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Autore: hethium    15/10/2012    5 recensioni
-No! Non può essere! Lui.. no!- urlò Sophie, prendendosi il viso tra le mani.
Solo ieri sera l’aveva guardato negli occhi, i suoi occhi azzurri, gli aveva accarezzato il viso, aveva sentito le sue braccia forti intorno a lei, le sue labbra premute sulle sue.
Non poteva essere, non poteva essere finito tutto così.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Come with me.
 

-No! Non può essere! Lui.. no!- urlò Sophie, prendendosi il viso tra le mani.
Solo ieri sera l’aveva guardato negli occhi, i suoi occhi azzurri, gli aveva accarezzato il viso, aveva sentito le sue braccia forti intorno a lei, le sue labbra premute sulle sue.
Non poteva essere, non poteva essere finito tutto così.
Scansò Zayn, suo fratello, che cercava di abbracciarla, di confortarla, corse fuori di casa, dalla sua camera, dai tanti ricordi dei momenti passati là. Là, con Louis.
 
Louis aprì la porta della stanza, spalancandola.
-Zayn?- Sophie urlò, coprendosi con una maglietta.
Era solo in intimo, e un ragazzo che non conosceva era nella sua stanza. Arrossì di botto, e Louis la imitò, grattandosi la nuca.
-Io… Scusa, pensavo fosse la stanza di tuo fratello.- disse impacciato, senza distogliere lo sguardo dagli occhi della ragazza.
-Non.. non fa nulla.- Lei sorrise, e lui sentì qualcosa nello stomaco, mentre il respiro accelerava. Sophie si mise in fretta la maglietta, che la copriva fino a metà coscia, e si avvicinò a lui porgendogli la mano.
Dopo un attimo di esitazione, lui gliela strinse.
-Louis.-
-Sophie, piacere.-
-Il piacere è tutto mio.- sussurrò lui con un sorriso. Sophie pensò che il suo sorriso fosse la cosa più bella che avesse mai visto, insieme a quei due occhi azzurri che non avevano lasciato i suoi neanche per un attimo.
-Louis! Dove sei?- Zayn entrò nella stanza, e i due si allontanarono di scatto.
-Bene, vedo che avete fatto conoscenza. Sophie, lui è il mio migliore amico, stai lontana.- Scoppiò a ridere, e prese Louis per un braccio portandolo in camera sua.
 
Corse, corse più forte che poteva.
Non sapeva dove andava, correva e basta.
Correva e piangeva, inciampando, cadendo, rialzandosi.
Ignorando le persone che si fermavano a chiederle come stava, se c’era qualche problema, se voleva un passaggio.
Non voleva nulla, non voleva nessuno.
Senza accorgersene, finì al parco vicino casa di Louis.
Inciampò su un sasso, ma stavolta non si rialzò.
Restò a gattoni a terra, a fissare l’erba, a piangere senza avere la forza di fare altro, lasciandosi bagnare dalla pioggia che aveva iniziato a cadere.
 
Erano due settimane che uscivano, all’inizio come amici.
Poi c’era stato un bacio, di sfuggita, sulla porta di casa di lei, sperando che il fratello non li avesse visti. Avevano iniziato a uscire, quasi ogni giorno.
Andavano in giro, parlavano, si conoscevano, si consolavano se c’era qualche problema. Quel giorno, dopo scuola, avevano deciso di andare al parco, vicino casa di Louis.
Lei era arrivata all’ora che avevano deciso, ma lui non c’era.
-Louis?- provò a chiamare sottovoce.
-Quassù!- sentì la sua voce, lo sentì ridacchiare, e poi capì.
Alzò lo sguardo, era là sopra, su uno dei rami seminascosti di un albero.
Scese con un salto e la prese per mano, aiutandola a salire.
Si sedettero sul ramo, relativamente comodi.
-Hai paura?- le sussurrò lui all’orecchio.
-Io? Nono.- rispose lei, anche se era evidentemente nervosa.
-Allora perché mi stringi così forte la mano? Sai, mi servirebbe..- Louis scoppiò a ridere, seguito da lei, poi si fece serio.
-Sophie, io…- abbassò lo sguardo, mordendosi il labbro, improvvisamente senza parole.
-Cosa?- gli poggiò un dito sotto il mento, costringendolo a alzare il viso e guardarla negli occhi.
-Vuoi essere la mia ragazza?- disse in fretta, quasi in un sussurro, la paura di essere rifiutato riflessa nei suoi occhi.
Lei restò senza parole per qualche secondo, poi gli buttò le braccia al collo e lo baciò, finalmente un vero bacio, non un bacio rubato tra una parola e l’altra, non un bacio nascosto.
-Certo che voglio.-
 
Si costrinse ad alzarsi da terra, anche se non si sentiva stabile.
Non riusciva ad accettarlo.
Due anni, due anni erano stati insieme.
Non poteva essere finita così, era impossibile, tutto questo era… sbagliato.
Stavolta camminando, arrivò davanti alla sua vecchia scuola.
Era giugno, presto ci sarebbe stato il ballo di fine anno, vedeva gli striscioni.
Si appoggiò al muro, di nuovo sopraffatta dai ricordi.
 
Quando avevano iniziato a stare insieme, lei aveva 15 anni, lui 19.
Lui all’ultimo anno di liceo, lei al terzo.
Quell’anno, al ballo, sarebbero andati insieme.
La sera del grande giorno, Louis era nervoso, nervosissimo. Sapeva che Sophie sarebbe stata bellissima, e non si sentiva all’altezza.
Si guardò un’ultima volta allo specchio, sistemandosi lo smoking nero. Non si sentiva a suo agio in quel vestito, ma per lei avrebbe fatto qualunque cosa. La mano di Harry, il suo migliore amico, si posò sulla sua spalla.
-Dai amico, sei uno schianto. Vai da lei.- si abbracciarono velocemente, una pacca sulla spalla, poi Louis prese la macchina per andare a casa della sua ragazza.
Suonò al campanello, aprì Zayn.
-Oh, eccoti.- sorrise. –Sophie, muoviti, c’è qualcuno alla porta per te!- urlò verso le scale.
Un minuto dopo, Louis la vide, era bellissima proprio come si era immaginato.
Un vestito blu, senza maniche, fatto da un corpetto stretto che si apriva in una gonna lunga fino ai piedi.
-Sorellina, la prossima volta copriti di più.- disse Zayn, facendo risvegliare Louis. Già, effettivamente quel vestivo metteva un po’ troppo in mostra le forme di Sophie, che però liquidò il fratello con un gesto della mano. Prese per mano Louis che la baciò, prima di uscire.
Appena arrivarono al ballo, tutti si girarono a guardarli. Non era una novità, molti invidiavano la loro storia. Alla fine della serata, furono eletti re e reginetta del ballo, con tanto di corona.
 
Sophie prese un respiro profondo e si staccò dal muro.
Ormai, aveva 17 anni, aveva finito il liceo, erano cambiate molte cose.
Si trascinò ancora, fino a casa di Harry, il migliore amico di Louis, e anche suo migliore amico. Non sapeva da chi altro andare.
Con le ultime forze che aveva, bussò alla porta.
Appena il riccio aprì, la abbracciò e la portò dentro, sedendosi sul divano.
-Non è successo davvero.- sussurrò lei.
-Da quando l’ho saputo, non faccio che chiudere gli occhi, contare fino a dieci, riaprirli, e sperare che ci sia lui a dirmi che cazzo sto facendo.- disse lui guardandola, gli occhi verdi pieni di lacrime. Si abbracciarono ancora, mentre lei gettava un’occhiata veloce alle scale, che portavano alla camera di Harry.
 
Un anno, un anno esatto che stavano insieme.
Erano a casa di Harry, avrebbero dormito tutti insieme quella notte, insieme anche alla ragazza di Harry, Lizzie.
Harry e Lizzie ancora non erano tornati a casa, e Sophie e Louis erano soli in camera di Harry, a parlare.
Improvvisamente, Louis spinse Sophie sdraiata sul letto, chiudendo la porta.
Uno sguardo, uno solo, e Sophie afferrò Louis per la maglia, facendolo sdraiare sopra di lei, baciandolo con più foga, mentre i vestiti finivano a terra, maglietta, poi i pantaloni, infine l’intimo.
-Sicura che lo vuoi?- un sussurro, che Sophie riuscì appena a sentire.
-Certo che voglio.- rispose lei, gemendo subito dopo.
Restarono abbracciati per un bel po’, dopo. Non parlavano, semplicemente si guardavano, accarezzando l’uno il viso dell’altro.
-Ti amo Sophie.- le baciò il naso, mentre lei sorrideva.
-Ti amo dal primo momento che ti ho visto, dal primo sorriso che mi hai fatto. In pochi secondi, ho capito di essermi innamorata, di aver trovato la persona che sarebbe diventata tutto per me. E tu sorridevi, perché lo sapevi.- lo baciò, accarezzandogli il viso, mentre lui era rimasto senza parole.
 
Senza accorgersene, le lacrime avevano iniziato a scenderle lungo il viso.
Si liberò dalla stretta di Harry e lo guardò negli occhi.
-Non fare cazzate Sophie..- sussurrò lui prendendole una mano.
Lei scosse la testa e si alzò, lo salutò con un bacio sulla guancia e prima che lui potesse fermarlo, corse di nuovo via.
Era da quella mattina che correva, correva via da tutto.
 
Sophie stava ancora dormendo, sulle labbra ancora il sapore dell’ultimo bacio della buonanotte che Louis le aveva dato, la sera prima. Zayn entrò in camera sua e la scosse piano.
-Sophie! Soph, svegliati..- sussurrò, la voce rotta dal pianto. Sophie si mise subito a sedere, per la prima volta in vita sua non fece fatica ad alzarsi.
-Zayn! Zayn che succede?- chiese preoccupata.
-Sophie…Louis…- si interruppe, scosso da un singhiozzo. Sophie non aveva mai visto suo fratello piangere così, e il suo cuore perse un colpo, sentendo il nome di Louis.
-Cosa…- provò a chiedere, ma le mancò la voce.
-Louis ha avuto un infarto, stanotte, e lui… e lui…- Il ragazzo si prese il viso tra le mani senza più riuscire a parlare. Lei si sentì crollare il mondo addosso. Improvvisamente, era svuotata, da tutto. Riusciva a malapena a respirare, era tutto.. tutto come sfocato.
-No! Non può essere! Lui.. no!- urlò Sophie, prendendosi il viso tra le mani.
 
Arrivò a casa di Louis.
La sorella minore, Lottie, la fece entrare, e Sophie senza esitare corse in camera di Louis, chiudendo a chiave.
Si guardò intorno, prese una felpa buttata su una sedia, la strinse a sé, sentendo il suo profumo. Si avvicinò allo specchio che stava in un angolo.
Dopo qualche secondo, il suo riflesso cambiò.
Diventò più alto, più robusto, i capelli si accorciarono…
In pochi secondi, il riflesso di Sophie diventò quello di Louis.
Louis, o meglio il suo riflesso, sorrise.
Sophie si sentì meglio, anche se era spaventata. Poggiò la mano sullo specchio, e il riflesso la poggiò contro la sua.
Non sentiva il freddo dello specchio, sentiva il calore della mano di Louis.
-Mi manchi.- disse in un sussurro.
Il sorriso di Louis si spense. Muoveva le labbra, ma la voce era nella testa di Sophie.
-Anche tu.-
- È solo un brutto sogno… Io mi sveglierò e ti troverò, vero?-
Louis scosse la testa.
Sophie annuii e poggiò anche l’altra mano sullo specchio, imitata da Louis.
-Vieni con me.- sussurrò Louis nella sua testa.
Lei annuii di nuovo, e senza nessun rimpianto, appena sentì le dita di Louis intrecciarsi alle sue, strinse la sua mano. Fece un passo avanti, e si trovò al di là dello specchio.
Era tutto confuso, riusciva a vedere solo Louis chiaramente.
Guardò attraverso lo specchio.
Lei era ancora là. Cioè, il suo corpo.
Il suo corpo era là, steso a terra, pallido… senza vita.
Lei aveva scelto di seguire Louis.
Si girò verso di lui, trovò ancora una volta le sue braccia forti a stringerla, e le sue labbra furono di nuovo premute contro quelle di Sophie.
Non si pentiva della sua scelta. Lui non l’aveva costretta.
Ma quello che c’era tra loro..
Era forte, era più forte.
Più forte di tutto.
Più forte anche della morte.

LOOK HEERE.

Saalve!
Stranamente, questa OS mi piace. Oh gosh.
Anche se tutto quello che scrivo è una mezza cagata, quindi boh...
Dai, spero vi piaccia. Leggete, recensite, su.
Mi sono ammazzata a scriverla, apprezzate i miei sforzi.(?)
Kiss kiss(?) 
@ehymiles

  
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