PERCHE'?
Perchè?
Un interrogativo che ogni essere umano si pone nel corso della sua vita per almeno una sola volta.
Spesso a questo genere di domanda si sa trovare una risposta. Ma per la maggior parte delle volte nella nostra mente rimane un interrogativo ignoto, a cui non sappiamo dare una spiegazione.
Perché?
Fin dalla prima infanzia i bambini, quando iniziano ad emettere i primi suoni e ad articolare le prime parole cercano risposte ai loro quesiti che sicuramente sono maggiori di quelli di un ragazzo di 12 anni, o di un adolescente di 14.
Ma l'adolescenza è uno dei momenti più critici della crescita, ed Hermione Granger lo sapeva benissimo.
Perchè?
In quel momento come non mai Hermione avrebbe voluto, come uno scienziato babbano che aveva studiato quando frequentava le scuole elementari a Londra, saltare furoi da una tinozza piena d'acqua urlando "EUREKA!".
Oppure far apparire, come per magia (era una strega o no?), sopra alla sua testolina da Grifondoro una di quelle lampadine gialle, che si illuminano all'improvviso.
Perchè?
Perchè Ron Weasley era l'essere più idiota dell'universo?
Perchè aveva la gamma di emozioni varia come quella di un rotolo di carta igienica?
Lei si era sentita bene quella sera. Almeno per una volta.
Si era sentita stimata, importante, INVIDIATA, pergiunta.
Ma non per il numero di punti che aveva fatto ottenere alla sua casa durante la lezione di Incantesimi.
Non per le risposte che aveva dato alla Professoressa McGrannit, lasciando di stucco per prima lei stessa, e poi l'insegnante, riguardo alla trasfigurazione umana.
Nemmeno per l'Eccellente dell'ultima interrogazione di Antiche Rune.
No.
Per una volta, solo per una sera, si era sentita come tutte le altre. Come tutte quelle ochette vanitose che erano venute al ballo semplicemente per rimorchiare qualche bel ragazzo, ber ballare un po', per sfoggiare i loro nuovissimi vestiti dai tessuti pregiati.
Anche lei prima dell'evento aveva atteso fremendo, mentre in un'altra situazione avrebbe solo sbuffato vedendo Calì e Lavanda zompettare per la camera alla ricerca del gel "liscia capelli" o della spazzola "magicsplendid".
Si era lasciata andare a quelle che la professoressa McGrannitt amava chiamare "frivolezze", ed era stata invitata da un cavaliere.
E non uno qualsiasi. Da Krum.
Victor Krum.
Il più forte cercatore di quidditch bulgaro,
Che sapeva fare quella "finta Wroskonsy" o "Wronkoksy", o come diamine si chiamava.
Un campione del torneto tremaghi. Un ragazzo gentile, premuroso, un vero cavaliere che l'aveva fatta sentire benissimo, a suo agio per tutto il tempo delle danze.
E quando era scesa dalla scalinata per andare in Sala Grande... lì aveva stupito tutti.
Aveva fatto vedere che anche Hermione Jane Granger sapeva allisciarsi i capelli, spalmarsi un po' ditrucco sul viso, mettersi un abito blu notte e divertirsi come ogni ragazza della sua età.
Perchè?
Perchè allora era andato a finire tutto maledettamente male?
Per una sola, irripetibile, semplice e bellissima volta in cui era stata così contenta di vivere il momento, si lasciarsi andare, di pensare con il cuore, non con la testa.
Ed ora si trovava là, come una perfetta cretina, su quelle scale, in mezzo a tante altre ragazze sconsolate, che piangevano per il rifiuto di qualche bel Corvonero o di qualche affascinante Grifone.
Con le scarpette che le dolevano in modo pauroso ("un prezzo da sopportare", si era detta qualche ora prima), una fastidiosissima vescica sull'alluce sinistro e il mignolo destro rosso e pulsante.
Cavolo.
Perchè?
"Hermione...con chi vai al ballo?"
"Non te lo dico, mi prenderesti in giro e basta."
"Stai scherzando Weasley?" "Vorresti dire che qualcuno ha invitato quella roba al ballo? Non la Mezzobabbana Zannuta?"
Perchè?
Cavolo, quel deficiente di Malfuretto.
Ora anche lui ci si era messo.
Era davvero stato così idiota Krum da invitarla al ballo? Lo aveva fatto per pietà forse? O per scollarsi quella fila di ragazzine petulanti che lo seguivano ad ogni ora mentre camminava placidamente per il castello?
Aveva voglia di salire quegli ultimi gradini rimasti, e correre sul, nel dormitorio, per buttarsi così, vestita, sul suo letto e dormire fino alle undici del giorno dopo.
Invece scese lentamente le scale, con le scarpine in mano.
Le trasfigurò in morbide ciabatte con un semplice incatesimo, e filò via, dritta.
Voleva andare nel parco. Magari sulla riva del lago a
godere lo spettacolo della luna piena che brillava sullo specchio lucente dell'acqua
A quell'ora non ci sarebbe stato nessuno e lei avrebbe
avuto tutto il tempo necessario per rifletter, calmarsi, e sopratutto stare
lontana da VICTOR e RONALD. Facendo strusciare il suo abito blu pervinca sul pavimento
del castello perse la direzione delle scale e scese giù, poi ancora giù, fino
all'ingresso. Correva Hermione Granger. Correva e si domandava continuamente nella sua
testa... ...perchè? Perchè diamine era andata a sbattere contro quaclosa di
duro e... nero? "Mezzosangue capisco la tua voglia di farti notare... ma
per piacere EVITA di venirmi addosso. Sai, questo vestito me lo sono fatto
cucire di PERSONA dalla sarta di mia madre. Non vorrei rovinarlo con le tue
sudice lacrime Babbane." Ecco un'altro punto interrogativo nella sua
testa. Perchè Draco Malfoy doveva disprezzarla tanto? Perchè doveva essere trattata come una pustola disgustosa
che viene vista con orrore? Insomma, si Malfoy aveva i suoi pregiudizi. Ma poteva
lasciarla stare almeno per quella sera? Solo per poche ore. Senza nessuno che le gettasse contro
la propria rabbia, nessuno che la guardasse dall'alto in basso, nessuno che la
prendesse in giro per le sue origini... voleva un po' di pace e tranquillità,
solo per poco. Pochissimo tempo.Solo questo. "Non rispondi Granger? Cos'è Krum di ha mangiato la
lingua? O Weasley te l'ha tegliata per gelosia... umh?" Solitamente aveva sempre la battuta prona quando si
trattava di Malfoy. Sapeva sempre come rispondergli a tono, come farlo tacere.
Ma questa volta non voleva e non poteva farlo. Solo il nome di Ron accoppiato a quello di Victor le
avevano fatto risalire un groppo fastidioso in gola, rendendole gli occhi color
cioccolato lucidi, velati da lacrime, pronte a sgorgare copiose e a rigarle le
guance. Abbattuta si sedette su un gradino nascondendo la testa
fra le mani. Si era abbassata a piangere davanti Malfoy. Naturalemente
il Serpeverde non avrebbe perso occasione per prenderla in giro davanti a tutti
oppure di farla diventare lo zimbello pubbilco di Hogwarts. Già. Perchè? Perchè Draco Malfoy dopo averla squadrata per un attimo
con il suo sgurado ferreo, si era seduto tirando un pacchetto di sigarette furoi
dalla tasca, accanto a lei? "Vuoi Mezzonague?" Perchè gliene stava porgnedo una? Scosse la testa facendo uscire un suono indistinto dalle
sua labbra. "Hai da accendere per caso?" Cavolo. Perchè Malferrett doveva farle domande tanto
idiote? Tirò fuori dalla veste la bacchetta porgendola al ragazzo.
Nemmeno sapeva perchè lo stava facendo. Stava accadento e basta. Draco momorò l'incantesimo "incendio" puntando la
bacchetta di Hermione sulla siagretta, ormai portata alla bocca. Gliela riporse
gentilmente e poi tirò una forte boccata di fumo, lasciando che questo gli
invadesse le vie respiratorie.Fece anche dei cerchietti nell'aria con
quello rimasto. "Vuoi parlarne Granger?" Cosa scusa? Come come? Aveva sentito bene? Draco Malfoy diventato un esperto
fumatore-psico-analista? Perchè? "Mi sento una perfetta idiota Malfoy." "Si può sapere perchè Granger? L'unico motivo
per cui dovresti sentirti idiota sarebbe quel paio di
pantofole rosa con sopra un unicorno, che se vuoi proprio sapere sono ridicole e
stonano palesemente con il tuo vestito." "In primis mi sto facendo prendere per il culo da te
riguardo le mie pantofole con gli unicorni. In secundis mi sto facendo psico
analizzare da Draco Malfoy e per finire ho concluso la serata in un modo di
merda. Ti basta?" Draco respirò un'altra profonda boccata di
fumo. "Mi basta Granger." sorrise divertito. "Mi spieghi cosa diamine hai da ridere eh? O devo
trasformarti io in furetto?" Prese la sigaretta e butto felicemente un po' di cenere
sulle pantofole della Granger, il quale lo guardò furiosa. "Che cavolo vuoi da me Malfoy? Mettermi per l'ennesima
volta in ridicolo? Per quanto mi riguarda per questa sera ci sono riuscita
benissimo da sola." Fece un ghignò "Made-in-Malfoy" e buttò la cicca per
terra, schiacciandola con uno dei sui pregiati mocassini neri. "Stai bene questa sera Granger. Non so cosa hai fatto ai
capelli... sta di fatto che hai ridotto notevolemte la tua somiglianza con
quella della chioma del Platano Picchiatore..." Hermione lo guardò scettica. Perchè le stava dicendo quelle cose? Era l'ennesima presa per i fondelli dei
Serpeverde? Qualche scommessa clandestina idiota che aveva fatto con
la Pakinson? Già immaginava... "Dieci galeoni che fai invaghire di
te la Mezzobabbana Dray." "Preparali Pansy. Questa sera li verrò a
reclamare." "Io cinque a sfavore di Draco. Mi dispiace Dra, ma per
quanto tu possa essere affascinante la Mezzosangue non è una
stupida." "Ok, Nott. Rtirerai tutto domani
mattina." "Devo prenderlo come un complimento Malfoy?" Lui alzò elegantemente un sopracciglio. "Credo di si Granger." Lei si asciugò due lacrime dagli occhi. "Tu credi sempre tutto..." "Ascoltami Mezzosangue. Io credo sempre tutto, è vero. Ma nessuno di noi
saprà mai cosa potrà accadergli qualche minuto, ora, giorno, anno dopo. Chiaro?
E tu non potevi sapere che la serata sarebbe finita così. Ti sei divertita, hai
fatto la tua dose di colpi di fulimine, hai bevuto litri di punch... non pensare
a Lenticchia ora. Hai fatto quello che ti sentivi, Krum ti ha fatto passare una
serata piacevole immagino, quindi non andare ad autoccomiserarti per il
castello." Perchè? Perchè tutto quello che stava uscendo da quelle sensuali labbra era vero? E perchè quelle labbra appartenevano a Draco Lucius Malfoy? "'E' Weasley che dovrebbe piangere ora, insieme a Potty che gli fa compagnia.
Non tu." Ma Hermione continuava a chiedersi perchè. Perchè, perchè, perchè. Basta farsi domande Granger. Doveva smetterla. Asciugò con il palmo della mano il resto del bagnato che sentiva sotto agli
occhi. "Devo dolorosamente darti ragione per un volta Malfoy." "Per una volta Granger? Io ho SEMPRE ragione." "Zitto Furetto mal riuscito." "Zitta Panda mal riuscita." Panda a chi? E perchè aveva tutto il mascara sui palmi delle mani? O cavolo... questo significava che... "Spero Malfoy che non mi denuncerai al WWF" Disse Hermione ripulendosi il
viso. "Il WW cosa?" "Non capiresti Malfoy, non capiresti." "Ah no, ALT Granger." La Grifondoro si sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio sinistro.
Draco le se era avvicinato ancora di più. La mano le tremava. La ciocca
riscivolò fuori dal suo controllo. Una mano diafana le se avvicinò al volto. "C-cosa hai capito...?" Il boccolo ribelle finì al suo posto. Le eleganti dita del ragazzo le avevano
sfiorato la pelle, e pur essendo gelate, Hermione aveva sentito la sua
epidermide diventare incandescente. "Che sei il panda più sexy di Hogwarts." Perchè? Perchè sentiva il fiato di Malfoy sul collo? Perchè il suo profumo di Pino la stava inebriando? Perchè vedeva troppo vicini i suoi occhi grigi? E sopratutto... ...non erano le labbra di Draco quelle che si stavano posando sulla sua
bocca?