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Autore: Master_Of_Puppets    16/10/2012    0 recensioni
Avete mai avuto più di una passione? L'unico modo per saperlo purtroppo è stato infausto nel mio caso. Ho dovuto seguire una mia passione e sono finito al Politecnico di Milano, a fare Ingegneria Aerospaziale. Ho sempre amato due cose la velocità e i soldi (in quest'ordine). Pensavo che diventare pilota di aerei da caccia fosse il massimo! Ho gli occhiali e non posso, mi sono abbattuto ma mi sono detto "Cazzo! Se non li posso pilotare li voglio progettare!" e ora eccomi qui, alle 23:22 a scrivervi di una delle cose più difficili che mi sia mai capitata. Sono qui, a Milano, ho preso al volo un'opportunità imperdibile, il Politecnico, una tra le migliori università d'europa in questo campo. E da quando sono qui mi sento a metà, come se fossi appena stato lasciato dalla mia ragazza, una cosa indescrivibile, sembro un carcerato, conto i giorni che mancano alla fine, a mezzogiorno di venerd' mi dico "Sto arrivando amore mio...papà sarà lì prestissimo, mi servono solo altre 5 ore". Non so cosa fare. -piange-
Genere: Fluff, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Avevo probabilmente 14-15 anni...un normale studente un po' disadattato ma con una vita nella norma: amici, entrambi i genitori che mi supportavano, un fratello maggiore e una fidanzatina da poco conosciuta e che poco sarebbe durata. Era pomeriggio, dopo scuola, mio fratello mi aveva fatto una sorpresa pazzesca. All'uscita da scuola non vedo nessuno, dovevo andare a mangiare da mia nonna e mi sentivo un po' perso perché era tardi e dovevo muovermi e i miei non c'erano, non vedevo l'ora di vedere mio cugino per farci una partita ad Halo. Ecco, sento qualcosa in lontananza. Sarà a 6-700 metri...una nota cupa...sembrava si avvicinasse una tempesta e sentivo questo rombo sempre più vicino...400 metri, 300 metri, 200 metri. Ho come un flash "ma...no...non ci credo neanche se lo vedo...pazzo...:)...ti amo, ti voglio bene". A 100 metri eccoli: mio fratello con la sua amata, una Rossa di 200 chili e passa in arrivo, un po' di polso e dall'incrocio sono all'ingresso della scuola, fermi davanti a me...con quel rumore come di due lastre di metallo che sfregano come fossero coperte di sabbia...KIRIKIRIKIRIKIRIKIRI...fermi davanti a me, lui mi porge guanti giubbotto e casco e mi fa "Dai afnico, monta su che andiamo dalla nonna". Mi levo lo zaino e glielo porgo mentre mi vesto per bene, poi riprendo lo zaino salgo sul sellino del passeggero ed eccoci, noi tre che si và...colpetto di gas e si gira, prima di riimmetersi nella via mi diede una pacca sulla gamba e disse "una pacca=accelerata" poi aggiunse "due=tieniti forte...più che puoi, senza preoccuparti di farmi male ;)" e mi diede due pacche. Tutti gli studenti erano girati a guardare noi due, su quella bestia infernale, implacabile, non di questo mondo, che continuava ad emettere quel rombo cupo eque costante suono di sottofondo KIRIKIRIKIRIKIRIKIRIKIRIKIRIKIRIKIRIKIRI. Mi diede un colpetto e ne diede no pure alla manopola del gas e la moto schizzò verso la fine della strada, probabilmente saremmo arrivati agli 80 orari, in prima...ma il contakm non funzionava e non va tutt'ora :). Appena in fondo attese il momento buono per girare e via verso casa di mia nonna...arrivammo in Viale della Repubblica, in meno di un minuto. Ad ogni semaforo pensavo sarei potuto rimanere senza la moto sotto il culo da quanto correva. e anche mio fratello si irrigidiva ad ogni accelerata. Ed eccoci a Via Corti Vicinale e poi ecco che arriva...Via Everardo, 650 metri in tutto, Google Maps dice "tempo stimato in auto: 1 minuto" evidentemente non ha mai visto una 916. 2 cavalli per chilo, leva assicurata dalla prima alla terza, senza sfrizionare, senza troppi sforzi, una semplice accelerata basta e avanza. Ecco le due pacche, lo stringo così forte che credo di averlo soffocato per tutto il tempo anche se poco. Ed eccolo IL rettilineo migliore nella zona, ed ecco anche lei, scalata in prima, gas a metà, 4000giri, seconda e gas a 3/4 fino ai 6mila...la cosa più entusiasmante che avessi mai provato. Avete presente un orgasmo? Ecco, moltiplicatelo per cento volte e ora altre cento volte per cento, la sentivo, la voglia di Libertà che ogni moto ha dentro. Niente fu più come prima. In quanto al minuto per fare i 650 metri, beh credo ci avremo messo 10 secondi al massimo, probabilmente eravamo sui 170km/h ma chi lo sa? Da quel giorno ho atteso i sedici anni come un ossesso. Al mio compleanno chiedo ai miei "Mi fate fare la patente per il 125?" "no, aspetta i 18 così puoi guidare anche la macchina" mi risposero, fu una pugnalata, aspettai, ai 18 finalmente ecco la patente. Chiesi a mio padre "Ora posso andare a scuola in moto così la faccio vedere a tutti? Ora ho la patente e in macchina non ci posso andare, troppo potenti le nostre!" "No, non ci sai ancora andare, hai fatto poche guide e ci sono ancora delle cosette da mettere a posto" mi rispose, è vero, la moto aveva le gomme vecchie di 6 anni e aveva problemi alla batteria. Questo accadeva a marzo del 2012, il primo giorno che ho potuto guidare il mio amore a due ruote è stato dopo gli esami di Stato, con ancora le gomme vecchie di 6 anni e il minimo che non teneva. Ma almeno la batteria era a posto. Da quel giorno ho sentito una sorta di magia che mi legava alla moto, mi ci incatenava sopra, mi sentivo Odino sul suo fedele Sepnir. E ora eccomi qui, scrivo tutto questo per quella che per voi può sembrare una piccola cosa ma che mi fa piangere, ora, ora che sono lontano da LEI mi sento vuoto, mi sento infelice, l'unica cosa che mi rimette di buon umore e mi leva qualche pensiero sono i compagni di facoltà con cui chiacchiero del più e del meno, con cui studio ma con cui purtroppo non posso stare tutto il giorno, abitano vicino a Milano e tornano a casa tutti i giorni sopo lezione. Non so se continuare e  vedere come prosegue o prendere, stare un po' a casa, chiamare qualcuno e chiedere "Gare di 125 o 250, qualsiasi cosa abbia a che fare con le moto! Vi prego! Voglio correre, correre e basta, arrivare primo è l'ultimo dei miei pensieri, a me basta andare al massimo per quei 50 minuti che paghi con una settimana di attesa! Vi prego, vi imploro, e non ditemi che sono vecchio per iniziare, è colpa dei miei e me ne frego! IO voglio farlo e fine, datemi una moto e vi solleverò il modo! Arrivare primi è una conseguenza della passone, della grinta e del fatto che peso 57 kili e la moto nemmeno li sente :)". Se mi dicessero di no per gli occhiali gli dico "Sentite, mi hanno già detto così! E mi sarei stancato di sentirmelo dire! La vita è la mia, se voglio fare il pilota ci posso fare qualcosa? Il mio cuore è un motore, DEVE correre, è l'unico modo che ho per lasciarmi a terra tutto, e un pilota senza mente è un pilota che da la pista a tutti! Un pilota non deve seguire la mente ma il cuore!". Spero di non avervi annoiato, è la mia vita, è tutto vero, non so cosa farci, un amico mi ha consigliato questo sito per esprimermi e lo ringrazio, ora lasciatemi piangere un  po'...non ce la faccio più...
  
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