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Autore: DoctoRose91    14/10/2012    5 recensioni
Una piccola storia che racconta un’ora della vita di Rose e Ten…un’ora in cui i due hanno messo in chiaro alcune cose che avevano ben nascosto in se stessi…un’ora per dirsi tutto…un’ora da vivere intensamente insieme.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo un’ora

Rose e il Dottore da qualche giorno si erano fermati nel 3500 su un pianeta che la ragazza battezzò “il tempo impazzito!” ; erano nel futuro, per l’esattezza ai due sembrava il futuro ma per quella gente era l’iniziò dell’era industriale. Il Dottore notò che qualcosa andava storto non era possibile che in così breve tempo, meno di un secolo ,questi erano riusciti a passare dall’età della pietra e i bastoni a quella industriale, alla ragazza non sembrava tanto strano non tutte le storie potevano andare a rilento e graduali come era accaduto alla Terra, ma al signore del tempo questo lo preoccupava e quindi decise di indagare stanziandosi in quel pianeta insieme alla compagna . La notte indagavano mentre di giorno si immischiavano tra la gente del luogo per chiedere e avere informazioni,l’unico tempo per stare da soli e parlare era la sera intorno alla sala console discutendo sulle notizie apprese nella mattinata. A Rose le mancava tremendamente il Dottore erano così presi da quelle vicende che non riusciva a ritagliare neanche un minuto per loro, per una tazza di the bevuto sul divano , ormai gli abbracci non c’erano più; un < ciao >detto tra una cosa e l’altra e un < a dopo >  per salutarsi; ma Rose lo sapeva che non era colpa sua ma le vicende e la situazione gli rubava troppa energia e tempo per poterne regalare un briciolo a lei, ma egualmente questo le faceva male.
“a dopo!” disse il Dottore uscendo dal Tardis recandosi all’industria su cui stava indagando.
“a dopo!” rispose scontenta e amareggiata la fanciulla per poi uscire e continuare la sua missione.
La vicenda durò altri 2 giorni e i due riuscirono a scovare il problema; era un paradosso !coesistevano contemporaneamente due avvenimenti storici che avevano accartocciato quelli nel mezzo . Questo era stato causato da un avvenimento astrologico in quella galassia. Una volta ogni 100 mila  anni il tempo si ripiegava su se stesso facendo coesistere due flussi temporali contemporaneamente. Di solito si rimetteva tutto a posto dopo altri 100 mila anni, ma al Dottore non serviva tutto questo tempo per sistemare la cosa bastò girare qualche manovella della sua cabina premere qualche bottone e in un batti baleno la storia seguì nuovamente il suo corso senza che nessuno ricordasse nulla; effetti dell’influsso temporale del Tardis. Rose rimase contenta quella settimana l’aveva passata di brutto si sentiva  isolata e il lavoro non l’appagava più come prima perché lui non c’era a rassicurarla o a coccolarla . Era contenta che tutto era andato bene.
“mi spieghi perché tutti hanno dimenticato?”chiese la ragazza seguendo il signore del tempo nella cabina.
“perché ho usato il Tardis e abbreviando i 100 mila anni hanno dimenticato ma di solito questo accade sempre con o senza il Tardis è un loro effetto collaterale”.
“e ne saremo anche noi coinvolti?!” chiese ancora la terrestre.
“no ma essendo viaggiatori del tempo la prossima ora non la ricorderemo!” esclamò il Dottore mentre controllava la console.
“è come mai?” chiese.
“perché non facciamo parte del loro sistema di vita! il loro corpo è abituato a compensare questi paradossi noi no! ed essendo viaggiatori del tempo la nostra mente deve compensare a questo squilibrio eliminando almeno un’ora delle nostre vite per rimettere tutto al posto!” spiegò cercando si essere chiaro.
“ancora non ho capito!”
“è molto semplice Rose! se tu prendi un aereo alle 6:00 del mattino da Londra per andare a New York e il viaggio ti dura diciamo 5 ore tu non arriverai alle 11:00 del mattino ma alle 24:00 o 01:00 di notte e quindi devi compensare questo jet lag…!”
“bhe si perché il mio corpo non è abituato a quei ritmi di tempo!”
“e infatti ed  è lo stesso per noi! ora per compensare dimenticheremo la prossima ora!” concluse il Dottore. Alla terrestre ancora non era ben chiaro la faccenda non aveva capito bene come un viaggio a New York e quella settimana di indagini potessero essere la stessa cosa , ma con il Dottore non tutto poteva capire di certo una cosa la sapeva avrebbero dimenticato la prossima ora.
“e allora cosa faremo?!” domandò la biondina.
“assolutamente nulla ! ce ne staremo qui ! io mi metterò ad aggiustare il Tardis così non lo dovrò farlo dopo e addirittura me lo dimenticherò ma allo stesso tempo sarà aggiustato! Non è fantastico?!” esultò contento il signore del tempo sedendosi sulla poltroncina con in mano il cacciavite sonico e un aggeggio preso dal pannello della console. Rose lo fissava mentre con cura e dolcezza maneggiava l’oggetto. Aveva un intera ora di tempo da dimenticare cosa avrebbe desiderato fare per poi dimenticare?
“tra quanto inizia quest’ora?!” chiese la biondina.
“3-2-1-ora! Siamo ufficialmente nell’ora da dimenticare!” esclamò entusiasta l’alieno.
“mi sei mancato!” gli disse fissandolo. Il Dottore sospese il suo lavoretto guardandola.
“scusami!” rispose.
“non c’è nulla da  scusare so che sei stato impegnato, ma ho cmq sentito la tua mancanza!” la fissava intensamente negli occhi notava indecisione e suggestione.
“visto che dimenticheremo ogni cosa detta o fatta in quest’ora…io ti amo!” uscì di botto dalle labbra della ragazza. Il Dottore spalancò gli occhi rimanendo esterrefatto dalla frase della fanciulla.
La ragazza prese forza e coraggio e si avvicinò al signore del tempo gli tolse l’oggetto da mano e si sedette a cavalluccio su di lui. Il Dottore era troppo scioccato dalla notizia che non riusciva a metabolizzare.
“non sai quanto abbia desiderato dirti che ti amo…ti amo alla follia Dottore!”affermò per poi dirigersi sulle sue labbra. Lo baciò delicatamente sulla bocca e percepì le sue labbra risponderle.
“Rose aspetta non credo che sia la cosa giusta!” cercò di ritornare alla realtà.
“per quale motivo non sarebbe giusto, dimenticheremo tutto è come se non fosse mai accaduto! Regaliamoci quest’ora tutta per noi! domani mattina non ricorderemo nulla di tutto ciò!” affermò la fanciulla prendendo a baciargli il collo.
“oh Rose…oh Rose…oh Rose… No! non possiamo!” le disse prendendola per le spalle staccandola dal suo collo. La ragazza ritornò in sé vide la determinazione del suo compagno e si rese conto di essersi presa molta confidenza.
“scusami! Credevo che tu ed io fossimo…ma sicuramente ho frainteso…pensavo che… lascia stare! Continua il tuo lavoro io me ne vado nella mia stanza aspettando che quest’ora finisca così riuscirò a guardarti nuovamente negli occhi senza vergogna! !” gli disse correndo via. Il Dottore la guardò andare via senza dir nulla si sentiva male l’aveva fatta soffrire e questo non poteva perdonarselo.
“ma come ho potuto credere che io e lui potevamo fare… oh stupida e ingenua Rose come può un signore del tempo provare qualcosa per te! Tu sei solo una semplice umana che non ha neanche più un lavoro e che non sei neanche intelligente come puoi pensare di essere di più di una semplice compagna di viaggio! Illusa che non sei altro!”
“non è vero!”  interruppe il suo monologo il Dottore vicino all’uscio della porta. La ragazza si voltò verso di lui spalancando gli occhi.
“non è vero che non sei intelligente ! sei fantastica Rose sei meravigliosa! Sei tutto quello che posso desiderare ! sei la persona più importante della mia vita!”
“e allora perché mi hai respinta?!” domandò prendendo coraggio.
“perché ho paura! Ho paura di lasciarmi andare!ho paura di provare una felicità che non sono mai riuscito a raggiungere! Ho paura di dipendere da te! Da un tuo sorriso, da un tuo abbraccio! Desiderare ossessivamente le tue labbra sulle mie , desiderarti ogni ora della giornata! Non voglio essere fragile!” esclamò tutto di un fiato l’alieno.
“ma…!”
“aspetta prima che tu dica qualcosa voglio dirti io una… il fatto Rose è che io le provo già tutte! Non hai idea di come stia male quando nella giornata non sento il tuo copro tra le mie braccia o non veda un tuo spontaneo sorriso…il problema Rose e che io dipendo già da te in tutto…ma non mi importa … e lo sai perché?... perché ti amo ed anche se io ti respingo o ti allontano da me ti amo lo stesso ed il mio amore cresce sempre di più e la mia sofferenza si accresce anch’essa e il dolore è sempre persistente e non se ne va se io ti allontano o non ti abbraccio! Perché non posso vivere senza di te,è questo il punto. Io non posso stare senza di te!Io ha bisogno di te!” le confessò per poi correre verso di lei e stampandole un appassionante bacio sulle labbra. Rose chiuse gli occhi rispondendo al dolce momento trascinando le sue mani nei suoi capelli.
Lentamente la ragazza gli tolse la giacca pian piano la camicia la magliettina scoprendo il suo torso baciandolo dolcemente . Il Dottore era inebriato dal dolce odore di pesca della sua donna. Teneramente le aprì la felpa e pian piano le tolse la maglietta scoprendo il suo meraviglioso decolté. La guardò negli occhi per poi dirigere le sue labbra sul suo seno popolandolo di passionali baci. Si distesero sul suo letto fissandosi negli occhi.
“quanto sei bella !” le confessò stringendole i fianchi.
“anche tu Dottore! Non hai idea di quanto io sia contenta!” gli rispose la fanciulla sorridendogli per poi baciarlo con intensità sulla bocca.
Il Dottore iniziò ad accarezzarle il ventre, la coscia continuandola a baciarle la bocca con passione. La ragazza si muoveva armonicamente sotto di lui stringendolo tra le sue gambe. Fecero lì l’amore beandosi della bellezza e della presenza dell’altro lasciando che quell’ora si portasse via quel barlume di irrazionalità, quel momento di passione, quella fragilità che entrambi nascondevano ben saldi nei loro cuori.
… … …
La mattina successiva Rose aprì gli occhi osservò la sveglia davanti a sé, era un abitudine che non voleva nemmeno perdere neanche quando ormai viaggiava con il Dottore. Le lancette segnavano le 6 del mattino . Si sentiva stranamente bene appagata, felice istintivamente si voltò verso la sua sinistra ma non vide nessuno solo lenzuola stropicciate , e lei era completamente nuda. Non si ricordava come mai non avesse il pigiama si sedette sul letto e portò una mano nei capelli cercando di ricordare qualcosa che dentro di lei voleva uscire fuori. All’improvviso si ricordò della notte passata con il Dottore, delle sue carezze ,dei suoi baci sul suo corpo. Spalancò gli occhi incredula di ricordarsi quello che avevano fatto e un leggero rossore le colorò le guancie. Subito indossò una vestaglia e pantofole e si precipitò dal Dottore per dargli il buongiorno.
Come al solito il signore del tempo era nella sala console a sistemare la sua amata cabina. Appena la vide entrare con un sorriso raggiante e con la vestaglia a dosso rimase esterrefatto dalla bellezza della compagna.
“buongiorno dormigliona!” le disse distogliendo lo sguardo dal suo lavoro.
“buongiorno!” rispose teneramente la fanciulla avvicinandosi.
“cosa è successo questa mattina non hai trovato gli abiti?!”cercò di sdrammatizzare lui distogliendosi dal meraviglioso panorama della ragazza.
“no…no!” rispose dolcemente lei imbarazzata .
“ti ricordi per caso quando ho controllato il Tardis mi ero ripromesso che l’avrei fatto ma sta mattina quando mi sono accinto a controllare ho notato che già era tutto a posto!”chiese l’alieno controllando il monitor con gli occhiali non graduati non capendo la situazione.
“non lo so…ma parlando di questa mattina!” iniziò il discorso lei avvicinandosi speranzosa verso di lui.
“si?!”chiese il Dottore controllando il display. Rose notava indifferenza, freddezza e nessun accenno di romanticismo,eppure la sera precedente era stato più che passionale ancora si sentiva le sue mani sul suo corpo e le sue labbra sul suo decolté.
“Dottore dove eri tu stamattina?!”chiese lei.
“qui!” rispose lui continuando con i suoi lavoretti.
“e sei sempre stato qui?!”
“ma perché tutte queste domande? Ti vuoi andare a vestire che non vorrei perdere il carnevale di rio del 3000 D.C.!” troncò lui.
“a proposito di 3000! Ti ricordi quell’ora che avremmo dovuto dimenticare?!” chiese la ragazza per ritornare sull’argomento.
“si mi ricordo!” disse.
“e…tu ti ricordi qualcosa di quello che hai fatto?!”chiese lei speranzosa.
“Rose se ti ho detto che avremmo dimenticato è normale che questo sia accaduto!” sottolineò l’ovvio il signore del tempo.
“ah beh si … va bene vado a cambiarmi!” rispose la fanciulla sentendosi osservata.
“ma perché tu ricordi qualcosa?!” chiese lui scrutandola accigliando le sopracciglia.
“no lascia stare era solo semplice curiosità! No! ho dimenticato anche io tutto quello che è successo!”  idealizzò poi lei capendo che ormai il Dottore si era dimenticato tutto ed era inutile mettere in mezzo un argomento che lui non ricordava, lo avrebbe preso come un sogno, un bellissimo sogno che aveva fatto . Abbassò gli occhi per terra dirigendosi verso la sua camera da letto.
“io invece non ho dimenticato quello che è successo!”la frenò lui da lontano appoggiandosi alla console. La ragazza si voltò stranita.
“come scusa?!” chiese non capendo.
“ho detto che io non ho dimenticato quello che è accaduto!” ripeté lui con un dolce sorriso.
“ma se hai appena detto che ti sei dimenticato quello che hai fatto in quell’ora come puoi ricordare quello che è successo!” cercò di razionalizzare il discorso.
“Rose non ho detto che mi ricordo quello che ho fatto in quell’ora, ma ricordo quello che è successo!” sottolineò lui avvicinandosi. La ragazza non capiva non riusciva a seguirlo. Il Dottore sorrideva gli piaceva mettere in difficoltà la sua compagna.
“è cosa ti ricordi?!” azzardò la fanciulla per assodare la situazione.
“riocordo tu e io… nel letto…sotto le lenzuola…il tuo corpo sopra il mio…le mie labbra sul tuo seno…le tue mani sul mio corpo…devo continuare?!”  le disse avvicinandosi lentamente verso di lei. Rose si sentiva in imbarazzo, ma allo stesso tempo terribilmente confusa.
“chiariscimi una cosa come ci possiamo ricordare quello che è successo?!”
“Rose non ti rendi proprio conto!”esclamò lui ridendo.
“Dottore smettila e spiegami!”
“facciamo così: ti ricordi come ci siamo trovati distesi sul tuo letto?!”
“beh no mi ricordo solo tu ed io nel letto!”
“è questo il punto! Tutto quello che ci ha portato a quell’istante noi ce l’abbiamo dimenticato ma tutto quello che è venuto dopo ce lo ricordiamo perché quando io e te…beh quando io e te stavamo facendo l’amore l’ora era finita ed essendo che eravamo talmente presi nel nostro intimo e appassionante momento siamo andati avanti e abbiamo continuato, ma ciò che ci ha portato a quel momento ce l’abbiamo dimenticato…ma credo che non sia difficile capire cosa sia successo non trovi?!” chiese in fine il signore del tempo poggiando le sue mani sui i suoi fianchi. Rose si sentiva in suggestione ma incredibilmente contenta che il suo Dottore non avesse dimenticato.
“ecco perché mi ricordo! Ma dimmi perché allora hai finto e sei stato freddo con me?!”chiese arrabbiata la biondina.
“volevo vedere se era lo stesso per te non potevo saltarti addosso appena varcavi quella soglia poteva anche essere che tu avevi dimenticato tutto essendo un essere umano forse potevi avere delle difficoltà!” risolse lui stringendo la presa.
“capisco!” rispose lei fissandolo negli occhi.
“e non hai idea di quanto ho sofferto e sto ancora soffrendo vederti qui davanti a me con una semplice vestaglia da notte che ti fa intravedere il tuo meraviglioso corpo…!”
“ecco perché distoglievi lo sguardo da me e io che pensavo fosse indifferenza!”
“indifferenza? Nel mio cervello sfrecciavano soltanto i meravigliosi ricordi passati insieme avevo solo il desiderio di buttarmi addosso a te e baciarti!”
“e ora non c’è l’hai più?”chiese maliziosamente la fanciulla portando le sue braccia intorno al collo.
“ho di peggio! Ho di peggio mia Rose!” le confessò prendendola in braccio baciandola sulla bocca.
Si diresse nella sua camera stendendola sul letto adagiandosi su di lei.
“Dottore e quel carnevale a rio del 3000?!”chiese lei divertita guardandolo mentre lui le slacciava la vestaglia.
“oh può attendere! Ora ho un altro desiderio molto più importante di qualunque evento temporale ci possa essere!”
“tu credi?!”chiese ridendo la fanciulla vedendo come impacciatamente slacciava la sua vestaglia. Lui la fissò prese il cacciavite sonico e sciolse il nodo,aprì la vestaglia e si distese su di lei.
“fare l’amore con la donna che ami è sempre meglio di qualsiasi cosa ci possa essere!” rispose seriamente lui fissandola intensamente negli occhi.
“ti amo Dottore!” confessò lei.
“anch’io Rose ti amo… ti amo tanto!” le confidò lui baciandola con passione sulle labbra per suggellare il loro tenero e romantico momento insieme. 
  
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