La modella giapponese Misa Amane giocherella con il suo
telefonino rosa
confetto durante una pausa dall’ennesimo set fotografico,
attendendo impaziente
una chiamata da parte del fidanzato Light Yagami.
Continua ad osservare quell’aggeggio Misa, sperando di vederlo lampeggiare per annunciare una chiamata in arrivo.
Erano ormai le cinque di pomeriggio ma Light non aveva né chiamato né inviato un messaggio in tutta la giornata.
Ma Misa lo giustifica, come
sempre, ritenendo che forse è un
po’ troppo impegnato sul caso Kira per poter controllare il
telefono.
Misa lo giustifica anche quando, dopo aver preparato con tanta
dedizione una
cenetta solo per loro due e atteso a lungo il ragazzo, viene ripagata
con un
saluto freddo e sbrigativo
“Sono molto
stanco e non ho fame. Vado a dormire. Buonanotte.”
Non un bacio, non un abbraccio, non un sorriso.
Quando Light si rivolgeva a Misa, le elencava tutti i nomi che lei
avrebbe
dovuto scrivere sul Death Note mentre lui era al quartiere generale,
oppure le
ricordava infastidito come si sarebbe dovuta comportare, vestire,
esprimere..
Mai,
Ma Misa lo giustifica sempre
Lo fa perché si sente in obbligo a farlo.
E’ troppo innamorata di Light.
No, innamorata non è l’aggettivo corretto.
Misa è troppo devota a Light.
Per Misa Amane Light Yagami non è semplicemente il suo fidanzato, è il dio che ha reso giustizia ai suoi genitori. E’ Kira.
Misa è sempre stata caparbia, e con la sua determinazione era riuscita ad incontrare Kira, a non cedere durante l’interrogatorio di L, a fare di tutto pur di soddisfare il suo dio.
Il rapporto tra i due non si poteva definire amoroso: era un rapporto in subordinazione, malsano, esasperato, fantoccio.
E questo Misa lo sapeva bene, ma lo accettava di buon grado.
Ha dimezzato più
volte la sua vita.
Era disposta a tutto pur di non perdere Light.
Era disposta a tutto solo per assecondare Kira. Solo per accontentarlo.
Misa getta un ultimo sguardo
rassegnato al display del suo
cellulare. Nessun messaggio, nessuna chiamata.
Sono ormai le cinque e venti.
La pausa finisce e Misa ripone il telefono nella borsetta e ritorna sul set, stupendosi di vedere la durata vitale di uno dei fotografi prossima allo zero.
ANGOLO AUTRICE
Salve!
Prima di tutto ci tengo a ringraziarvi per aver letto ciò
che ho scritto. E’ la
prima volta che scrivo una os in questo fandom, e sinceramente sono
leggermente
agitata..
Vorrei precisare che ciò che ho scritto è
ciò che penso del personaggio di
Misa, che secondo me viene spesso troppo sottovalutato..Okay,
è noto a tutti
che lei non sia perspicace, ma secondo me non è neppure
così tanto stupida e
superficiale!
Insomma, ho cercato di far trasparire come la penso tramite il suo
flusso di
coscienza (se così si può definire) e spero di
esserci riuscita, almeno in parte.
Grazie mille ancora per aver dedicato del vostro tempo per leggere la
mia
storia!
IsaPosse