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Autore: Kamusa    30/04/2007    9 recensioni
Improvvisamente, sentì che qualcuno, appollaiato sopra un traliccio dell'alta tensione, osservava la scena coi suoi occhi inquietanti e potentissimi, leggendario vanto del proprio clan. Poteva quasi vedere la sua ombra minacciosa stagliarsi contro la luna piena, oscura come la notte...
Genere: Drammatico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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clan
Ennesimo delirio tragicomico di una mente bacata, non fateci caso... l'idea mi è venuta mentre riguardavo le puntate di Naruto su Yuotube, di preciso dovrebbe essere la n.84... non so se mi è venuta bene, ditemi che ne pensate ^^"

I personaggi di questa fiction non mi appartengono, ma sono di proprietà di Masashi Kishimoto.
Risposte alle eventuali recensioni saranno aggiunte in fondo alla pagina. Buona lettura!


LA MANO FATALE


Era una fredda notte di luna piena, a Konoha, e la piccola figura si aggirava correndo per i vicoli stretti, i capelli corvini che ondeggiavano nel vento. 
La pesante borsa stretta al fianco, avanzava nel quartiere, casa dopo casa, un candido sorriso a increspare le sue labbra. Pensava con gioia ai progressi fatti durante il suo allenamento con gli shuriken, illudendosi che forse, almeno questa volta, lui avrebbe finalmente apprezzato i suoi sforzi.
-Accidenti, ho passato un sacco di tempo ad allenarmi, è tardissimo!- si disse, continuando a correre per i vicoli illuminati appena da una luce quasi spettrale, quando, improvvisamente, uno strano presentimento percorse il suo animo.
Sgranò i suoi particolarissimi occhi, sentendo che qualcuno, appollaiato sopra un traliccio dell'alta tensione, osservava la scena coi suoi occhi inquietanti e potentissimi, leggendario vanto del priprio clan. Poteva quasi vedere la sua ombra minacciosa stagliarsi contro la luna piena, oscura come la notte...
Si fermò di scatto, rivolgendo il visetto infantile verso l'alto.
Nulla, solo una grande, luminosa, per non dire incombente, luna piena.
-Strano... sembrava proprio che ci fosse qualcuno...- si disse, scrutando invano il cielo senza stelle.
Spalancò nuovamente gli occhi innocenti: una strana tensione sembrava aleggiare nell'aria...
Mosse qualche passo incerto, bloccandosi quasi subito nel rendersi conto della strana realtà
-Come mai le luci sono tutte spente? Non è ancora ora di dormire!- rabbrividì.
Voltò velocemente l'angolo, frenando nel terreno polveroso e trovando immediatamente conferma a tutti i suoi terrificanti sospetti
-M-ma questi...- tremò alla vista di tutte quelle armi piantate sulle pareti, in mezzo alla via, dappertutto. I lucernari tranciati di netto, le bandiere strappate, il leggendario simbolo della sua potente, nobilissima famiglia, infranto in ogni modo. E ancora, macchie di sangue ovunque, i membri del proprio clan riversi a terra davanti ai suoi occhi. Nel vicolo, i segni di una cruenta battaglia.
-Ma cosa significa tutto questo?- si disse, prendendo a correre disperatamente verso casa -Cosa sta succedendo?- pigolò, superando, uno dopo l'altro, i numerosi cadaveri stesi a terra, trafitti dai kunai. Uomini, donne, bambini, anziani, nessuno era stato risparmiato...
Si avvicinò a passi incerti ad un paio di cadaveri, che riconobbe poi essere i suoi vecchi zii, stesi l'uno accanto all'altra
-Oh no...- mormorò, il terrore dipinto su quel viso d'angelo -Padre...
-Padre!- gridò, aprendo di scatto la porta scorrevole -Dove siete tutti?- disse, con voce tremante, togliendosi velocemente i sandali e lasciando cadere la borsa a terra. Salì in tutta fretta i gradini dell'entrata, per poi correre in sala da pranzo.
Scostò le tende chiare, entrando nella stanza. Niente.
Solo buio e silenzio, la tavola spoglia circondata dai quattro cuscini perfettamente lisci, nessun appetitoso odore di cena a riempire quell'aria carica di nefasti presagi.
Proseguì in soggiorno, ma anche quello era vuoto. I cuscini riposti e la televisione spenta.
Si guardò intorno, gli occhi lucidi e la mente ottenebrata dallo sconforto. Sussultò, tutto d'un tratto, all'udire un tonfo proveniente da una stanza poco lontano.
Subito corse nel cortile, percorrendo velocemente la veranda, fino ad arrivare nei pressi di un pesante portone di legno.
Avvicinò un mano alla maniglia, ritraendola subito dopo a causa di un macabro presagio
"C'è qualcuno qui dentro..." pensò, in preda al terrore, prendendo a respirare affannosamente sotto la frangia scura. E se dopo tanto cercare aveva finalmente trovato qualcuno, il suo istinto era soltanto capace di gridare a gran voce "Non entrare! Non entrare!".
Rimase a lungo a fissare quel portone massiccio, in preda al panico e non sapendo decidersi sul da farsi
"Su, muoviti!" si autoimpose alla fine, strisciando faticosamente avanti le gambe e afferrando le maniglie.
Senza smettere di tremare, spinse i pesanti battenti, e il portone finalmente si aprì, emettendo un cigolio sinistro...
In mezzo al buio assoluto della stanza, la luce proiettata teatralmente da una finestra aperta rivelava la scena più macabra che i suoi occhi innocenti avessero mai potuto vedere
-Oh no...- mormorò, scorgendo davanti ai propri occhi i cadaveri dei suoi parenti più prossimi...
Suo padre giaceva riverso a terra, le chiome scure a coprirgli il viso, proprio sopra l'amata dai lunghi capelli sciolti, quasi stretti in un ultimo abbraccio in quel mare di sangue.
Trasalì, quando improvvisamente la porta si chiuse alle sue spalle.
Udì dei passi avvicinarsi alla macabra scena illuminata
"Non è possibile..." si disse, vedendo entrare in scena proprio lui, l'essere più dotato dell'intero clan, i cui occhi erano arrivati a livelli inimmaginabili persino per suo padre, un essere pressocchè perfetto in combattimento, forte oltre ogni dire...
"No, non è possibile... che motivo avrebbe di..."
Indietreggiò, osservando la sua figura materializzarsi poco a poco davanti ai suoi occhi: prima i sandali scuri e le gambe fasciate, poi le vesti pesanti e la sua figura robusta. Infine, i lunghi capelli raccolti in una coda.
Il viso, rimasto in ombra fino ad allora, si voltò improvvisamente dalla sua parte, rivelando i suoi occhi onnipotenti sotto il coprifronte di Konoha
-Nii-san...- gridò, osservando i due cadaveri a terra -Loro... perchè? Chi... chi può essere stato?- mormorò, cercando invano di convincersi che non fosse opera sua, quando improvvisamente uno shuriken passò vicinissimo alla sua spalla, andando ad impiantarsi nel legno del portone.
La stoffa della casacca si strappò nel punto in cui l'arma era passata, ferendo la pelle sottostante.
-Nii-san... ma cosa?- lo fissò, portandosi un mano alla parte offesa; il visetto sbalordito, cercava di comprendere lo sguardo indecifrabile dell'altro -Ma cosa hai fatto?
-Non lo vedi?- rispose quello con aria di sufficienza -Forse i tuoi occhi non sono altrettanto potenti?- chiese, quasi irrisorio, le pupille dilatate in bella mostra
-Vuoi dire che ora sono tutti...- pigolò il piccolo interlocutore, e una sorta di sadico sorriso si dipinse sul suo volto pallidissimo -Ma...- continuò, con voce tremante -Di preciso... perchè?
-Volevo solamente verificare quale fosse... il mio destino!- declamò il giovane, con aria quasi teatrale
-E sarebbe?- lo incitò l'altra, in tono concitato
-Niente più casate e regole assurde: siamo liberi!!!- annunciò Neji con un sorriso, abbracciando la giovane Hyuga che gli si era fatta incontro
-Evvai!!!- gridò Hinata, le lacrime agli occhi -Ora posso scappare con Naruto-kun!- gongolò
-Addio clan più nobile di Konoha!- esclamarono in coro i due cugini, spalancando il portone con un calcio e uscendo nel vicolo -Benvenuta, libertà!



RISPOSTE:

Naruto89: Eh, sai com'è... era destino che la storia si ripetesse ^^" Grazie dei complimenti, sono contenta che l'effetto "reinterpretazione strappalacrime con finale a sorpresa" sia riuscito!

elyon_chan: Eheheh, non è stato facile, ma del resto con due famiglie così era un'idea irresistibile ^^" Grazie!

K_a_S_h_i_R_a_a_H: Bene, allora mi è proprio riuscita ^^" Anch'io sono contenta per loro... grazie!

*Ellis*: Grazie grazie! Che dire, in fondo lo Sharingan deriva dal Byakugan, dice il saggio Kakashi ^^" Brava, ci avevi azzeccato! (ehm... cmq la fic è una one-shot, mi ero dimenticata di mettere "completa"... chiedo venia!)

Anna: Urka, che entusiasmo! Sono contenta che ti sia piaciuta, grazie!

_Eleuthera_: Grazie! Sono contenta che la sorpresa sia riuscita... gli amorevoli Uchiha me ne saranno grati... gli Hyuga un po' meno, ma almeno Neji e Hinata sono liberi ^^"

Hime_chan: Grazie dei complimenti! Per le puntate di Naruto vai su Youtube e cerca "naruto episode" più un numero, questa qui di Itachi dovrebbe essere intorno all'84, sono in giapponese con sottotitoli inglesi (non so se esistano in italiano, una volta c'erano ma credo le abbiano tolte tutte per problemi di copyright...)

Aku: Grazie grazie ^//^" In effetti non è stato facile, ho dovuto usare una miriade di perifrasi col terrore di aver inserito un aggettivo che non andava, anche perchè fino all'ultimo ho sempre pensato a Sasuke, avevo la puntata davanti e scrivevo passo passo guardando le immagini... sono moooooolto contenta che sia riuscita bene!

Serry_Black: Mi spiace che non ti sia piaciuta, del resto ognuno ha i suoi gusti... il finale doveva avere appunto l'effetto di demolire tutto quello che era stato detto sopra, drammaticità compresa, certo sarebbe stato interessante farlo finire come una tragedia "seria", ma ho preferito optare per il comico, è un effetto che a me personalmente piace... beh, spiacente di averti deluso, grazie cmq per aver recensito.





  
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