Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: xxFALINExx    15/10/2012    6 recensioni
SCENA FINALE DEL FILM.
Ho provato a descrivere cosa hanno provato Alice ma soprattutto il cappellaio, nel dirsi addio.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Liddell, Cappellaio Matto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“La gente vede la follia nella mia colorata
vivacità e non riesce a vedere la pazzia 
nella loro noiosa normalità!”
 

 

 
Lei  gli si trovava di fronte, il morbido  viso corrucciato in una miriade di pensieri. Era indecisa.
INDECISA.
Se avesse potuto lui le avrebbe volentieri strappato di mano  quella preziosa boccetta contenente il liquido che l’avrebbe portata via da lì, dal Paese delle Meraviglie, da lui. Non riusciva a capire perché volesse tornare nell’altro mondo, nell’altro stupido, insignificante mondo lontano da LORO.
Si fece coraggio e con voce incerta le propose di restare. La frase più sincera e difficile che avesse mai pronunciato.     “potresti restare."
Alice si voltò verso di lui e sorrise. Un sorriso caldo, sereno.
“Che bell’idea, che folle, pazza, meravigliosa idea!” rispose emozionata, pensando già a quante avventure avrebbe potuto vivere insieme ai suoi amici ed a quel matto di un cappellaio. Poi però d’un tratto il suo viso si rabbuiò e la dolce ragazza bisbigliò semplicemente, quasi vergognandosi di ciò che stava per dire: ”Ma non posso”.
E bevve.
Ed al cuore di Taran che per la gioia batteva freneticamente mancò un colpo, per poi continuare a pulsare  lentamente. Non capiva, non capiva davvero. Era disperato, avrebbe avuto una crisi isterica e sarebbe scoppiato a ridere senza ragione come il matto che era, da lì a poco, se Alice non  avesse interrotto il suo fiume di riflessioni.
“Ci sono domande a cui devo rispondere e cose che devo fare.”
Finalmente capì.  Ma ciò non impedì ad un sorriso amaro di farsi strada sul suo volto colorato. Alice doveva vivere la sua vita e lui l’avrebbe lasciata andare perché l’amava come una sorella. Perché mai con nessuno aveva provato simili emozioni e tanta sintonia.
“Tornerò prima che tu te ne accorga” stava dicendo.
Rabbia, dispiacere, tristezza, sconforto, ma soprattutto frustrazione, ecco cosa provava, ora che la serenità era tornata, perché non poteva meritare di stare con chi amava dopo le sofferenze e le ingiustizie subite?  No, lei non lo avrebbe fatto, non sarebbe tornata. “Non ti ricorderai di me”riuscì a dire cercando di mantenere la sua compostezza almeno esteriormente, perché dentro ormai era un terremoto di emozioni. Non si era ricordata del suo viaggio precedente, quando era solo una bambina e le sue risate cristalline echeggiavano tra gli alberi, neppure le fantastiche creature di quel mondo  oppure i bizzarri thè presi insieme le erano tornati in mente. Se ne sarebbe andata e non sarebbe più tornata. Avrebbe dimenticato questa magica, seppur dolorosa avventura.
La loro avventura, i loro momenti.
Alice lo fissò negli occhi. Aveva uno sguardo deciso che metteva quasi paura, e con la stessa fermezza che il suo sguardo dimostrava disse: ”Certo che mi ricorderò, come potrei dimenticare?” E vedendo il volto triste di Taran continuò: ”Cappellaio perché un corvo assomiglia tanto ad una scrivania?”
Alice . La sua piccola, coraggiosa e cara Alice. Ora capiva che era stato uno stupido a dubitare di lei. Era ugualmente triste ed affranto per la sua partenza ma adesso sapeva, era certo che lei non lo avrebbe mai dimenticato. Il suo volto si illuminò e sul suo viso si increspò un sorriso.
“Non ne ho la più pallida idea” le rispose, ed avvicinando il viso a quello della giovane la salutò sussurrandole all’orecchio: buon viaggio ed a vederci.
Così la fanciulla sparì, trasportata dal fumo di una nube nera. Ed il cappellaio rimase fermo, ancora paralizzato dall’ultimo, profondo sguardo con cui si erano lasciati. Poi voltandosi di scatto sorrise a trentadue denti alla regina bianca ed ai suoi amici ed esclamò: ”Ora ho proprio voglia di un thè!!! E così dicendo si inoltrò nel bosco a passi di deliranza, seguito da un ghiro, un leprotto marzolino e lo sguardo allegro di un gatto volante.
 
 
 
 
 
Alloooraaa ..... io trovo che questo colore sia carinissimoo!!!
Bene. Ho scritto questa one shot dopo aver visto il film "Alice in wonderland" (con Johnny cucciolo nei panni del cappellaio!!!) e ho provato a descrivere come si siano sentiti Alice e il cappellaio. L'ultimissima parte (dopo che Alice se ne è andata) è inventata da me, e spero di essere rimasta fedele alla tipologia di carattere dei personaggi!!
Ho però un dubbio e avrei una richiesta da farvi: nella parte finale riporto la citazione del cappellaio "buon viaggio e a vederci", io capisco così, ma se qualcuno lo sa con esattezza, non esiti a farmelo sapere!!!
Fatemi sentire (o meglio, leggere) la vostra opinione!! :D
Grazie in anticipo!!
xxFALINExx
  
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