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Autore: Juliet96    15/10/2012    1 recensioni
La luce pallida della luna filtrava da una piccola finestrella illuminando debolmente la stanza. Seduta accanto al letto una ragazza vegliava sul sonno del giovane sovrano d'Egitto, accarezzandogli di tanto in tanto la testa.
-Najla, cosa ci fai tu qui?-
Ma chi è Najla? Cos'avrà mai a che fare con il faraone?
La storia inizia in una calda notte stellata, nell'Egitto governato da Cleopatra VII...Seguite i suoi protagonisti in un viaggio che li porterà dall'ombra degli intrighi di palazzo alla luce e scoprirete le risposte...
Genere: Romantico, Song-fic, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Antichità
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Notte di stelle e sorprese
(Capitolo 1)

 

Era una bella notte, quella notte. O meglio, lo sarebbe stata se non ci fossero stati tutti quei problemi a coprire come un velo la tenera luce delle stelle. In un altro momento mi sarei fermata così volentieri ad ammirarle, come tante volte avevo fatto da ragazzina. Ma io, Hadiya[1}, grande sacerdotessa e serva fedele della mia regina, la grande Cleopatra VII d’Egitto, quella notte avevo altro a cui pensare, e non erano le stelle.
Erano trascorsi solo pochi giorni dalla celebrazione del matrimonio tra la mia regina e suo fratello, Tolomeo XIII, unione voluta dal grande condottiero Giulio Cesare, che credeva così di ristabilire l’ordine nella nostra terra. Tutto sembrava perfetto, un giorno nato per rimanere scritto nella storia, un momento che sembrava infinito e meraviglioso per me, con il mio paese finalmente in pace. Eppure, dopo quel singolo attimo, quei pochi giorni che me ne separavano sembravano essere scivolati via tra le mie dita come la sabbia del deserto.
Se avessi solo saputo cosa sarebbe accaduto...Più ci ripensavo e più la scena si ripresentava chiara nella mia mente: il mio fedele amico Apollodoro[2] che si gettava ai piedi della regina, supplicandola di essere clemente con i contadini di cui si era fatto portavoce, i quali a causa del magro raccolto non riuscivano a pagare le tasse. Poi lei, fiera e bellissima come sempre, che facendolo alzare da terra lo rassicurava e ordinava che quelle tasse fossero imposte invece agli alti dignitari che potevano versarle, scatenando la stizza di questi ultimi. Ed improvvisamente, la luce maligna che brillava negli occhi di Potino, uno dei consiglieri più avidi di potere, mentre velocissimo trascinava a sé Tolomeo, prendendolo alla sprovvista.
Rabbrividii rivedendolo mentre estraeva fulmineo un pugnale dalla ricca tunica e, approfittando di un attimo di esitazione di Cleopatra, sconvolta quanto me, colpiva alla schiena il giovane faraone, lasciandolo infine scivolare in terra, appena un secondo prima di essere condotto via dalle guardie nello stesso momento in cui noi sacerdoti correvamo ad occuparci del ragazzo.
Se solo lo avessi fermato in tempo…Ma come? Come avrei potuto immaginare che quel consigliere fosse avido di potere al punto tale da tentare di fare del male al nostro nuovo sovrano? Insomma, in fondo non era più di un ragazzino che per giunta si era sempre lasciato plasmare, anche se mi dispiace dirlo, dalle astute mani di quel traditore!
Come se non bastasse, oltre al giovane faraone ferito che sarebbe stata già una sufficiente preoccupazione, ora anche la mia piccola protetta, Najla[3] , era scomparsa e non si trovava da nessuna parte.
Najla viveva con me ormai da sedici anni, cioè da quando, poco più che neonata, i suoi genitori l’avevamo portata da me e mi avevano pregata di accoglierla per istruirla e crescerla come loro, due poveri contadini, non avrebbero mai potuto permettersi di fare. Guardando nei loro occhi avevo capito quanto sincero fosse il desiderio di poter dare un futuro migliore alla loro bambina e non esitai ad accettare adottando la piccola, alla quale avevo finito per affezionarmi come fosse stata la mia stessa figlia.
Per questo mi trovavo a vagare cercandola per il palazzo vuoto, fatta eccezione per qualche guardia, in quella notte, accompagnata solo dai miei pensieri.
Passai accanto alla stanza di Tolomeo e tesi l’orecchio. Silenzio. Anche troppo, a dire il vero. Quantomeno avrei dovuto sentire il suo respiro agitato, come avevo fatto nelle ultime notti passate accanto a lui cercando di aiutarlo senza grande esito. Spaventata mi precipitai dentro e la scena che vidi fu veramente incredibile.
La luce pallida della luna filtrava da una piccola finestrella illuminando debolmente la stanza. Seduta accanto al letto una ragazza con la pelle ambrata e i capelli scuri raccolti in una lunga treccia vegliava sul sonno tranquillo del giovane sovrano d’Egitto, accarezzandogli di tanto in tanto la testa.
Riconobbi immediatamente quella figura, senza nemmeno bisogno di vederla in viso, poichè la conoscevo da quando, sedici anni prima, i suoi genitori me l’avevano affidata e soprattutto perchè si trattava della stessa figura che andavo cercando ovunque ormai da ore
- Najla, che cosa ci fai tu qui?-

 

Angolo dell’autrice

Bene, innanzitutto vi ringrazio per aver letto questo primo capitolo della mia storia…
È la prima volta che mi cimento in una storia orginale di tipo storico quindi non so come possa essere andata ma vabbè.
In origine era una fanfic ispirata al musical francese “Cleopatre la derniere reine d’Egypte” ma poi, visto che la mia fantasia alla fine lavora su una via tutta sua e la storia originale non è quasi nemmeno citata ho eliminato anche quella parte e ho scelto di spostarla qui.
Chiedo perdono agli amanti della storia egizia, ma mi sono presa delle belle libertà riguardo ai personaggi (i caratteri li ho inventati del tutto, anche se l’aspetto di Tolomeo XIII corrisponde a quello dell’artista che lo interpreta, alias Mehdi Kerkouche) quindi magari non li troverete come li avete immaginati. Ad ogni modo ho cercato di mantenermi fedele alla storia per quanto riguarda usi, costumi, ambienti e descrizioni varie, per rendere la scena credibile, salvo rare eccezioni.
Che dire, spero mi lascerete una recensione, qualsiasi tipo di commento mi fa più che piacere quindi…Scrivetemi!
Ciao a tutti e al prossimo capitolo!!

Giulia/Juliet96

 

Note

[1] Hadiya è un nome egiziano reale e significa “dono” o “guida verso il giusto”. I nomi non sono scelti a caso ma si rifanno, nella maggior parte dei casi, ad un caratteristica del personaggio che porta quel nome o al suo ruolo (metto i significati in modo che possiate capire il perché).
[2] Si tratta di Apollodoro Siciliano, che rivedremo anche più avanti. È lo stesso amico che nella storia vera consegnò a Cesare il tappeto nel quale Cleopatra si era fatta avvolgere per arrivare sana e salva da lui.
[3] Anche Najla è un nome egiziano/arabo e vuol dire “Dialogo segreto”. Adesso può sembrare che non c’entri, ma più avanti capirete perché l’ho scelto…
[4] Il titolo della storia viene dalla canzone del musical che ho citato nel mio commento, ovvero quella che accompagna la scena del matrimonio tra i due fratelli descritta all’inizio.

  
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