Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Nipotina    14/10/2012    4 recensioni
Daphne Greengrass e Blaise Zabini non sono mai stati amici, ma in fondo, prima o poi, tutto cambia.
Tutto cambia senza che noi lo decidiamo, e a volte porta a conclusioni che non avremmo mai immaginato.
-------------------
Dalla storia:
-Sai perché era lì?- chiese piano Astoria alla sorella.
Daphne scosse la testa.
-Mi aveva solo detto che sarebbe stato via nel pomeriggio perché aveva da fare. Sai che non si è mai sprecato a dare più spiegazioni-
Astoria percepì tutta l’amarezza con cui l’ultima frase era stata pronunciata.
-Mi ha deluso così tante volte da quando lo conosco che ormai ho perso il conto, ma questa è stata la più grande delusione che potesse darmi- sussurrò Daphne, mentre sentiva le lacrime premere per uscire.
-Non è stata colpa sua- disse Astoria avvicinandosi a lui.
-Lo so. Ma resta il fatto che non tornerà più da me-
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Blaise Zabini, Daphne Greengrass
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Autore: Nipotina
Titolo: La più grande delusione che potesse darmi
Pacchetto canzone scelto: Take a Bow
Pacchetto personaggi scelto: Santana Lopez
Protagonista: Daphne Greengrass
Altri personaggi: Blaise Zabini, Astoria Greengrass
Prompt usati: Delusione
"Talkin’ about, girl, I love you, you’re the one
This just looks like the re-run
Please, what else is on"
“Provo tutti questi sentimenti, ed ho paura di mostrarli!”
 
 
 
 
 
 

LA PIU’ GRANDE DELUSIONE CHE POTESSE DARMI

 
 
 
Dalla terrazza il parco di Villa Greengrass sembrava ancora più grande di quanto non fosse in realtà. Ricco di alberi, siepi, giardini e aiole profumate era sempre stato il luogo preferito di Daphne: lì era solita giocare da bambina, correre da ragazza e scappare quando voleva stare da sola.
In quella calda serata di fine estate, con alcune piante già screziate dai colori autunnali, le nuvole rosa a coprire il sole che tramontava e un vento fresco a scompigliarle i capelli Daphne avrebbe dovuto sentirsi estasiata e felice. Invece, una lacrima impercettibile a solcarle il volto, Daphne guardava tutto questo e riusciva solo a pensare che non era giusto che al mondo ci fosse ancora tanta bellezza quando lei era così devastata.
Lui non c’era più, era uscito dalla sua vita, come tante volte ne era entrato e uscito. Solo che questa volta ne era uscito definitivamente.
 
I primi anni di scuola non l’aveva mai considerato molto, e d’altra parte non aveva mai avuto motivi per farlo: lui era uno che preferiva stare sulle sue, poco socievole, e di certo non si poteva dire che lei fosse una campionessa di simpatia. Aveva le sue amicizie, sua sorella, una vita tranquilla e questo le bastava.
Le era bastato fino a un freddo pomeriggio d’inverno, quando aveva inaspettatamente avuto la prima vera conversazione con lui.
Quasi tutti gli studenti erano andati a Hogsmeade, ma un principio di raffreddore e un odio viscerale per la neve avevano contribuito a tenere Daphne ben chiusa nel castello. Visto che il giorno dopo ci sarebbe stata una partita di Quidditch, e lei non voleva assolutamente perderla, aveva deciso di portarsi avanti con i compiti, approfittando della praticamente vuota biblioteca.
Era immersa nel volume di Incantesimi quando, con la coda dell’occhio, aveva notato che qualcuno si stava sedendo di fronte a lei. Alzato lo sguardo si era trovata davanti il volto scuro di Blaise Zabini, che si era limitato a farle un cenno col capo e a dedicarsi a sua volta al tema per Vitious.
Senza dar troppo peso al compagno era ritornata al suo libro, ma ne era stata presto distolta: prima Blaise le aveva chiesto un rotolo di pergamena, poi di dare un’occhiata a un incantesimo del manuale, e infine le aveva gentilmente chiesto se poteva dargli una mano a finire il tema.
 
 
Daphne sorrise amaramente a quel ricordo: era da lì che era nato tutto, senza che lei avesse avuto la minima idea di quello che stava succedendo. Non sapeva nemmeno perché lui si fosse seduto proprio vicino a lei quel giorno, ma da allora avevano cominciato a salutarsi più spesso, a studiare insieme qualche volta, quando capitava che tutti e due si trovassero in biblioteca nello stesso momento, ma Daphne aveva sempre fatto fatica a capire il loro rapporto.
 
 

-Zabini-
-Greengrass-
-Hai bisogno di una mano con Incantesimi?-
-No, grazie, oggi faccio da solo-
 
-Tieni-
-Cosa sono?-
-Uova di scarafaggio per la pozione. Ho visto che mancavano anche a te e le ho prese per tutti e due dall’armadio delle scorte-
-Grazie Zabini. Guarda però che la tua pozione sta ribollendo pericolosamente-
 
-Non sapevo che ti piacesse il Quidditch-
-Da morire. Ma non preoccuparti, non mi conoscevi così bene da poterlo sapere-
-Sei una strana ragazza Greengrass-
-Mai quanto te-

 
 
Non c’erano mai state uscite romantiche a Hogsmeade, appuntamenti galanti, lettere d’amore o cose del genere, non si adattavano ai loro caratteri. Eppure, col tempo, qualcosa era cambiato nel loro modo di fare, qualcosa che spaventava Daphne.
Blaise l’affascinava, ma allo stesso tempo la impauriva. Non lo conosceva abbastanza da potersi fidare di lui e, soprattutto, lui non era sempre come lei avrebbe voluto che fosse.
 
 

-Credi che sia stato divertente prendersela con quel Corvonero? E’ solo un bambino!-
-Mi dava fastidio-
-Ma ti senti quando parli?-
 
-Non mi piace Malfoy. E’ diventato troppo strano quest’anno-
-E allora?-
-E allora niente, stai con lui se ti è così simpatico-
 
-Ti ho aspettato in biblioteca oggi, avevi detto che saresti venuto-
-Mi era passata la voglia-

 
 
I ricordi cominciavano a sopraffarla, ricordi felici e ricordi tristi, ma pur sempre più felici della dura realtà. Con un sospiro tremulo Daphne si appoggiò al parapetto di petra e guardò in alto, verso il cielo, immaginando di potere scorgere Blaise lassù.
Eppure, nonostante tutto, non riusciva a piangere, non riusciva a dare sfogo a tutto il suo dolore. Era sempre stato questo il suo problema più grande, una certa incapacità a mostrare agli altri com’era fatta dentro. Ecco perché con Blaise non era mai stato facile.
 
 

-Ma insomma, di’ qualcosa, parlami!-
-A che servirebbe?-
-Servirebbe a farmi capire qualcosa della tua maledetta testa!-
-Io…-
-Devi solo darmi una risposta Daphne, non è difficile-
 
-Questo è uno spettacolo a cui non avrei mai pensato di assistere. Non ti avevo mai vista piangere-
-E’ che… provo tutti questi sentimenti, ed ho paura di mostrarli!-
-Puoi provare a mostrarli a me-

 
 
Daphne seguì con lo sguardo due farfalle che volavano e si rincorrevano nel cielo in un turbinio di colori. Lei e Blaise avevano litigato veramente una sola volta, ma non si era mai sentita così male come allora.
 
 

-Non ti fidi di me!-
-Blaise, non è questo…-
- Sì invece, tu non vuoi credermi!-
-Non è vero, è solo che…-
-Cosa? Cosa Daphne? Hai paura? Credi che io sia cattivo?-
-Non ho detto questo, ma tu non mi lasci nemmeno spiegare!-
-Sentiamo, allora!-
-Tutto questo parlare a proposito di “Ragazza, ti amo, tu sei l’unica”… Sembra soltanto una puntata già vista. Per favore, cos’altro c’è da vedere?-
-Non pensi che sia sincero-
-Penso che le tue parole non lo siano-

 
 
Blaise si era arrabbiato veramente tanto, ed erano passati giorni prima che Daphne avesse trovato il coraggio di andare da lui.
 
 

-Blaise…-
-Vattene-
-Blaise, per favore, ho bisogno di parlarti-
-Ma io non voglio ascoltarti! Dammi solo una ragione per cui dovrei stare a sentirti dopo che tu hai espressamente detto di non credere alle mie parole quando mi ero addirittura spinto a dirti che…-
-Ti amo-

 
 
-Daphne-
La voce di Astoria giunse all’improvviso alle sue spalle e Daphne si voltò di scatto, colta alla sprovvista.
-Non ti ho sentita arrivare…- disse poi a voce bassa, tornando a guardare il cielo.
Il sole era ormai completamente tramontato, il cielo cominciava a scurirsi e una stella brillava già in lontananza.
Astoria fissò in silenzio la schiena immobile della sorella e poi spostò lo  sguardo sul tavolino di marmo accanto a lei: vi era posata la Gazzetta del Profeta del giorno, aperta a una delle prime pagine.
 

INCIDENTE NELL’HERTFORDSHIRE

Un tragico incidente ha avuto luogo ieri pomeriggio nell’Hertfordshire, precisamente nel paese di Longbourn. Senza alcun preavviso un’Acromantula è uscita dal bosco e ha cominciato a terrorizzare la gente. Nessun Babbano è rimasto ferito, ma gli uomini del Ministero hanno dovuto modificare molte memorie per far loro dimenticare quanto successo.
Sfortunatamente, alcuni Maghi e Streghe sono rimasti feriti e due persone hanno perso la vita: Maddy Lennox, di 6 anni, e Blaise Zabini, di 24 anni. La bambina è stata travolta dall’Acromantula in corsa, mentre il ragazzo ha cercato di fermarla ma i suoi incantesimi si sono rivelati inutili, e prima che potesse essere aiutato l’Acromantula l’aveva già ucciso.
Rimane tuttora ignota la provenienza del terribile animale -che è poi stato catturato- e soprattutto la sua incredibile vicinanza ad un centro abitato…
 
-Sai perché era lì?- chiese piano Astoria alla sorella.
Daphne scosse la testa.
-Mi aveva solo detto che sarebbe stato via nel pomeriggio perché aveva da fare. Sai che non si è mai sprecato a dare più spiegazioni-
Astoria percepì tutta l’amarezza con cui l’ultima frase era stata pronunciata.
-Mi ha deluso così tante volte da quando lo conosco che ormai ho perso il conto, ma questa è stata la più grande delusione che potesse darmi- sussurrò Daphne, mentre sentiva le lacrime premere per uscire.
-Non è stata colpa sua- disse Astoria avvicinandosi a lui.
-Lo so. Ma resta il fatto che non tornerà più da me-
Fu allora che il nodo che Daphne aveva in gola si sciolse e lei potè finalmente sfogarsi tra le braccia della sorella, dando libero corso alla sua disperazione e alla sua rabbia.
Non le importava più di trattenersi, aveva imparato da tempo a mostrare i suoi sentimenti, solo che questa volta non c’era Blaise a cui mostrarli, e non ci sarebbe più stato.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
My Space.
Allora, giusto un paio di cose. Questa storia è stata scritta per il “When Harry Meets Glee” contest, ma è passata una vita dalla scadenza e la giudicia non ha più fatto sapere più niente, quindi oggi ho deciso di pubblicarla.
Che dirvi… non volevo essere per forza così tragica, ma dopo aver scelto il personaggio di Daphne mi veniva in mente solo una storia con Blaise, e per evitare i soliti clichè ho finito per scrivere questa tragedia. In tutta sincerità, io adoro scrivere cose tragiche xD
Bene, basta, spero che possa piacervi e magari vi induca a dirmi che ne pensate =)
See you!
Nip.
  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Nipotina