18 dicembre.

Correva sotto la pioggia senza una meta tra le lacrime che riempivano il suo volto,
mentre il vento gelido d’inverno le congelava i denti stretti.
L’ennesimo pianto dedicato al suo ,ormai, vecchio amore: Niall.
Erano ormai passati otto mesi da quando il ragazzo era morto.
Eppure lei non lo aveva ancora dimenticato,non si era ancora abituata alla sua assenza.
“Non può essere vero,non può!” ringhiava tra i denti ogni volta che pensava a lui.
“Charlotte” urlavano i suo amici da dietro cercando di farla ragionare o almeno di farla fermare
“Charlotte,fermati!” continuavano ad urlare
“No! “
“Cazzo,fermati!”
“Andate via” Harry,Liam,Louis e Zayn continuavano a rincorrerla.
 
Lei e Niall erano uguali ed indivisibili.
 Si promisero un “per sempre” cercando l’infinto,che non riuscirono a toccare.
Nulla poteva separarli,almeno così credevano.  
Finché non arrivò quel maledettissimo  giorno di maggio.  
Niall era sempre attento quando stava alla guida,soprattutto quando in macchina con lui c’era Charlotte. Quella notte stavano tornando a casa cantando le loro canzoni preferite quando un camion ,guidato da un uomo in stato d’ebbrezza,  finì su di loro.
Fu questione di attimi,e quella che era la loro canzone diventò il peggior ricordo per la ragazza.
Fu una morte a ritmo di "Everything" di Michael Bublè.
Quando Charlotte scoprì che Niall non ce l’aveva fatta sentì crollare il mondo addosso.
Si chiedeva perché lui e non lei.
Era un’anima così gentile,che sfiorava la perfezione,meritava di  vivere.
Aveva aiutato così tante volte Charlotte,così tante da farlo innamorare.
Un giorno di primavera conobbe lui: il suo angelo.
Lo aveva soprannominato così,e non pensava minimamente che quello sarebbe stato più che un semplice nomignolo.

“Per favore,Charlotte..fermati!” urlava Louis
“Perché dovrei?”
“Non puoi continuare a scappare. Sei aggrappata ad un ricordo.” continuò Zayn, ma la ragazza non rispose.
 Era troppo occupata da un destino che non sarebbe mai arrivato.
“Fermati! Sono sfinito” disse Harry fermandosi,ma gli altri tre continuarono ad inseguire la ragazza
“Stai correndo da troppo tempo,tra poco le tue gambe cederanno” urlò Liam
“Sono sola. Non ho più nulla. Non ho lui!”
“Ma hai noi! Fermati! Per favore..” i quattro cercavano di convincerla,ma la ragazza era sempre più motivata a farla finita.
Voleva andare da lui, voleva riabbracciarlo, voleva sfiorare le sue labbra per almeno un’ultima volta.
Quella era stata una morte ingiusta,per un ragazzo fin troppo buono.
I capelli le oscuravano la vista e il suo cellulare continuava a squillare,ma lei continuava a correre.
Correva,correva e correva.
Il respiro si faceva sempre più pesante,finché non finì definitivamente.
La ragazza non aveva visto il semaforo.
Una macchina le era appena salita sopra.
La sua pelle candida si macchiò di sangue,i suoi capelli scuri erano diventati un’unica grande macchia nera,e i suoi occhi color ghiaccio,tanto amati da Niall,erano ormai spenti e chiusi.
Qualcuno  chiamò l’ambulanza,mentre Louis,Liam,Harry e Zayn cercavano di assemblare ciò che era successo.
Piangevano e gridavano il suo nome,maledicendosi per non aver trovato rimedio alla sua tristezza.
Si sentivano inutili.
L’anima di Charlotte si alzò.
Nessuno poteva vederla,ma lei riusciva a capire  tutto ciò che stava accadendo.
Riusciva a vedere il dolce viso di Harry inondato dalle lacrime, riusciva a sentire la voce di Liam tra le strade che urlava il suo nome, riusciva a toccare la pelle liscia di Louis cercando di asciugare le lacrime invano, riusciva a sentire ancora l’odore dei capelli di Zayn che adorava tanto, e riusciva a vedere il suo corpo gelido sull’asfalto.
“Sei arrivata..” si girò di scatto.
Una figura le accecò lo sguardo.
Era indietreggiata da un fascio di luce.
Non riusciva a vedere bene chi le stesse parlando,ma riusciva a sentire,e poteva riconoscere quella voce anche tra mille.
“Nia..Niall”
“Ciao Charlotte.”
D’un tratto la luce si appannò,e riuscì  a vedere bene la sagoma del ragazzo che le sorrise
“Mi sei mancato” la ragazza iniziò a piangere tantissimo,più di quanto stesse facendo prima.
Queste non erano lacrime di tristezza,ma erano di gioia.
“Io non ti ho mai lasciata,te l’ho promesso: per sempre” disse  porgendole la mano. 
Charlotte si avvicinò,e afferrò la mano del ragazzo.
Ora era di nuovo con lui: il suo angelo.