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Autore: sakuraelisa    16/10/2012    1 recensioni
Blaine è rimasto vedovo a crescere sua figlia Melanie, convinto che per lui l'amore non esistesse più decide di vivere solo per lei, ma quando il destino si mette di mezzo, tutto è possibile.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel, Mike Chang, Tina Cohen-Chang | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo sette

 
Arrivarono al locale in poco tempo. Durante il tragitto avevano parlato di molte cose e Blaine aveva scoperto con piacere che amava il caffe con i biscotti alla cannella. Si ripromise che se i suoi sogni fossero diventati realtà avrebbe preparato quel tipo di colazione a Kurt tutte le mattine.
Dal canto suo Kurt era felice, aveva esternato i suoi sentimenti a Blaine e ora si sentiva più libero e rilassato, finalmente poteva godersi al meglio ogni momento passato insieme al quel bel papà che gli camminava vicino.
Quando giunsero all’entrata poco prima di entrare, Blaine lo bloccò per il braccio fermandosi di colpo proprio di fronte alla porta di ingresso del locale.

“Che c’è?” gli chiese

“Aspetta un momento …”

“Blaine cosa succede?”

“Ti chiedo scusa per quello che succederà con i miei amici stasera è che loro … mi vogliono bene e vogliono che io sia felice e io adesso so che ti piaccio ma alla fine non siamo nulla, per questo ti stavo chiedendo scusa” gli rispose abbassando il viso

“Non siamo nulla?”

“Come?” e Blaine alzò il suo volto sorpreso a quella domanda

“Si, hai detto che non siamo nulla, ma non è vero! Si va bene non siamo ancora usciti insieme da soli e non ci siamo mai baciati e non siamo come le altre coppie ma Blaine io provo qualcosa per te e tu provi lo stesso, per cui siamo qualcosa non so bene cosa ma possiamo scoprirlo insieme se ti va?”

“Certo che mi va Kurt” gli disse senza esitare

“E allora cosa diremo quando ci chiederanno cosa siamo?”

“Non lo so! Tu sei il maestro di Melanie e mi piaci, possiamo solo dire che ci stiamo conoscendo e che usciremo insieme molto presto, pensi che possa andare?”

Kurt lo guardò per un attimo e per quel minuscolo secondo si perse nel suo sguardo così limpido e sincero, poteva leggere nei suoi occhi la pura e semplice verità dei sentimenti che quel giovane papà provava per lui e gli sorrise perché in quel momento non poteva fare altrimenti.

“È perfetto”

Blaine gli sorrise di rimando e come solo un cavaliere sa fare aprì la porta per farlo entrare.
Vide subito la sua amica Tina che si agitava per farsi notare e le sorrise. Stava succedendo davvero! Lo stava davvero presentando alla sua migliore amica, sapeva che lo avrebbe amato, era inevitabile ma aveva lo stesso timore di un giudizio negativo.
Posò una mano sulla schiena di Kurt per guidarlo e insieme si avvicinarono al tavolo dove erano seduti i suoi amici.
Una volta arrivati, Blaine si accorse che tutti erano curiosi di come avrebbe presentato il suo nuovo amico e lui, conoscendosi, era diventato molto nervoso all’idea. Con un gesto impacciato della mano finalmente lo presentò

“Buonasera a tutti ecco … lui è Kurt, il maestro di Melanie”

Tina si avvicinò a lui e dopo avergli sorriso lo abbracciò forte sussurrandogli all’orecchio senza farsi sentire dagli altri.

“È bellissimo Blaine, ottima scelta tesoro”

Lui sorrise sulla sua spalla andando a baciarle la guancia dolcemente.
Sciolsero l’abbraccio e lei si presentò come si deve al giovane bell’uomo che accompagnava il suo amico

“Io mi chiamo Tina” gli disse porgendogli la mano

“Io sono Kurt, piacere di conoscerti” gli rispose lui accettando la presa    

Tina lo guardò attentamente e notò tutte le caratteristiche che di sicuro aveva notato anche Blaine. Era un bel ragazzo non poteva negarlo e anche con un bel fisico, sebbene avesse ancora addosso il cappotto.
La cosa che la colpì più di tutte furono i suoi occhi, erano di un blu acceso con differenti sfumature di colori diversi. Era come vedere l’arcobaleno in miniatura.
Eh si il suo amico Blaine aveva davvero fatto una buona scelta e da come si guardavano poteva intuire che le cose si stavano smuovendo.

“Vuoi sederti con noi?” lo invitò lei

“Oh si grazie mille”

Kurt si sedette al loro tavolo sempre accompagnato da Blaine. Quando si sedettero vicini per sbaglio, le loro spalle si scontrarono e tutti notarono il sorriso imbarazzato che comparve sui loro volti.    
Blaine dopo aver ripreso un po’ di colore gli sorrise e con la mano indicò ad uno ad uno i suoi amici presentandoli.

“Lui è Mike il marito di Tina, lui invece è Artie. Sono loro che suoneranno stasera per noi”

“Wow davvero? Non vedo l’ora di sentirvi allora”

I due ringraziarono con un cenno del capo ed un sorriso e Blaine continuò con le presentazioni.

“Lei è Quinn e poi c'è Tina, sono le mie migliori amiche”

“Io sono Kurt, è un onore conoscervi”

“Beh sai, rendi tanto felice il nostro Blaine, questo per noi conta molto”

Solo in quel momento Blaine si accorse che mancava qualcuno all’appello.

“Brittany e Santana quando arrivano?” domandò

“Mi hanno chiamato prima dicendo che avrebbero fatto tardi” gli rispose Quinn

“Devi conoscerle! Sono sicuro che amerai Santana, un po’ mi ricorda te” disse a Kurt posandogli la mano sul braccio senza accorgersene.

Era stato un gesto talmente naturale e spontaneo, ma era così che lui si sentiva quando stava con lui.
Gli altri che lo avevano notato erano rimasti piacevolmente sorpresi nel vedere che tra loro c’era davvero quell’affinità che speravano ci fosse, Blaine meritava di essere felice e stavano constatando con i loro occhi che Kurt poteva essere davvero quello giusto.
Non si accorsero nemmeno di essere osservati, erano persi nel loro mondo fatto di sguardi e di quei piccoli sorrisi che si scambiavano che rendevano il tutto ancora più smielato di quanto già non fosse.
Per loro era magico pensare che potevano bearsi anche di quei loro piccoli e innocenti contatti. Per Kurt era bello sapere che poteva sognare solo nutrendosi dell’affetto di quel papà che stava iniziando ad adorare anche per quelle piccole cose.
Solo quando sentirono uno starnuto provenire fuori dalla bolla in cui si erano rinchiusi, si destarono dai loro pensieri e solo allora Kurt si accorse che Blaine gli stava accarezzando il braccio. Gli sorrise e non fece nulla e poté vedere il sorriso genuino e reale che lui gli stava regalando e finalmente lo pensò davvero: “è quello giusto”.

“Scusatemi” disse imbarazzato

“Adesso capisco perché Blaine è così attratto da te” gli disse Quinn poggiando i gomiti sopra al tavolo e portandosi le mani sotto al mento

“Si posso proprio dirlo, mi piaci Kurt” confermò Tina tutta sorridente

“Ragazze …” provò a dire Blaine

“Tesoro non arrossire non hai più quindici anni” lo rimproverò sempre la sua amica

Blaine sbuffò leggermente divertito e abbassò il viso, Kurt lo guardò teneramente e per farlo sorridere di nuovo gli strinse con l’altra mano la sua ancora poggiata sul braccio e lui, a quel nuovo gesto, alzò gli occhi e lesse nei suoi che stavano facendo un nuovo piccolo passo e che lo stavano facendo insieme con le loro mani legate e questo lo rese immensamente felice.
All’improvviso sentì una voce famigliare alle sue spalle e una mano delicata sulla spalla.

“Eccoti qua Blaine”

Lui si voltò e vide la sua amica Santana sorridente, lei li guardò e all’improvviso spostò il suo sguardo su Kurt che la osservava curioso.
Era davvero una bella ragazza pensò, non molto alta, magra, slanciata e con un bel fisico e aveva quegli occhi penetranti che lo avevano subito attirato.
Lei notando l'interesse si avvicinò, si abbassò e lo baciò sulla guancia, lasciandogli il segno del rossetto per poi toglierlo con le dita.

“Ops scusami, io sono Santana, tu devi essere il nuovo ragazzo di Blaine?”

Si girò verso di quest’ultimo sorridendo maliziosa e disse

“Beh complimenti Blaine, ha la pelle molto soffice, ma sono sicura che l'hai già provata”

“Santana ma cosa dici?!” gli rispose abbassando il viso e diventando improvvisamente tutto rosso per l’imbarazzo.

“Non importa Blaine tranquillo” gli disse Kurt sorridendo

“E comunque io sono Kurt e con Blaine ci stiamo solo frequentando” continuò, rivolgendosi a lei che sorrideva soddisfatta della sua risposta

“Bene ne sono contenta Kurt … e lei è Brittany, la mia fidanzata” gli disse indicando la ragazza bionda accanto a lei che sembrava tutta contenta

Infatti, si avvicinò al tavolo e lo abbracciò di slancio facendolo irrigidire per la sorpresa ma in seguito la lasciò fare rispondendo pacatamente alla sua stretta.
Quando sciolsero quel nuovo intreccio, lei si voltò verso la sua ragazza ed estasiata gli disse

“È molto carino vero Santana?”

“Si tesoro lo è” le rispose

Dopodiché raggiunsero gli altri e si sedettero vicino a loro occupando i posti mancanti.
La serata passò molto in fretta. Quando Mike ed Artie si esibirono, tutti quanti rimasero piacevolmente sorpresi, soprattutto Kurt che cantò, senza accorgersi, il motivetto della canzone e Blaine sentendo la sua voce melodiosa non poté far altro che sorridere, avendo l'ennesima conferma che era lui la persona che stava aspettando e che finalmente era arrivata.
La serata giunse al termine senza che se ne accorgessero. Solo quando si ritrovarono fuori dal locale, salutando con un gesto della mano tutti gli altri, si resero conto di essere rimasti soli. Soli, in quella serata di marzo che stava iniziando a diventare sempre più buia.
Blaine notò che Kurt si stringeva le braccia intorno al corpo in cerca di calore e  avrebbe tanto voluto abbracciarlo per poterlo riscaldare ma sapeva di non poterlo ancora fare, era troppo presto.

“Hai freddo?” gli chiese

Lui si voltò guardandolo impacciato. Era una novità per Blaine, per la prima volta non era lui l’imbranato della situazione.

“Un po’”

“Ti va di riscaldarti?” gli domandò e subito si rese conto del probabile doppio senso che Kurt avrebbe potuto notare nella sua frase.

“S-scusami non volevo essere inopportuno”

“Tranquillo Blaine”

“Bene è che. .. ho pensato che magari ti andava di andare a bere una cioccolata calda da qualche parte, così ti riscaldi un pochino”

“Si, sarebbe una buona idea”

In quel momento a Blaine venne in mente qualcosa che avrebbe tanto voluto fare, ma che aveva paura di chiedere, anche perché era una mossa molto affrettata da parte sua ma per una volta nella sua vita, dopo tanto tempo, decise di rischiare.
Iniziò a stringersi le mani nervosamente e Kurt si accorse immediatamente di questo suo repentino cambiamento.

“Tutto a posto?”

“Io … vorrei tanto fare …” esitò ancora un momento

“Ecco … io vorrei tanto prenderti per mano” continuò ammettendo ad alta voce il suo desiderio

“Come?”

“Si lo so che è prematuro, ma tu hai freddo e io potrei riscaldarti le mani mentre raggiungiamo la cioccolateria”

Kurt non disse una parola, a lui sembrava un’azione così semplice ma poteva leggere la paura del suo rifiuto negli occhi di Blaine ed in cuor suo, socchiudendo per un momento le palpebre, capì che sarebbe andato tutto bene e che il suo cuore, che aveva delicatamente posato nelle mani del suo cavaliere, era al sicuro e prendersi per mano poteva essere solo un passettino in avanti.
Si avvicinò a lui e gli prese la mano creando un intreccio con le sue dita. Entrambi videro qualcosa di nuovo, notarono che esse si incastravano perfettamente e che insieme formavano una piccola catena che per un tempo indefinito li avrebbe legati.
Kurt sorrise e alzò lo sguardo, finalmente lesse in quelle iridi nocciola quello che da tutta la sera voleva vedere, vide quel qualcosa di cui lui e Blaine si erano accorti di provare l’uno per l’altro, quella speciale emozione che entrambi sentivano.

“Ora va molto meglio” gli disse ridendo.

Gli piaceva tanto ridere ed ora che lo poteva fare aveva un motivo in più per ringraziare quel papà che in quell’istante stava per piangere. Ormai, anche se in realtà si conoscevano da poco, aveva imparato a riconoscere quando Blaine si emozionava, era davvero una bella cosa.

“Direi proprio di si” gli rispose con un sorriso felice sul volto.

Insieme si diressero per quelle strade appena illuminate dai lampioni, in una via poco trafficata, dove ancora si potevano notare i colori delle case di fronte a loro e delle stelle luminose in cielo.
Era bello che adesso, mentre camminavano, era sparito l'imbarazzo iniziale e che finalmente potevano tenersi per mano. A Kurt sembrava di stare in gita scolastica, Blaine era come un bambino, bastava un piccolo gesto per farlo contento, era felice di poter intrecciare le dita con quelle di quel giovane maestro su cui aveva scommesso la sua felicità e come aveva testato in precedenza, la sua pelle era soffice e morbida e le sue dita sottili e affusolate.
Camminavano lenti cercando di raggiungere il più tardi possibile il loro obiettivo, volevano tenersi ancora per mano, non volevano spezzare quel nuovo intreccio che si era creato tra loro.
Durante quel tranquillo tragitto non dissero una parola, ad entrambi quel silenzio che occupava i loro pensieri bastava e la pace che c’era, era abbastanza per rendere tutto piacevole e perfetto.
Quando raggiunsero la cioccolateria, stavolta fu Kurt ad aprire la porta facendo entrare prima Blaine. Arrivarono al bancone e una dolce signorina indicò loro uno dei tavoli disponibili e loro scelsero quello vicino alla finestra di fronte ad un ampia vetrata dove si poteva ammirare il paesaggio esterno.
Giunsero al tavolo e Blaine con un gesto di galanteria spostò la sedia per far accomodare Kurt che sorrise deliziato dal suo gesto.

“Ed eccoci qua” esordì quest’ultimo

“Sai Kurt oggi mi hai fatto molto felice, volevo solo dirtelo”

“Anche tu Blaine”

“Non pensavo di poter essere di nuovo così, di poter provare ancora queste emozioni ma poi ti ho incontrato e tutto è cambiato”

“Lo stesso vale per me, dopo la fine della mia storia con Adam pensavo di essere destinato a stare solo per tutta la vita”

“Chi è Adam? Se posso chiedertelo”

Kurt abbassò lo sguardo verso le sue mani poggiate sul tavolino

“Il mio ex fidanzato, mi ha lasciato … sull’altare”

“Mi dispiace tantissimo Kurt, non sai quanto. Doveva essere proprio stupido”

“Lo era”

“Io non lo farei mai”

“Cosa?” gli domandò alzando gli occhi e lo vide ancora, quel sorriso che lo aveva colpito la prima volta che si erano visti nella sua aula

“Lasciarti sull’altare …” esitò un momento ma poi decise di continuare

“Posso sognare? posso farlo Kurt?”

Lui annuì e decise di lasciarlo sognare per potersi ancora una volta perdere in quelle luci colorate che da tutta la sera lo guardavano innamorate e lui se ne era accorto anche perché Blaine oltre ad essere una persona imbranata era anche molto trasparente.

“Se un giorno io e te ci sposassimo, sarebbe bello poterlo fare al parco magari con un grande altare e un bravo officiante”

“E anche le sedie bianche tutte decorate per gli invitati” continuò Kurt poggiando i gomiti e guardandolo sognante

“E magari Melanie potrebbe fare la damigella”

“Si sarebbe bellissima con un bell’abitino bianco con i tulle in pizzo”

“Già”

“Stiamo sognando troppo per te Kurt?”

“No Blaine e che …”

E fu lì, in quell’istante, che forse Blaine prese la decisione che gli avrebbe cambiato la vita per sempre, si disse che era il momento, che era arrivato quel preciso attimo in cui doveva fare una scelta, anche se lui,in cuor suo, aveva già scelto.
Strinse la mano che Kurt aveva lasciato cadere poggiandola sul tavolo, la strinse forte e fece intrecciare saldamente le loro dita.

“Te lo prometto Kurt … ti prometto che ti sposerò un giorno, ancora non so quando, ma capiterà … ci vorrà solo un po’ di tempo”

Qualche lacrima rigò il suo viso, era la prima volta che Blaine lo vedeva così fragile e debole, allungò l’altra mano e con il pollice l’asciugò.
Lui sollevò il volto colpito da quel nuovo gesto che quel papà gli stava riservando quella sera.
Non finiva mai di stupirlo, riusciva sempre a sorprenderlo e a renderlo felice come non lo era da tanto tempo. Ora non pensava più di rimanere da solo, aveva finalmente trovato qualcuno che era disposto ad amarlo e a rendere le sue giornate vive per davvero.
Rimasero in quella posizione ancora un po’, a guardarsi sorridendo, a perdersi in quegli occhi appena illuminati dalle loro lacrime e a promettersi qualcosa in cui entrambi erano disposti a credere.
In quella notte appena accennata si erano fatti una promessa, Blaine lo aveva giurato a se stesso, lo avrebbe sposato un giorno, lo avevo scelto per davvero perché lo sentiva nell’anima, Kurt era quello giusto, sarebbe stato un papà meraviglioso per Melanie ed un marito affettuoso per lui, ne era certissimo.

“Grazie” lo sentì sussurrare  

“Grazie a te Kurt per essere entrato nella mia vita”

E fu così che ancora si abbandonarono l’uno nello sguardo dell’altro.
In quella cioccolateria ormai si sentivano solo i loro mormorii e quando le cameriere portarono loro la cioccolata nemmeno si accorsero della loro presenza, persi in quel mondo in cui erano caduti.
Le loro mani erano sempre intrecciate e quando decisero che era arrivato il momento di bere la loro cioccolata non sciolsero la presa anzi, ne approfittarono per fare un brindisi, un augurio tutto speciale alla loro gioia appena nata, appena apparsa nel loro cuori.
Si guardarono senza lasciarsi mai e si dissero il loro eccomi sono arrivato, con gli occhi un pochino lucidi e felici per quella nuova emozione.
Il mese di aprile stava arrivando e la primavera aveva fatto il suo ingresso nei loro cuori, pronta ad illuminare le loro vite e renderle finalmente reali e complete.


Note

Eccomi qua, mi scuso per il ritardo ma ho perso la mia beta Annie, e senza non potevo pubblicare, oggi una mia cara amica mi ha betato il capitolo ed eccoci qua, allora vi farà piacere sapere che qua abbiamo finalmente la prima svolta, mi raccomando fatemi sapere che ne pensate poi, spero che vi piaccia :)
  
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