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Autore: Esigenza2    17/10/2012    2 recensioni
Che cos’è la vita senza sogni? Ed i sogni senza vita cosa sono? Forse un oceano infinito, indefinito e senza onde, liquido piatto, semplicemente trasparente, perché se non ci sono i sogni non c’è neanche il sole e se non ci sono persone che pensano, se non ci sono persone che sognano vi è solo una possibilità, forse la fine.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Uno straccio di domande.
by meds winston.

 

Regge il gioco, è un nuovo giorno, invidia le altre persone e le altre persone forse nemmeno esistevano, che cos’è la vita senza sogni? Ed i sogni senza vita cosa sono? Forse un oceano infinito, indefinito e senza onde, liquido piatto, semplicemente trasparente, perché se non ci sono i sogni non c’è neanche il sole e se non ci sono persone che pensano, se non ci sono persone che sognano vi è solo una possibilità, forse la fine.
Ma chi ha mai detto che sognare è giusto? E se fosse completamente sbagliato? Insomma, una persona nasce e quando cresce incomincia a porsi degli obiettivi, spesso però ci limitiamo a tracciare una semplice linea che divide i sogni dalla realtà, spesso? Sempre, costantemente, allora regge il gioco, reggo il gioco, reggiamo il gioco.
Che cos’è una vita senza illusioni? Che cosa un’illusione senza vita? Forse una probabile reazione chimica e magari così è nato l’universo, ma l’universo senza stelle e senza migliaia di pianeti ancora ignoti, ancora senza nome, ancora senza un occhio per osservali, che cos’è?
Ed una domanda? Le domande fondamentalmente a cosa servono? Vogliamo davvero conoscere la verità? Perché la vogliamo? Perché sentiamo questa grandissima necessità di possederla, la verità? Ed una volta ottenuta, a cosa mai ci servirà? È indispensabile pensare, ma la verità è il contrario del pensiero quindi, perché senza la verità, forse questa terra fatta di mare, cielo e merda potrebbe essere un posto senza un perché e ci limiteremo a sfornare figli e poi ad abbandonarli, un po’ come fanno i coccodrilli, forse è un po’ contorto questo discorso, loro partoriscono, se li mangiano e come i coglioni incominciano a piangere, che cazzo piangiamo a fare sul latte versato? E perché rivolgiamo,  molto spesso,  il nostro pensiero verso il passato?
Perché sbirciamo sempre ciò che abbiamo fatto e non facciamo di noi ciò che siamo ora? Perché siamo ciò che siamo con i nostri errori e non con i nostri successi? Allora è così che funziona con la verità, questa non porterà a nulla se non ad un breve, brevissimo senso di appagamento, ma dopo? Dopo dimenticheremo e ne cercheremo un’altra, di verità.
I sogni, diventati, con fatica, realtà, smetteranno di essere chiamati tali? Dopo aver realizzato i nostri obiettivi, sì, ipoteticamente tutti, i sogni termineranno? E cosa ne rimarrà, allora? Cosa diventeremo? Forse è per questo che i sogni sono difficili, forse è per questo che codesti sono dominati da un forte senso di consapevolezza, quella in cui non riusciremmo a sopravvivere nel caso non venissero realizzati, ma smetteremo di vivere? Forse anche di respirare? Si marcirà, ma continueremo a respirare.
Al giorno d’oggi ci sono più persone che vivono, ma son morte dentro, che suicidi di massa.
Al giorno d’oggi nulla è certo, ma infondo mai lo è stato.
La certezza non è altro che un groviglio di cazzate, la certezza non è mai qui, non è mai stata qui e mai lo sarà, o almeno per me, la certezza non mi serve, perché se l’avessi, facciamo un esempio, sul mio obiettivo, che quest’ultimo riuscirei a realizzarlo, smetterei di impegnarmi, tanto avrò successo ed un mucchio di gente che mi leccherà il culo, la certezza mi fermerà soltanto, fermerà soltanto tutti noi.
Quello che mi serve sono le piccole delusioni, le medie bugie e le grandi cazzate.
Forse vivere fino alla fine senza alcuna verità e con degli obiettivi e quello che farò, ma con la massima sincerità, non lo farò, le persone non fanno altro che tacere con uno scotch spesso – sì, quello di color marrone – altre persone, e mi domando perché lo fanno, perché lo facciamo, insomma, adesso una persona per vivere deve dissotterrare un’altra, di persona, sarà forse l’istinto animalesco che vi è in tutti noi? Forse microsoft word mi aiuterà a correggere molti errori grammaticali che vi sono in questo testo senza alcun senso, ma non mi scriverà tutto ciò che ho nella testa, ora sembrerà un pensiero un po’ contorto, forse molto contorto, ma volevo spiegare, con questo imprevedibile esempio che le cose te le crei tu, per quanto concerne la fede, la superstizione o semplicemente il caso, le cazzate te le crei tu, le certezze te le crei tu, il mondo ce lo creiamo noi. 

  
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