Fanfic su artisti musicali > SHINee
Ricorda la storia  |      
Autore: FottutamenteStefy    16/10/2012    1 recensioni
Amici o fidanzati?
Quel programma televisivo esisteva davvero! Andava in onda ogni venerdì sera su mtv e contro ogni sua previsione, aveva numerosi ascolti. Perché non ne aveva mai sentito parlare? (JongKey)
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Friendzone
Autore: FottutamenteStefy
Rating: G
Avvisi: ooc, jongkey, AU
Genere: commedia, comico, romantico
Disclaimers: Non possiedo gli Shinee tutto ciò che ho scritto non è reale e non è a scopo di lucro.
 
 
 
  
 
 
Friendzone
Amici o Fidanzati?
 
 
Kibum sarebbe ritornato dalla cucina da un momento all’altro e a Jong non era rimasto più molto tempo; se voleva ottenere delle risposte doveva premere quell’invio una volta per tutte.
Con le mani che tremavano per il nervosismo, diede finalmente l’invio, sorprendendosi quando il motore di ricerca trovò i risultati richiesti.
Quei due strampalati avevano ragione allora; Friendzone esisteva davvero…
 
 
 
 
 
Il giorno prima
 
Jong aveva deciso che quella sera si sarebbe ubriacato. Non era un bevitore accanito, ma si lasciava andare ai piaceri dell’alcool solo quando il suo migliore amico aveva un appuntamento con un ragazzo, o quando chattava con un ragazzo, o quando chiacchierava con un ragazzo, o quando gli parlava di un ragazzo. Cosa che, tra l’altro, stava accadendo troppo spesso.
 
Entrò nel suo pub preferito e venne subito accolto dal barista che gli offrì il suo solito doppio whisky. 
-Jinki…- lo salutò sollevando apaticamente il bicchiere.
-Jong…- ricambiò lui con un breve cenno, mentre versava del rum ad un altro cliente seduto al suo fianco.
-Fammi indovinare: il tuo amore impossibile ha un altro appuntamento!?-
Jonghyun sorrise lievemente. –Esatto!-
-E scommetto che hai dovuto persino accompagnarlo al luogo del loro appuntamento, come invece avrebbe dovuto fare il suo principe azzurro!-
-Già.- fece lui con una smorfia.
Il barista scosse teatralmente la testa. –Quando ti deciderai a rivelargli i tuoi sentimenti?-
-Sai bene che non posso farlo, lui è… il mio migliore amico.-
-Lo so, ma non puoi continuare così. Sono anni ormai che ti fai trattare come uno zerbino. Lui non è più solo un amico per te. Ammettilo!- si impuntò.
-Se glielo dicessi rischierei di rovinare l’amicizia più bella della mia vita. E non voglio.-
Il ragazzo a fianco a Jong iniziò a sghignazzare e lui gli lanciò un’occhiataccia. –E tu che hai da ridere?-
-Friendzone- mormorò tra le risate.
Jong alzò un sopraciglio e lo guardò come se fosse pazzo. –Eh?-
-Lascialo perdere; è al suo quinto giro di rum.- fece il barista.
-Hai capito: Friendzone- ripeté quello con enfasi. 
Il ragazzo era vestito principalmente di nero; aveva una giacca di pelle con delle borchie, degli anfibi, e la matita nera intorno agli occhi, quindi Jong dedusse che fosse un qualche tipo di motociclista perennemente incazzato e ubriaco.
-Sì… friendzone, certo.- annuì accondiscendente rivoltandosi verso Jinki. Meglio non dare retta a certa gente.
-Ci sono passato anch’io,- continuò quello, - ma alla fine sono riuscito ad uscirne.-
-Come no.- disse ironicamente Jong scolandosi il whisky.
-Ora io e il mio amore siamo felici e innamorati.- concluse con un singhiozzo.
-Congratulazioni!-
-Grazie- biascicò dandogli una forte pacca sulla spalla (che lo fece quasi strozzare). –A proposito, io sono Minho.- si presentò porgendogli goffamente una mano.
Jong gli sorrise forzatamente. –Jonghyun-
-Bel nome.-
-Bellissimo… Jinki… un altro whisky! E senza ghiaccio!!-
- Lo vedi q-quel ragazzo lì che gioca al bigliardo?- balbettò Minho indicando un ragazzo magrissimo dai capelli lunghi e ramati, vestito più o meno di pelle e borchie come lui.
-Sì-
-Quello è il mio fidanzato. Non è bellissimo?-
Jong lo squadrò da sopra a sotto: in effetti non era niente male… se non fosse stato totalmente e pateticamente innamorato di Kibum, forse un pensierino l’avrebbe fatto.
-Non male- disse infatti.
Minho si sollevò di scatto dalla sedia e lo agguantò minacciosamente per la camicia. –Prova solo a toccarlo e ti spacco la faccia!-
Jong lo guardò scandalizzato e poi sollevò le mani in segno di resa. –ehi, sta calmo amico. Nessuno toccherà la tua roba!-
Il motociclista mugugnò qualcosa e lo lasciò andare accasciandosi di nuovo sulla sua sedia, mentre Jong lanciava uno sguardo allibito al barista. -E’ fuori di testa- gli sussurrò.
-Friendzone.- ricominciò quello ridacchiando, come se non fosse successo nulla. –Ci sono passato anch’io, sapete?-
-Forse è meglio che tu smetta di bere- gli consigliò Jinki.
-Ma poi sono riuscito ad uscirne…- disse ignorando totalmente il barista. –Ora stiamo insieme e ci amiamo. Non è vero Tae? TAEEEE!- urlò verso il ragazzo.
Il ragazzo dai capelli ramati lasciò la stecca sul tavolo da bigliardo e trotterellò verso il suo fidanzato. –Dimmi amore…-
Minho gli circondò la vita con un braccio e lo mostrò agli altri due come se fosse stato un qualche tipo di trofeo. –Guardatelo, non è bellissimo?- 
Taemin ridacchiò teneramente, sentendosi lusingato.
-Allora? Non è bellissimo?- ripeté felicemente a Jong, che iniziò a sudare freddo.
-Aeeeehm… b-bhe sì.-
Minho lo agguantò nuovamente per la camicia. –Prova solo a toccarlo e ti spacco la faccia!-
Il rossiccio afferrò le spalle del suo fidanzato e lo costrinse a guardarlo intensamente negli occhi e a lasciare la presa sul povero malcapitato. –Minho, guardami!- gli ordinò duramente, -cosa abbiamo detto a proposito della rabbia?-
La sicurezza del moro vacillò per qualche secondo mentre Jong e Jinki assistevano interdetti alla scena.
-B-beh che… che devo controllarla-
-Esatto. E a proposito della possessività?-
-… che devo controllare anche quella, suppongo...-
-Sì- confermò Taemin, - e cosa abbiamo detto di fare in questi casi?-
Minho si grattò la testa con aria confusa. –Respirare?-
-… e?- 
-E contare fino a 10 prima di perdere completamente le staffe.-
Taemin sorrise soddisfatto. –Bravissimo! E ora chiedi scusa a questo ragazzo.-
Minho si voltò verso un Jong sconcertato e gli borbottò un “mi dispiace”, pretendendo subito dopo un altro rum. 
-Per me una birra!- aggiunse il ramato, poi si rivolse a Jong. –Devi scusarlo- disse per metà imbarazzato – lui non è cattivo, è solo… troppo irascibile, ma è una brava persona.-
Jong non seppe cosa dire quindi si limitò a scrollare le spalle e a riprendere quello che si era imposto quella sera: ubriacarsi. Bevve velocemente il suo whisky senza ghiaccio e cercò di affogare la rabbia e la gelosia che solo Kibum riusciva a fargli provare.
-Uhhh, qualcuno qui è depresso- commentò Taemin provando a fare un po’ di conversazione. 
-Forse…- concesse Jong alzando una spalla. 
Minho sorrise. -E’ innamorato del suo migliore amico- 
-Ah sì?-
-Da anni- aggiunse Jinki asciugando qualche bicchiere. – Pensa: Jong è talmente innamorato di lui, che pur di stargli vicino si offre di accompagnarlo ai suoi innumerevoli appuntamenti. Lo lascia al ristorante e lo va a riprendere a fine serata. Roba da pazzi.-
-Ma dai, lo fa davvero?-
-Sì!! Ormai è diventato il suo zerbino, il suo autista, il suo consigliere,- continuò il barista imperterrito –Non gli è rimasto nemmeno un briciolo di dignità.-
-Che sfigato-
-Poverino… -
-E poi viene qui ogni sera a scolarsi due bottiglie di whisky e a piangersi addosso.-
-Deve essere molto dura per lui- fece Taemin dispiaciuto.
-E’ un idiota-
-Ehm, forse non ve ne siete accorti, ma io sono proprio qui.- sbottò Jong indicandosi. –E tanto per la cronaca, io non sono il suo zerbino, né il suo autista, né il suo consigliere personale. Sono solo il suo migliore amico…-
-Friendzone… -  
-Oh no…-
-Eccolo che ricomincia…-
-Ci sono passato anch’io, sapete?-
-E’ vero- confermò Taemin, guadagnandosi delle strane occhiate dagli altri due.
-Tae era il mio migliore amico- continuò il motociclista -e lo amavo da impazzire, solo che non avevo il coraggio di dirgli quello che provavo…-
-Così ha deciso di chiedere aiuto a Friendzone…-
-Chiedere aiuto a Friendzone?- ripeté Jonghyun più confuso che mai. 
-Sì, Friendzone è un programma televisivo dedicato a tutti i ragazzi che sono stanchi di essere considerati soltanto amici dalla persona amata.-
 -Grazie anche al sostegno di tutta la troup sono riuscito a dichiararmi, e ho scoperto che anche Taemin ricambiava i miei sentimenti-
Il ramato lo guardò con amore –Avresti dovuto vederlo… è stato così romantico…-
-Solo per te…- disse Minho stringendogli una mano e Taemin quasi si sciolse sul posto.
-ohhh Minho, ti amo- rispose buttandoglisi letteralmente addosso e baciandolo appassionatamente.
Jong distolse immediatamente lo sguardo; era ancora troppo presto per cominciare a vomitare.
-Quindi voi due state insieme grazie ad un reality show?- fece il barista con un sopracciglio sollevato. I due non risposero perché troppo impegnati a baciarsi e Jong scosse la testa con aria sconsolata.
-Sono soltanto due ubriaconi…-
 
 
 
 
 
 
 
Quel programma televisivo esisteva davvero! Andava in onda ogni venerdì sera su mtv e contro ogni sua previsione, aveva numerosi ascolti. Perché non ne aveva mai sentito parlare?
Poi si ricordò che, dopotutto, lui guardava raramente la televisione e non si interessava a quegli stupidi reality show per adolescenti. Quello era il territorio di Key.
E prima che Kibum ritornasse con la spremuta d’arancia che gli aveva chiesto solo per toglierselo di torno, decise di guardare qualche minuto di una puntata in streaming…
 
La ragazza si fece accompagnare al Lunapark dove aveva detto che si sarebbe dovuta incontrare con il suo “appuntamento al buio” cercando di non far capire all’amico, che era proprio lui il ragazzo del suo appuntamento. Vincent, così si chiamava, diede gli ultimi consigli alla sua migliore amica dicendole di stare calma e di divertirsi. Poi le augurò una buona serata e si allontanò verso la propria macchina, e prima che questo ci salisse, Erika lo fece fermare e finalmente gli confidò i suoi sentimenti dicendogli che era innamorata di lui dalla seconda di liceo. Vincent ne rimase sorpreso e anche un po’ scosso e dopo un interminabile minuto di silenzio le disse che purtroppo il sentimento non era ricambiato.
 
La puntata finiva con la povera Erika in lacrime e con i sottotitoli che informavano il pubblico che la loro amicizia era stata rovinata per sempre.
Jong deglutì. -Ma è terribile…-
-Cos’è terribile?- 
Kibum entrò nella stanza facendolo sobbalzare quindi si affrettò a chiudere tutte le finestre aperte e a sorridere come un idiota. -Oh nulla nulla!-
Il biondino alzò un sopracciglio e gli passò la spremuta d’arancia che aveva preparato poco prima. –Se lo dici tu…-
Il castano afferrò il bicchiere e si grattò la testa con aria imbarazzata.
-C-com’è andato l’appuntamento di ieri?-
Kibum sussultò impercettibilmente e distolse lo sguardo. –Beh è… andato bene, sì-
Jong sentì il suo stomaco contorcersi dolorosamente –Lo rivedrai?-
-… no-
-Sul serio?-
-Già. Però… stasera ho un altro appuntamento-
Jonghyun quasi si affogò con la sua stessa saliva –Un altro?-
Ancora.un.altro.appuntamento.
Kibum annuì prelevando dal cassetto della scrivania la lima per le unghie. –Mi servirà il tuo aiuto…- disse con nonchalance.
Come sempre…
 
 
Jonghyun l’aveva aiutato a scegliere cosa mettersi, consigliandogli di indossare dei jeans comodi e un maglione pesante perché fuori faceva abbastanza freddo. Infine gli aveva dato un passaggio fino al ristorante dove si sarebbe tenuto il suo quattrocentocinquantesimo appuntamento.
 
Kibum uscì dall’auto seguito subito dopo dal castano.
-Stavolta come si chiama?-
-…Ned- rispose torcendosi ansiosamente le dita delle mani. 
Jong se ne accorse. –Sei nervoso?-
Kibum ficcò velocemente le mani nelle tasche del suo giaccone nero –Non dire sciocchezze… ho solo freddo.-
Jong arricciò le labbra e annuì; ben presto il suo migliore amico avrebbe iniziato a civettare con quel Ned e a dedicargli tutta la sua attenzione… non sopportava più l’idea di doverlo dividere con altri, era insostenibile.
Il biondino nel frattempo prese un gran respiro e lo guardò dritto negli occhi. –Ultimi consigli?-
Jong gli regalò un sorriso amaro –Sii semplicemente te stesso…- perché sei perfetto così come sei. Perché sei incredibile, sei stupendo, sei divertente… e se quel Ned non lo capisce, vuol dire che non ti merita.
 -O-ok-
-Allora… buona serata-
Jong si diresse verso la sua auto ma Kibum lo fermò prima che ci salisse.
-Jong, aspetta!-
Il castano si voltò a guardarlo confuso e Kibum boccheggiò per qualche secondo prima di scuotere la testa. –… nulla… c-ci vediamo domani-
-Già… a domani…-
Jong mise in moto e strinse con rabbia il volante mentre si dirigeva a casa sua. Una volta arrivato corse nella sua stanza e accese il pc, fece una veloce ricerca e selezionò l’indirizzo e-mail di Friendzone. Era arrivato il momento di uscire da lì!
 
 
****
 
 
Quelli della troup nascosero l’ultima telecamera in cucina e il signor Danny gli mise una mano sulla spalla.
-Ricordi cosa fare?-
Jong annuì agitato. Stava facendo la cosa giusta? Era giusto che mettesse al primo posto i suoi sentimenti? Era giusto che rischiasse di rovinare la loro amicizia solo perché non riusciva più a controllarsi? E come avrebbe reagito Kibum una volta che gli avesse rivelato ciò che sentiva veramente?
-Non avere paura!- gli sorrise bonariamente il signor Danny, capo della troup. –Sii naturale e non pensare alle telecamere. Andrà tutto bene!-
Jong riusciva a ricordare solo il viso distrutto della povera Erika e la faccia sconvolta di Vincent.
-Oh andiamo, non fare quella faccia! Rilassati! Fra poco Kibum sarà qui… e tu sai esattamente cosa fare, ok?-
Il castano si passò nervosamente le mani sulla fronte. –Sì, so cosa fare…-
-Bene- disse Danny, poi si rivolse al resto della troup –ognuno ai propri posti!-
 
Una volta che tutti si fossero nascosti nel magazzino e nel camioncino bianco parcheggiato all’angolo della via, Jong prese un profondo respiro e si guardò allo specchio.
-Posso farcela- si disse per niente convinto. Il campanello suonò annunciandogli l’arrivo di Key; deglutì e corse verso la porta pregando che qualcuno lassù avesse pietà di lui.
Key lo stava aspettando con le braccia incrociate e un adorabile broncio sulle labbra (che Jong si sforzò di non baciare).
-Allora… è vero?- proruppe lui vagamente infastidito –Non scherzavi al telefono?-
Il castano si morse il labbro inferiore e scosse la testa; qualcosa gli diceva che Kibum non aveva granché voglia di fargli da consigliere per il suo imminente “appuntamento al buio”.
-E’ tutto vero, ho un appuntamento!-
Kibum fece un respiro secco e si perse nei suoi pensieri.
-…Kibum?-
 –…Va bene, ti aiuterò- disse alla fine rilassandosi un po’.
Jonghyun accennò un sorriso e lo invitò ad entrare.
-Allora… dove hai deciso di portarlo stasera?-
Jong si grattò la testa –Veramente è una lei- si inventò sul momento –e la porterò al Roger’s-
Kibum annuì improvvisamente rabbuiato.
-Dici che va bene?-
-Sì… va benissimo-
-Perfetto! Cosa dovrei indossare?- gli chiese poi aprendo l’armadio per mostrarlo a Kibum. Lui esaminò qualche Jeans e infine optò per dei pantaloni grigi e una T-shirt bianca.
Jong andò in bagno a prepararsi e Kibum lo aspettò in cucina, tamburellando nervosamente le dita sul tavolo. Quando Jong lo raggiunse con le braccia spalancate e un sonoro “tadan” gli occhi di Kibum divennero più tristi.
-Che te ne pare?- gli chiese il moro girando più volte su se stesso. Era contento del lavoro che aveva fatto; aveva modellato i capelli con la piastra facendo risaltare i colpi di sole e al collo aveva messo una sciarpa leggera dello stesso colore dei suoi pantaloni. Gli sembrava di stare divinamente e sperava che Kibum la pensasse allo stesso modo.
Il biondino distolse lo sguardo dalla sua figura, si alzò dalla sedia e gli diede le spalle.
-Stai molto bene- gli confessò a voce bassa e a Jong gli si illuminarono gli occhi.
-Dobbiamo andare, se non vuoi farla aspettare-
-Giusto!-
Entrambi uscirono da casa ed entrarono nella macchina di Jong, con quest’ultimo al volante. Più si avvicinavano al Roger’s più le mani di Jonghyun sudavano. Non sapeva cosa sarebbe successo una volte che gli avesse detto tutto quello che pensava, ma era sempre più convinto di volersi allontanare dalla Friendzone.
Quando arrivarono al ristorante, Key lo accompagnò fino all’entrata.
-Hai degli ultimi consigli da darmi?- chiese Jong col cuore in gola. Il fatidico momento era quasi arrivato.
Key si strinse nelle spalle e per la prima volta nel corso della giornata lo guardò negli occhi. –Beh cerca di essere gentile, divertente e falla sentire a suo agio. Questo è molto importante-
Jong annuì senza davvero prendere in considerazione quei consigli; la sua mente era troppo occupata a cercare le parole giuste da dire al suo migliore amico.
-Lo farò-
-Ne sono sicuro. Chiunque sia… è una ragazza fortunata…- Key gli regalò un sorriso mesto e si allontanò da lui a grandi passi. Jong deglutì ansioso; era arrivato il momento! –Kibum!- urlò emozionato, ma il biondo continuò a camminare senza voltarsi indietro.
-Kibum!- gridò di nuovo –Ehy, fermati!-
Key lo ignorò e Jong gli corse dietro bloccandolo per un braccio. -Vuoi fermarti o no?-
Key rimase ostinatamente di spalle e Jong lo fece voltare con la forza –Kibum, vuoi spiegarm- non finì la frase perché gli occhi lucidi del suo migliore amico lo sconvolsero troppo. Kibum abbassò il viso, tentando di coprirsi il più possibile nonostante Jong lo avesse ormai visto.
-Kibum…- gli sollevò il mento con le dita –Perché…tu, insomma…-
Lui fece saettare gli occhi ovunque pur di non guardarlo. –Non lo so- rispose mordicchiandosi l’interno delle guance.
-Non lo sai?-
Non rispose, e grazie a quel silenzio Jong riuscì a trovare il coraggio di fare il primo passo fuori dalla Friendzone.
-Kibum, io devo dirti una cosa… non c’è nessun appuntamento al buio, ho organizzato tutto questo solo per… te-
Gli occhi di Key si spalancarono e Jong temette il peggio ma non demorse, non poteva più tirarsi indietro.
-Non voglio essere solo un amico per te. Voglio essere il tuo ragazzo. Sono la persona più giusta per stare al tuo fianco, ti conosco meglio di chiunque altro e saprei darti tutto ciò di cui hai bisogno. Sono l’unico che sopporta le tue crisi isteriche e che ama il modo in cui giochi con il lobo dell’orecchio quando sei pensieroso. 
So’ come consolarti quando le cose vanno male… so’ che sei insicuro e spaventato dall’amore. So’ tutto di te e-
Key lo interruppe -Ti sbagli, non sai tutto di me…-
Jong lo guardò confuso e le labbra del biondo si distesero in un piccolo sorriso.
-Mi conosci molto bene, sai tutto di me ed è vero, ma c’è solo una cosa che non sei mai stato in grado di capire…- lo guardò dolcemente –E’ da un sacco di tempo che provo ad uscire dalla Friendzone…-
 Jong spalancò la bocca. –CHE COSA???-
-Tutti gli appuntamenti al buio che ho avuto fino ad’ora erano… falsi- spiegò mentre il suo sorriso si faceva più ampio.
Jong arrossì come un pomodoro maturo. – Quindi tu… insomma, non sei stato con tutti quei ragazzi. Non c’è mai stato nessun appuntamento al buio-
-Già, mi dispiace di averti mentito, è solo che… non riuscivo a trovare il coraggio di dichiararmi e ho sempre finito per rimandare…-
Jong si portò le mani alla testa e camminò nervosamente davanti all’entrata del ristorante. –Non posso crederci- mormorò fra sé.
Kibum si rimpicciolì nel suo cappotto. –Sei arrabbiato con me?-
Lui si fermò lanciandogli uno sguardo stralunato. –Arrabbiato?- gli prese delicatamente una mano e gli baciò le dita –Tu non immagini neanche lontanamente quanto ho aspettato questo momento…-
Key lo guardò intensamente negli occhi. –Quindi… non sono solo un amico per te, vero?-
-No, non lo sei!-
Kibum rilasciò un sonoro sospiro di sollievo e gli si buttò letteralmente addosso. Jong rise e lo strinse tra le braccia, affondando il naso fra i suoi capelli profumati.
-Allora… ti piacerebbe venire a cena con me?-
Kibum si allontanò quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi –solo se prima mi dai un bacio-
Jong non se lo fece ripetere due volte e prima che entrambi se ne accorgessero le loro labbra erano già le une sulle altre.
 
-EEEEEEEEEEEEEEE STOP!- urlò Danny alzando un braccio verso l’alto. Tutti i componenti della troup uscirono dal camioncino parcheggiato a qualche metro da loro e raggiunsero la nuova coppia. 
Jong e Kibum sorrisero imbarazzati.
-Congratulazioni ragazzi! Avete fatto davvero un ottimo lavoro!-
-Ehm… grazie- mormorò il castano.
-Improvvisazione impeccabile!- continuò Danny.
I due si guardarono con un sopracciglio sollevato. –Come, scusi?-
-Non è da tutti risultare così veri, complimenti. Da quanto tempo studiate recitazione?-
Jong e Kibum boccheggiarono.
-Oh c-credo ci sia un malinteso-
-Noi non siamo attori!-
Danny sollevò entrambe le sopracciglia. –Cosa? Voi non siete attori?- I due scossero lentamente la testa –Quindi, volete farmi credere che la vostra storia era vera?-
Annuirono più lentamente.
Danny si mise a ridere –Questa sì che è bella! Ehy Fred, hai sentito? La loro storia era vera! Roba da pazzi! Ma come si fa a spiattellare la propria vita privata in tv? Bisogna essere davvero fuori di testa!-
Jong e Kibum arrossirono come due ladri.
-Ma… ma ci sono molti ragazzi che si rivolgono a questo programma!-
-E’ vero io lo guardo sempre!- intervenne Kibum imbarazzatissimo.
-Sono tutti attori- rispose il regista come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
-E- e allora che mi dici di Minho e Taemin, i motociclisti?-
-Chi?- chiese il biondo.
-Lunga storia- tagliò contro Jong, ansioso di sentire la risposta da Danny.
-Minho e Taemin?... Oh sì! Vuoi dire le 2min! Lavorano per noi da qualche anno; vanno alla ricerca di aspiranti attori per il nostro programma.-
-Quei due bastard-
Danny sventolò una mano. –Comunque sia, vi manderemo presto un bonifico per il lavoro svolto, e la puntata andrà in onda questo venerdì!-
I due rimasero interdetti mentre l’intera troup levava le tende lasciandoli lì come due allocchi. 
Quando furono rimasti soli Kibum fece intrecciare le loro mani. –ehi-
-ehi- gli sorrise Jong anche se ancora imbarazzato per quello che era successo poco prima.
-Sbaglio o noi avevamo un appuntamento?-
Il castano rise e annuì. 
–Prego, dopo di te…- come un vero gentiluomo aprì la porta del ristorante, lasciando che il biondo ci entrasse per primo.
Prima di raggiungerlo lanciò uno sguardo al camioncino bianco che sfrecciava per strada e sorrise tra sé quando notò la scritta nera e bianca sulla targa.
-Addio… Friendzone!
 
 
 
Note dell'autrice: Ciao raga! E' da un paio di mesi che sono bloccata e posso dire di sentirmi molto soddisfatta per essere riuscita a scrivere e finire una os (anche se assurda!) 
Spero comunque di avervi strappato un sorriso ;)
Alla prossima!
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > SHINee / Vai alla pagina dell'autore: FottutamenteStefy