L'aspettavo, lì, alla fermata dei pullman con Gemma. Era una giornata di novembre piuttosto nuvolosa, il vento soffiava sulla nostra pelle, mi accorsi che mia sorella aveva i brividi così le prestai la mia giacca che posò sul suo maglione.
Ad un tratto vidi delle luci e un grosso pullman avanzava verso di noi, in men che non si dica, si fermò e aprì le porte. Scesero tante persone, e in seguito una ragazza su i 17 anni, mora e magra, che urlò la osservai, lei sorrideva, era diversa, diversa da come la ricordavo.