Non so come fossimo finiti così – forse troppo preso dai miei okonomiyaki per rendermi conto di quel che mi succedesse intorno – ma so che ero di spalle alla mia friggitrice, con la mia fida paletta nella mano destra, un’espressione sbigottita e… di fronte a me, una moglie furiosa. Prima che potessi chiederle cosa l’affliggesse, lei mi sbraitò che non potevo continuare così e mi chiese perché mi fossi assentato senza dirle nulla. Di nuovo.