The Fabulous Life
of
Billie Joe Armstrong
CAPITOLO 1: Una giornata con
papà!
[Ovvero: Come sopravvivere ai tuoi figli mentre
tua moglie è assente]
Sai che sarà una grande, meravigliosa giornata
caratterizzata dalle tanto amate “cose da uomini”.
Tu e i tuoi figli.
Da soli.
È una figata al solo pensiero.
Una giornata passata all’insegna delle cazzate
più assurde che ti vengono in mente, perché, lo sai, quando Adrienne è nei
paraggi ti devi contenere. Devono mangiare tre volte al giorno. Non dargli
troppe patatine. Fagli fare i compiti. Controlla cosa guardano alla
televisione… Ti sembra di sentirla, nonostante lei in questo momento non ci
sia.
Ma oggi sarà una giornata particolare.
Tua moglie è a fare shopping con un’amica. Tu hai
gentilmente declinato la sua offerta di accompagnarla.
La ami. La adori. Ma mai e poi mai ti
rinchiuderesti in una boutique per una giornata intera.
No.
Quelle sono cose da donne. Tu preferisci stare a
casa, sdraiato sul divano, con una fredda –facciamo ghiacciata- birra in mano a
guardare qualsiasi cosa alla televisione. Be’, proprio qualsiasi no. Eviti MTV
–così niente Britney, Paris o altre uhm, deliziose fanciulle di questo genere –
e tutti i documentari delle 4 del pomeriggio, perché sai che ti farebbero
addormentare. Imparare la riproduzione dei lemuri del Madagascar non è nei tuoi
programmi oggi.
Poi sai che a una certa ora i tuoi figli ti
verranno a chiamare per fare qualcosa di veramente divertente. Qualcosa che non
si fa con la mamma. Perché la mamma è buona, e bella ed è la migliore del
mondo. Ma non puoi progettare il prossimo scherzo da fare a scuola, con lei.
Mentre con te sì.
Tu sei il papà. E, diciamolo, in queste cose sei
un mago. Tu sei un ribelle per definizione. Anche Adrienne è ribelle. Ma non
con i figli.
Quindi tu rimani quello divertente. La mamma
quella buona, bella e brava.
In una famiglia bisogna avere dei compiti
precisi, no? Altrimenti si crea confusione.
Sì. Questa giornata si prospetta entusiasmante.
Tu adori i tuoi figli e loro adorano te.
Cosa potrebbe mai succedere?
Ok.
Respira.
Tua moglie è uscita da meno di un’ora.
Ciò significa che sono le 15.17 per la
precisione.
Ciò significa che non tornerà prima delle 23. Eh
sì, perché dopo lo shopping ci vuole anche una cena tra amiche. Ancora non le
hai capite bene le donne.
Comunque. Ciò significa che mancano pressappoco
otto ore al rientro della tua amata moglie.
Questo comporta che hai tutto, ma proprio tutto,
il tempo necessario per ripulire ciò che i tuoi figli hanno fatto.
Forse avresti dovuto avvisarli che giocare con le
tempere è fantastico. Un po’ meno è imbrattare il bagno –bianco, lindo e
profumato- di graffiti, che oseresti definire alquanto inquietanti. Perché lo
sai per certo, tua moglie non apprezzerebbe affatto un bagno in pieno stile
futurista.
No. A tua moglie non piacciono quei quadri.
Quindi forse ti conviene pulire.
Prima delle 23. Che hai deciso di chiamare ora X.
Perché 1) fa molto figo; 2) in tutte le ore X dei film d’azione succede
qualcosa di eclatante. Pensi che sia proprio perfetta per indicare il ritorno
di tua moglie.
****
Sono le 15.23. E stai valutando una cosa. Tua
moglie non pulirebbe mai.
No, non perché le piacerebbe un bagno futurista
–lo sai per certo, ama più gli impressionisti… dovresti dire ai tuoi figli di
cambiare genere- ma perché chiamerebbe –urlando- Joey e Jakob e basterebbe una
sua occhiata per far capire tutto ai due piccoli teppisti.
È una grande idea.
Non hai voglia di pulire il bagno. Tu non hai
fatto niente. Sei innocente! Joey e Jakob sono i responsabili.
Loro puliranno. È tanto facile.
“Joey! Jakob!”
Non sai dove si siano cacciati. Hai scoperto il
lavoretto fatto in bagno solo perché ti scappava la pipì.
Non senti volare una mosca.
“Grandioso”
Inizia la grande caccia al tesoro. Trova i tuoi
figli prima che loro combinino qualcos’altro. E dire che avevi iniziato a
guardare un film interessante. Nata per vincere. Un ottimo esercizio per
la mente: trovare il maggior numero di insulti per la protagonista del –
oddio – film, nel minor tempo possibile.
****
Jakob l’hai trovato subito. Era in camera sua. Le
prove del misfatto sono chiare. Mani e vestiti sono ricoperte di tempera.
“Dov’è tuo fratello?” La voce minacciosa ti
piace. Perché sei arrabbiato. O almeno dovresti esserlo. Quindi la voce
baritonale e la stretta sul suo braccio si addicono perfettamente al ruolo.
Jakob alza le spalle e ti guarda. No. No. No. Non
puoi essere arrabbiato. Non puoi guardare Jakob negli occhi ed essere
arrabbiato. Tu non sei capace di affibbiare le punizioni. Tua moglie è quella
che le infligge senza battere ciglio. Tu ti limiti ad annuire, dandole ragione.
Afferri Jakob per mano. Non riesci ad essere
arrabbiato, ma continui a non avere voglia di pulire il bagno.
Inizia la seconda fase della ricerca. Trovare
Joey.
Quel piccolo disgraziato di dodici anni.
In pratica sei tu in miniatura. La cosa è
divertente. Ma solo per un attimo. In fondo in fondo un po’ arrabbiato lo sei.
Nata per vincere è
ancora lì che aspetta. Hai trovato solo quindici insulti. Puoi fare di meglio e
lo sai.
****
15.48. Hai trovato anche l’altro tuo figlio. Il
delinquente. Si era rifugiato in cucina con la scusa che aveva fame, ma tua sai
che in realtà stava scappando da te e dalla tua ira funesta. Ah perché non ti
lascerai abbindolare da lui. Jakob è succube del fratello, lo sai. Preso da
solo non ha tutta questa pazzia in corpo.
Ma Joey. Lui è un piccolo teppista. Ti aspetti
che un bel giorno verrà sbattuto fuori dalla scuola, proprio com’era successo a
te.
È lì che cerca qualcosa nella credenza. Afferra
un pacco di biscotti e lo lancia sul tavolo senza nemmeno girarsi.
“Ehm ehm” ti schiarisci la voce. Hai ancora per
mano Jakob. È proprio dolce. Ok, anche lui combina marachelle ma… è un bravo
bambino. Proprio bravo.
Joey si gira. “Ciao pà” ha la bocca piena di
patatine. Tua moglie ti uccide se gli lasci mangiare tutto il pacchetto.
“Ciao pà un bel niente! Devi venire di sopra a
ripulire il casino che hai fatto in bagno” sì! Bravo. Voce autoritaria e ferma.
Bravo Billie. Un punto a tuo favore. Stai migliorando.
Joey non pare minimamente turbato. “Perché?” è
calmissimo. Sul serio. Mai vista tanta calma in un bambino.
“Perché non ho intenzione di pulirlo io!”
Joey aggrotta le sopraciglia. “Be’ è giusto. Ma
non capisco il motivo per cui dovrei farlo io”
Ormai ti sei calato nella parte. Lasci andare per
un attimo Jakob e ti concentri unicamente su Joey. “Perché tu hai sporcato e tu
pulisci! Non è difficile Joey!”
Tuo figlio ti guarda. “Io non ho sporcato proprio
niente! è stato lui!”
Tipico dei bambini. Darsi la colpa l’un l’altro.
Ma non ti frega. Sai com’è fatto Joey. Lo sai.
“Tuo fratello non farebbe mai una cosa del
genere!”
Joey sbuffa infastidito. “Be’ forse gliel’ho
suggerito, ma ha fatto tutto da solo! Te lo giuro!”
Ti giri di scatto verso Jakob che ti sta
guardando. “Era divertente” afferma alzando le spalle.
Ok.
Forse non conosci così bene Jakob. Il dolce
piccolo Jakob è stata una bella illusione finché è durata.
Grandioso.
Quindi tocca a lui pulire.
Lo guardi di nuovo negli occhi. Sono sempre
dolci.
Ah beata innocenza.
****
Sei un idiota Billie Joe Armstrong.
Sei un idiota. Ripetilo all’infinito e sarà
ancora poco. Ripetilo mentre freghi come un dannato questo pavimento che il tuo
amato figlio Jakob –plagiato dall’altro tuo amato figlio Joey- ha imbrattato di
rosso.
Sei un idiota.
Non ce l’hai fatta ad obbligare Jakob. Il tuo
dolce figlio dagli occhioni grandi uguali a quelli di Adrienne.
Comunque rimani un idiota Billie Joe Armstrong.
Un uomo grande e maturo -più o meno- soggiogato
da due ragazzini.
Sei un idiota.
****
Ti stai anche perdendo Nata per vincere!
Come farai? Come?
Questa è una disgrazia. Una congiura contro di
te!
Be' alla fine non ti serve guardare il film per
trovare un pò di nuovi nomignoli.
Puoi farlo anche mentre sfreghi il pavimento.
Unisci l'utile al dilettevole. Ah che uomo dalle
mille risorse.
****
Sono le 16:34 e i tuoi figli reclamano la
merenda. Tu hai appena finito di ripulire il porcile alias il bagno.
Vorresti solo andare a letto e dormire. Ma non
puoi, ovviamente.
Devi sfamare i tuoi figli. O meglio, devi sfamare
Jakob e risfamare Joey visto che il tuo simpatico primogenito si era già
nutrito da solo.
E dovresti sfamare anche te stesso perchè fare Cinderella
ti ha fatto venire fame.
Guardi nelle credenze e non trovi il sacchetto di
patatine. No. Lo sai che non puoi darle tutte ai tuoi figli, Adrienne ti
ucciderebbe. Le vuoi per te. Hai voglia di patatine. Solo che non si trovano.
"Joey dove hai messo il sacchetto della
patatine?"
"Finito"
Gioca sull'essenziale tuo figlio.
E pensi a due cose: 1) tua moglie non dovrà mai
sapere che il suo primogenito si è ingoiato un sacchetto intero di patatine; 2)
non potrai mangiarle perchè tuo figlio è un pozzo senza fondo.
La seconda constatazione, al momento, ti fa più
paura.
Guardi i tuoi figli. "Cosa volete
mangiare?"
Jakob si illumina. "Brioche e
biscotti!"
"Panino con burro d'arachidi" Joey è
una fogna. Ne hai la prova.
Annuisci. Hai già fatto la cazzata. Farne due non
cambia nulla. Tua moglie non lo saprà. Sarà un segreto che porterai felicemente
nella tomba. "Mangiate quello che volete, io devo telefonare a Mike"
****
"Hai delle patatine in casa?"
Mike non risponde. "Billie?"
"Sì, sono io. Hai delle patatine in
casa?"
"Patatine?"
"Sì."
Attimo di silenzio.
"Non credo di aver capito bene."
Sbuffi. Che palle, hai solo voglia di patatine,
ma non hai nessuna intenzione di andarle a prendere. Non è difficile da capire.
"Hai capito benissimo, rispondimi."
Secondo attimo di silenzio.
"Sì."
"Sì cosa?"
Mike sbuffa. "Di cosa stavamo
parlando?"
"Ah! Grande! Quindi le hai! Me ne porteresti
un pacchetto?"
Terzo attimo di silenzio. La cosa ti sta un pò
stancando.
"Sei sicuro di stare bene?"
"Cazzo sto benissimo. Ho solo voglia di
quelle cazzo di patatine!"
"E non puoi andarle a prendere?"
"Non ne ho voglia. Bene. Quindi è deciso, me
le porti tu. Grande Mike, ti aspetto."
Metti giù la cornetta.
Avrai le tue patatine. Non ti importa di aver
fatto la figura del pazzo schizzato fuori di testa.
Hai ottenuto ciò che volevi. Ciò significa che
non dovrai capovolgere il tuo primogenito per fargliele sputare.
****
Nata per vincere è
finito. Ma almeno hai le tue patatine.
Puoi dirti soddisfatto.
Mike è un grande amico.
Trè ti avrebbe mandato a fanculo.
****
L'avresti fatto anche tu. Ma Mike è buono. Sapevi
che te le avrebbe portate.
****
Ore 17:13.
Sapevi che sarebbe successo. Era logico. Era
matematico.
Adrienne ha chiamato. Vuole sapere come procede
la vostra giornata.
Devi provare a mentirle. Devi riuscirci. Sforzati
dannazione!
"Alla grande!"
Non le chiedi come va il suo shopping. Vorresti
avere ancora un conto in banca quando lei avrà finito.
"Sei sicuro? I ragazzi hanno combinato
qualcosa?"
Possibile che quella donna capisca sempre tutto?
Ma, ammettiamolo, tu sei negato. Non le sai
proprio mentire.
"No assolutamente!"
"Uhm, ok." Non ti ha creduto. Si sente
lontano un miglio. Per tua fortuna non indaga oltre. Ringrazia la tua buona
stella, Billie Joe Armstrong.
"Non preoccuparti per noi ok? Ce la caviamo
alla grande!" Ecco bravo. Rassicurala.
"D'accordo. Io torno stasera sul tardi.
Metti a letto i ragazzi, non voglio trovarli alzati."
Già ti immagini un pacifico scambio di opinioni
con Joey. Non pensi che sarà molto d'accordo.
"Non preoccuparti. Divertiti!"
Adrienne ride. Quanto ami questa donna solo tu lo
sai. "Lo sto facendo. Divertitevi anche voi"
****
Telefonata conclusa. Vorresti richiamarla. E
supplicarla -saresti disposto a farlo- di tornare a casa.
Ne hai bisogno. Lo sai.
****
L'orgoglio maschile ha prevalso. Niente
telefonata.
Farai da solo.
****
Lo speri.
****
Il pomeriggio non era iniziato nel migliore dei
modi, ma la giornata è proseguita meglio.
Stai giocando con i tuoi figli. Forse sono loro
che stanno facendo giocare te. Non l'hai ben capito.
Comunque questo videogioco per Playstation 2 è
favoloso. Capisci perchè i tuoi figli lo adorino.
Adesso sei nel bel mezzo di una sfida all'ultimo
sangue contro Joey. Jakob fa il tifo. Un pò per te, un pò per suo fratello. Furbo
il piccolo.
PES. Pro Evolution Soccer. Il miglior gioco del
mondo. I tuoi figli sono dei dannati geni. E non capisci proprio perchè tua
moglie si ostini a farli giocare solo per un'ora e mezza al massimo. Troppo
poco per un gioco così entusiasmante.
****
Hai perso. Contro tuo figlio dodicenne.
Avevi in mano la squadra dell'Inghilterra. Lui
quella del Portogallo.
Il risultato non cambia. Hai perso. E adesso c'è
tuo figlio che esulta come un matto saltando sui divani di casa.
****
Hai fermato tuo figlio prima che potesse rompersi
la testa.
O prima che tua moglie la rompa a te.
****
Ore 19:04. Hai di nuovo fame. E pensi che sia un
orario ragionevole per far cenare i tuoi figli. Una mezzoretta per preparare e
sarà tutto a posto.
****
Ore 19:31. Forse non sarà tutto a posto.
Ti sei dimenticato che non sai cucinare. Non
qualcosa di commestibile.
Ciò che sai fare è più che sufficiente per te,
per non morire di fame.
Non è sufficiente per la prole.
Una cena a base di frittelle non è il massimo.
Tanto per cambiare, Adrienne ti ucciderebbe.
****
Non hai nemmeno voglia di frittelle.
****
"Papà ho fame!"
"Lo so Jakob... sto cercando di fare
qualcosa."
"Sul serio?"
L'ironia di Joey è fuori luogo. Decisamente.
"Perchè tu che cosa proponi?"
Joey alza le spalle. "Pizza?"
Guardi Jakob, anche se già ti figuri i suoi occhi
imploranti.
Vada per la pizza.
****
La pizza è ottima. Ci voleva proprio. Tu e i tuoi
figli che mangiate tranquillamente sul divano. Meglio approfittarne visto
che mamma non è ancora tornata. Sempre sagace Joey.
Pizza e birra per te. Pizza e Coca Cola per i
tuoi figli. In questo caso non hai avuto bisogno del pensiero di Adrienne. La
birra è tua. E non per un qualche fatto egoistico, ma perchè i tuoi figli
dovranno rimanere sobri per molto molto tempo.
****
16 anni. Come minimo.
****
Conoscendo Joey ai 14 già si sbronzerà. Ma non
vuoi pensarci. 16 anni sono ragionevoli. Sono rassicuranti.
****
Tu hai iniziato a bere ai 13 e mezzo.
****
Joey è uguale a te.
****
Questo è un argomento a cui non vuoi pensare.
****
"Papà suoni?"
Ore 20:38. Meno di tre ore all'ora X. Pizza
mangiata e digerita. E tuo figlio maggiore se n'è appena uscito con una delle
sue.
Non hai voglia di suonare.
Però è anche vero che Joey non te lo chiede
spesso.
Già sai cosa ti ritroverai a fare.
****
I tuoi figli si stanno rotolando a terra dalle
risate. E sì, pure tu ti stai divertendo. Da morire.
Stai suonando con una tua vecchia chitarra
acustica.
Il punto è che ti stai inventando bellamente
tutte le canzoni.
E i tuoi figli stanno morendo dal ridere.
E tu continui a suonare.
****
Ami i tuoi figli.
Sia il delinquente che il falso bimbo buono.
Sei contento di aver passato una giornata con
loro.
****
Il peggio doveva ancora arrivare.
Joey ha vomitato. Mentre si rotolava dalle
risate. Mentre tu suonavi. Mentre suo fratello saltava come un pazzo.
Ha vomitato.
Tutto.
No. Non solo la pizza.
Tutto.
Tutto quello che si è mangiato nel pomeriggio.
Pure le patatine. Se lo sapevi che sarebbe andata a finire così ti saresti
attrezzato prima.
E ha vomitato metà sul pavimento della camera da
letto e metà in bagno.
Grandioso. Dovrai ripulire tutto.
Anche il bagno.
Questa cosa ti sa di familiare.
****
Hai messo a letto Joey. Jakob è ancora sveglio.
Dice che la camera da letto puzza.
Non sai dargli torto.
****
Ore 22:17. Hai trasferito Joey e Jakob nella tua
camera da letto. Almeno puoi cambiare l'aria nella loro.
Adesso però non sai che fare.
****
Ore 23:20. Ora X. Non sai che Adrienne è appena
rientrata. Ha guardato in giro e non vi ha trovato. Poi è entrata nella vostra
camera. Tutti e tre siete coricati sul vostro letto. State dormendo.
Adrienne sorride. Ma tu non puoi vederla. E non
puoi sapere a cosa sta pensando.
Pensa che di sicuro Joey e Jakob hanno combinato
qualcosa.
Di sicuro tu gli hai fatto mangiare le patatine.
Di sicuro avete cenato sul divano.
Ma di sicuro, nonostante tutto, li hai fermati
quando stavano esagerando, li hai fatti divertire e hai fatto del tuo meglio.
Adrienne lo sa.
****
Non sai che ore sono. Tardi probabilmente.
Adrienne ti sta accarezzando i capelli.
"Com'è andata oggi?" sussurra.
Tu le sorridi. "Oh, hanno trascorso una
fantastica giornata con papà."
Adrienne ti sorride di rimando. "Ne sono
sicura"
Fine capitolo
Ok. Non
so cosa sia questo. Non è una vera storia a capitoli. Ho solo avuto un'idea. Un
pò (forse molto) più sciocca delle mie solite idee. Solitamente scrivo storie
lunghe, complesse e drammatiche. Nulla del genere quindi. Ma si sa, io cerco di
esplorare sempre nuovi lidi. Così eccomi approdata a questo.
Non so
quando scriverò il secondo capitolo. Non so se ci sarà. Credo di si, ma non
sono sicura. Questa storia è composta da one-shot. Non realmente collegate tra
di loro se non dal metodo di scrittura, dai personaggi e da altre cose del
genere.
Mi
farebbe piacere sapere cosa ne pensate. A volte ho descritto forse un Billie un
pò scemo (lo ammetto), ma... almeno ha un suo carattere. Ho voluto dargli un carattere
particolare. Così come ai suoi figli. E ad Adrienne. Spero di esserci riuscita.
Poi...
piccole note:
- Nata
per vincere è un film con Hilary Duff.
- Pro
Evolution Soccer è un famosissimo videogioco di calcio. (veramente bellissimo
tra l'altro!).
- Joey è
ovviamente l'abbreviazione di Joseph, non è che Billie ha un altro figlio.
Credo sia
tutto. Ditemi che ne pensate^^
Meg