato, che stava bene, che.. che voleva Effy. Mi vestii a tempo record, svegliando gli altri, e corremmo in ospedale.
Louis era sveglio, Louis stava bene!
Appena entrati nella stanza, ci rivolse il suo solito sorriso.
-Ehi gente.- ci disse con un cenno della testa.
-Louis!- urlai e lo abbracciai, stando attento a non fargli male.
Il mio migliore amico stava bene.
Dopo che anche gli altri lo salutarono, lo aggiornammo un po’ sulle cose successe mentre lui stava in coma.
Non riuscivo a stare fermo.
Saltellavo da una parte all’altra della stanza, troppo contento per stare fermo.
Ma c’era qualcosa nello sguardo di Louis che non andava.
E scommetto che sapeva che anch’io ero preoccupato.
Effy non c’era, nessuno l’aveva nominata.
Neanch’io sapevo dov’era.
 
POV LOUIS
Due settimane, due settimane ero rimasto in coma.
O almeno così dicevano gli altri.
Continuavano a parlare di cosa era successo.
Erano tutti felici.
Ma nessuno aveva nominato Effy.
Dov’era? Perché non era lì?
Non gliene fregava a tal punto da non venire neanche in ospedale?
-Basta, cazzo!- urlai dopo un po’ che continuavano con le loro chiacchiere inutili.
-Louis..- iniziò Harry.
-Harry, dov’è tua sorella?- dissi con calma, interrompendolo.
-Louis, non… io….-
-Dove cazzo è Effy?!- dissi alzando la voce, mettendomi seduto ignorando il dolore.
Harry guardò gli altri, poi li fece uscire prendendo una sedia e mettendosi seduto accanto a me.
-Non sappiamo dov’è Effy.- disse cercando di sembrare calmo.
Deglutii, stringendo le mani a pugno.
-Raccontami. Non m’interessa che è successo agli altri, che è successo a lei in queste due settimane?- lo guardai rilassandomi un po’.
-La prima settimana andava tutto bene, diciamo, stava in ospedale, non ti lasciava un secondo. Mangiava e dormiva qui.- sorrise, e io sorrisi di rimando, immaginandola accanto a me in qualsiasi momento.
-Poi..-
-Poi?-
-Una settimana fa, più o meno, hai avuto una ricaduta e lei… lei era qui quand’è successo.- mi guardò negli occhi. Era preoccupatissimo per la sorella, lo vedevo.
-Da quel momento non è più venuta in ospedale. Sta pochissimo anche a casa. È dimagrita moltissimo, beve e beve ogni sera e…-
-Harry, l’ha rifatto?- dissi in un sussurro.
-Non lo so Louis.- abbassò lo sguardo. –E non la vedo da ieri.-
 
POV EFFY
Non ricordavo neanche dov’era la stanza di Louis, magnifico.
Chiesi a una dottoressa, quarto piano.
Okay.
Trovai l’ascensore, e mentre salivo mi guardai nello specchio.
Avevo un aspetto orribile. Capelli sparati, trucco mezzo sciolto, vestiti alla cazzo.
Non importava, dovevo andare da Louis.
Appena uscii dall’ascensore, un’infermiera mi fermò.
Mi squadrò dalla testa ai piedi, e sapete, se uno sguardo potesse uccidere, sarei morta.
-Le serve qualcosa?-
-Devo andare a trovare una persona.-
-Chi?-
-Louis Tomlinson, stanza 26.-
-è in una situazione delicata, non so se lei..- mi guardò ancora. –… può entrare.-
-Io… io ho bisogno di vederlo, la prego!- dissi, quasi implorando.
-Signorina, non penso proprio che lei possa.- si guardò alle spalle, e due infermieri grossi il triplo di me mi vennero incontro, spingendomi verso l’ascensore.
Iniziai a scalciare e dare pugni alla cieca, urlando.
-Lasciatemi! Devo andare da lui!-
 
POV LOUIS
Ero con Harry, stavamo guardando un film dal suo portatile, quando sentimmo delle urla di una ragazza. Passarono davanti alla stanza delle infermiere, di corsa.
-Lasciatemi!- si sentì ancora urlare.
Era una voce familiare…
Effy.
-Harry…- mi misi seduto scostando le coperte.
-Louis, che cazzo fai, stai sdraiato.- non aveva riconosciuto la sua voce?
Mi spinse di nuovo sdraiato, ma io mi misi di nuovo seduto e gli diedi una spinta.
Non so dove trovai la forza, ma riuscii a mettermi in piedi.
-Louis!-
-Harry porca miseria!- gli urlai contro, poi arrivai, appoggiandomi al muro, fino alla porta.
Guardai fuori, e infondo al corridoio…
Si cazzo.
-Effy!- urlai.
Davanti a lei c’erano due infermieri che la bloccavano, insieme a una dottoressa.
Appena mi vide, urlò più forte.
-Lasciatemi!- penso abbia dato un calcio nelle parti basse di uno dei due, dato che si accasciò a terra urlando. La dottoressa era troppo impegnata a guardarmi, sconvolta dal fatto che io fossi in piedi, che non si curò che Effy era riuscita a superare quei due e mi stava correndo incontro.
Senza riuscire a correre, feci qualche passo, poi aprii le braccia e lei ci si buttò dentro.
La strinsi forte a me, sentendo gli occhi pizzicare.
Restammo lì abbracciati per non so quanto, lei che piangeva senza ritegno e io che le accarezzavo i capelli.
Alla fine mi staccai e le presi il viso tra le mani.
-Ho un aspetto orribile.- ridacchiò tra le lacrime.
-No, sei sempre bellissima.- le diedi un bacio sul naso.
-Louis…- sussurrò, accarezzandomi una guancia.
-Sì?-
-Cazzo se ti amo.- sussurrò.
Avvicinai il viso al suo e la baciai, a lungo, mentre una sola lacrima di felicità mi scendeva sulla guancia, che lei tolse subito.

BOO-YAAH.
Non sono teneri?
EH?EH?EH?
Allora sì, Effy e Louis sono bellissimi asdbfskjg.
Ah, non ho tempo di scrivere qualcosa di intelligente (anche perché non lo faccio mai..).
CENTE, RECENSITE! domani risponderò a tutte le recensioni dei capitoli passati, giuro çç
mwah.xxx(?) @ehymiles

  
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