Would you eat my cake?


 

Nella Prima casa, tutto taceva e i suoi occupanti erano tutti a dormire… o meglio, quasi tutti. Si erano riuniti lì per festeggiare il compleanno di Aphrodite e, per evitare di tenere sveglio anche il Sacerdote, avevano trasferito i festeggiamenti alla prima casa, su concessione di Mu. I resti della cena erano ancora sul tavolo, così come le lattine di birra giacevano ai piedi del divano su cui Death Mask dormiva della grossa.
“Coraggio Mu…”
La voce di Aphrodite, poco più di un sussurro, arrivò fino al custode della prima casa, che sedeva davanti a lui, al di là del tavolo.
“Ti ho già detto di no: è tua!”
Tra di loro, al centro della tavola, l’ultima fetta di torta di compleanno: l’oggetto della contesa.
“E io ti ho già detto che non la mangerò. Ma l’hai vista?”
 
Mu l’aveva vista eccome: era l’ultimo avanzo di una torta rettangolare, larga quanto metà del tavolo, con 14 strati di cioccolato… una versione ingigantita della torta “Sette Veli”. Era stata davanti ai suoi occhi tutto il giorno, mentre prendeva forma grazie alla premura di Aiolia, Milo e Aldebaran. A nulla era valso ricordare loro che Aphrodite odiava i dolci.
“Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a te…e la torta a me!” avevano canticchiato i tre in risposta “Se proprio non la vuole, la mangiamo noi: apprezzerà il gesto!” avevano concluso. Effettivamente Aphrodite aveva apprezzato, ma la torta non l’aveva neanche toccata. Di comune accordo però i Saint avevano deciso che quell’ultima fetta avrebbe dovuto mangiarla lui; e Mu, l’unico ancora sveglio, voleva assicurarsi che ciò accadesse.
 
“Aphrodite, è stata fatta per te… e io ho già mangiato abbastanza” replicò Mu pacifico e, per un po’, nessuno dei due disse nulla.
“E’ il mio compleanno, Mu: fammi questo regalo”.
Il Saint dell’Ariete inarcò un sopracciglio.
“Aphro, sono le due: il tuo compleanno è già passato”.
Detto questo si scolò l’ennesima tazza di caffè: avevano festeggiato, si, ma anche se erano in un periodo di pace la guardia non poteva essere abbassata. E quella volta, dato che tutti dormivano, avrebbe fatto la guardia lui.
 
Un rumore improvviso lo fece voltare verso il divano: numerose lattine vennero schiacciate dal passo incerto di Death Mask.
“Minchia! Che fame!” esclamò il Saint del Cancro, raggiungendoli al tavolo “Possibile che non sia avanzato neanche un po’ di cibo?”.
Biascicò quella domanda cercando avidamente con gli occhi qualcosa da mangiare; il suo sguardo ricadde sulla fetta di torta e, prima che Mu potesse fermarlo, lui l’aveva già ingoiata.
 
Dando fondo all’ultima lattina di birra Death Mask tornò sul divano, congedandosi dai due con un sonoro rutto.
Mu tornò a guardare Aphrodite che con un sorriso strafottente si alzò dal tavolo.
“Te lo avevo detto che non l’avrei mangiata”.
 
 
NOTE:
Si, è demenziale… molto, tanto demenziale! Volevo pubblicarla in onore del mio compleanno e della mia torta ma… l’11 di ottobre hanno spostato EFP su un altro server e il mio piano è andato in fumo >.< Così lo faccio ora, un po’ in ritardo ma…meglio tardi che mai no? Una Flashfic semplicissima, scritta per sorridere e far sorridere, non per altro… Dedicata a tutti coloro che mi seguono, in segno di ringraziamento :)
PS: Fatevi sentire con le recensioni, di tanto in tanto! ;)