Lo sportello si aprì.L'uomo con degli occhiali neri,tondi,a braccetto con la moglie stava scendendo dalla macchina.' John,John!'-'Guardi qui'-'Posso farle una foto'-Mi fa un autografo?' Queste erano cose giornaliere,cose che succedevano tutti i giorni. Lui continuava a camminare freneticamente,sicurodi se,cercando di scansarsi da tutto e da tutti. Aveva appena varcato il portone della porta di casa sua,quando un uno grasso,brutto e coglione(scusate ma dovevo dirlo)gli chiese'Me lo firmi un autografo?' John questo non lo ignorò,afferrò la penna e scrisse il suo nome 'John Winston Ono Lennon'. Subito dopo l'uomo si allontanò un poco,ma tirò fuori una pistola,stavolta fu John a fissarlo,'Non oserai'Pensava John. Ma l'uomo premette il grilletto,John si spostò. Le altre quattro pallottole uscirono a ripetizione. Lo colpirono e cadde atterra.'Mi hanno sparato,Mi hanno sparato' Continuava ad urlare fino allo stremo, una gran folla lo circondò.La prima fu sua moglie,lui la guardò.Sentiva il mondo cadersi addosso.Pensò a sua madre, sua zia mimi,Paul,George,Ringo,i suoi figli,Cyntia,Yoko,tutti i suoi amici.Poi piano piano le voci si unirono in un solo bisbiglio,era un bisbiglio fitto,non si distinguevano parole,urla,pianti. Anche le immagini si unirono e diventarono macchie sempre più scure. Odiava questa sensazione di smarrimento. Pensò a Yoko,e con le labbra accennò un 'I love You' Una ragazza gli afferrò la mano ed urlava 'non ora,non ti puoi spegnere ora'.Era l'unica cosa che riusciva a sentire, l'unica cosa che distingueva. Lei piangeva,singhiozzava istericamente.Poi John chiuse gli occhi.Ora tutto era buio,e le voci non c'erano più. Silenzio,pace.Era tutto finito.Per lui. Però sentì stamparsi un bacio sulle labbra...molto leggero. Non era Yoko,era quella ragazza. E così,l'uomo sotto il nome di 'John Whiston Ono Lennon' si spense per sempre. Ma noi oggi ancora lo ricordiamo.No,non sei mai veramente morto.