Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: ArashiStorm    15/10/2012    1 recensioni
[scritta per "staffetta in piscina"; prompt: Originale, Drammatico, "Avrei preferito che tu non ne venissi mai a conoscenza"]
Chiude la valigia da cui vedi uscire alcuni lembi di camicie sui cui hai pianto, pantaloni su cui hai fatto correre le tue dita sinuose durante notti di passione e amore. E adesso quell’amore sembra svanito nel nulla. Solo due parole per farlo evaporare come neve in una giornata d’estate.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prompt: Originale, Drammatico, "Avrei preferito che tu non ne venissi mai a conoscenza"
Titolo: Uomo
Wordcount: 439
Rating: arancione
Avvertimenti: Drammatico, abbandono
Note dell'autore: Vorrei premettere che non so da dove mi sia uscita questa storia, visto che io ho una famiglia fantastica e di certo non posso dire di poter conoscere le problematiche che cito nella storia. Quindi vorrei dire che la storia è ovviamente puramente inventata senza alcun tipo di riferimento a storie reali di mia conoscenza anche se so che ci sono famiglie che hanno passato certe cose. Non è mio volere dare giudizi di alcun tipo. Prendete questa cosa come quello che è: Una semplice storia di fantasia.



La valigia buttata sul letto fa un tonfo sordo. Sei appoggiata sullo stipite della porta della vostra… della tua, ormai, camera da letto. Lo vedi che getta i suoi vestiti alla rifusa in quella vecchia valigia di pelle marrone. Non dice una parola e nemmeno tu hai più voce da perdere nel tentativo di fermarlo, di farlo ragionare, capire. Non sai se la sua sia paura, incoscienza o semplice stupidità, e in fondo, ora, non te ne importa più.
Chiude la valigia da cui vedi uscire alcuni lembi di camicie su cui hai pianto, pantaloni su cui hai fatto correre le tue dita sinuose durante notti di passione e amore. E adesso quell’amore sembra svanito nel nulla. Solo due parole per farlo evaporare come neve in una giornata d’estate.

“Sono incinta”

L’avevi scandita chiaramente quella frase… gli occhi che non si spostavano dai suoi, finché non è stato lui a cercare il pavimento con lo sguardo.
Non vuoi ricordare quello che è successo dopo, tanto non ha importanza.
Ti passa accanto senza proferire verbo e si dirige a passi svelti verso la porta d’entrata. Un ultimo sguardo indietro a guardarti che te ne stai ferma, al centro del corridoio, con un Addio sul volto più visibile di uno gridato. La porta sbatte con forza, ma ancor più forte è il calcio che percepisci nel basso ventre mentre le tue orecchie continuano a sentire passi veloci che scendono da delle scale che non saliranno mai più. Ti abbracci la pancia e solo ora, che sei sola, ti permetti di piangere.



Sono passati 14 anni da quel giorno. Tuo figlio, alla fine, ti ha chiesto di sapere e tu non hai voluto glissare ancora una volta. Ormai era ora che conoscesse la verità. Lui ti guarda per qualche secondo, vedi nei suoi occhi riflessione e pensieri che si accavallano uno sull’altro, ma non riesci ad afferrarli. Lo vedi puntare le mani sul tavolo e alzarsi dalla sedia.

"Avrei preferito che tu non ne venissi mai a conoscenza" dici, anticipandolo, con non sai quanta sincerità, ma sicuramente con molta paura.

Ma lui, quel figlio che 14 anni fa avevi abbracciato tra le lacrime, quando ancora non era che un esserino talmente piccolo da essere quasi invisibile, ti sorride. Ed è un sorriso che, tu sia maledetta, ti ricorda dannatamente quello di Lui…

“Grazie per avermelo raccontato mamma. Ora so che non ho perso nulla. Io ho te e i miei amici e sono fortunato così. Non ho bisogno di un padre che ha saputo solo abbandonarmi”

Il suo stesso sorriso… 14 anni… eppure tuo figlio, adesso, ti sembra più uomo di Lui.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: ArashiStorm