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Autore: mirco    17/10/2012    4 recensioni
Winter Devine. Capelli arancioni, occhi verdi e lentiggini. Cosa potrebbe succedere se gli amici di suo fratello Josh diventassero i suoi? Non tutte le storie hanno un lieto fine.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Winter, vai ad aprire tu!’

Mi alzai sbuffando dal divano. Perché dovevo andare ad aprire io se gli amici erano i suoi?

‘Josh è di sopra.’ Dissi aprendo la porta a quei cinque.

Mio fratello Josh ed io abitiamo insieme. I nostri genitori ci hanno abbandonati quando eravamo piccoli, così mi ha sempre raccontato la nonna.

Il mio abbigliamento non era del tutto accogliente. Avevo dei pantaloncini corti azzurri e una canottieri bianca e larga sopra. I miei capelli arancioni erano raccolti in un concio disordinato e avevo anche gli occhiali, oggetto che odiavo ma che dovevo portare per guardare la televisione e leggere.

Appena gli amici di mio fratello furono entrati, chiusi la porta e mi andai ad immergere di nuovo nel mio libro.

I suoi amici li conoscevo da molto tempo, anche se raramente mi avevano rivolto la parola. Sapevo i loro nomi, ma facevo ancora un po’ fatica a distinguerli.

‘Scusami. Mi ha detto Josh di venire a prendere da mangiare.’ Una voce mi fece chiudere il libro a pagina 129.

‘Si.’ Annunciai mentre mi avviavo verso la cucina. ‘Che cosa volete?’ Chiesi.

Mi voltai verso il ragazzo. Castano chiaro tendente al biondo con degli occhi marroni da far girar la testa.

‘Aspetta! Tu sei..’ Lo osservai bene cercando di ricordare il suo nome. ‘Louis!’

‘No, sono Liam.’ Ridacchiò lui.

‘Dai, c’ero quasi.’ Aprii la dispensa e ne estrassi un enorme pacchetto di patatine.

Lui iniziò a ridere e io lo seguii. Aveva una risata stupenda.

‘Non sei un ragazzo di molte parole.’ Gli sorrisi.

Rovesciai le patatine in un contenitore di plastica rosso.

‘Me lo dicono in molti.’ E mi sorrise pure lui.

Un silenzio imbarazzante calò tra di noi, ma poi un rumore proveniente dal piano di sopra mi fece allarmare.

Scattai verso le scale ed entrai in camera di mio fratello di corsa.

‘Che cosa è successo?’ Domandai sotto lo sguardo interrogativo dei presenti.

‘Niente Zayn è caduto dal letto.’ Risero tutti insieme, compreso Liam che si trovava dietro di me.

‘Ah, allora io torno giù.’ Mi voltai e mi avviai giù per le scale.

‘Winter, aspetta. Stai con noi, sei sempre da sola, non voglio che tu sia triste.’ Josh mi aveva davvero proposto di stare con loro?

‘Josh, davvero?’ Lui annuì. ‘Sei il fratello migliore del mondo. Vado a prendere la mia Canon.’ Andai in camera mia presi la macchina fotografica e tornai da mio fratello e i suoi amici.

In effetti ero sempre da sola. Non avevo amiche. In realtà un’amica ce l’avevo. Si chiamava Rose e abitava a Parigi.


‘Me lo ricordavo bene quel giorno. E’ stato la prima volta che ci siamo parlati.’ Mi sorrise Liam.

‘Sono solo passati 3 mesi. Eppure voi siete la cosa più importante per me.’ Mi strinsi di più al ragazzo.

Ci trovavamo nel giardino di casa mia e stavamo guardando le stelle. Louis continuava a sparare cavolate, Harry dormiva, Zayn e Josh parlavano e io e Liam stavamo abbracciati a raccontarci vecchi ricordi di appena 3 mesi.

Mancava Niall e io sentivo che lui non c’era. Non c’era nessuno che rideva come lui. La sua risata era la cosa più bella che avessi mai ascoltato.

‘Ma che ci fate qui, e il nostro film?’ Un Niall sorridente spuntò da dietro al cancello con un DVD in mano.

‘Se quel DVD che hai in mano contiene il Titanic ti amerò per sempre.’ Mia alzai sorridente.

Presi in mano il DVD ed era proprio il mio film preferito. Il mio sorriso divenne enorme e iniziai a saltellare di felicità.

‘Winter, calmati. Non ho mai visto la fine del film e sono curioso, quindi entriamo.’ Dichiarò Niall abbracciandomi.

‘Niall, che ci provi con mia sorella?’ Ridacchiò Josh.

Ci sistemammo tutti sui due divani. Io ero tra Liam e Niall e mio fratello continuava a guardarci e a sorridere. Chissà a che pensava.

Il film iniziò e io sembravo una bambina che si trova davanti ad un negozio di caramelle.

A metà del film decidemmo di fare una pausa. Andai in cucina per fare i pop-corn. Presi la busta e la infilai dentro al microonde.

Premetti il bottone per l’accensione ma l’apparecchio non dava cenno di vita.

‘Dai, su accenditi!’ E iniziai a dare piccole botte sul microonde.

Una risata mi giunse alle orecchie. Poteva appartenere solo ad una persona.

‘Non ridere! Vieni ad aiutarmi, i pop-corn sono anche per te.’

‘Ehmm..Winter, hai controllato se la spina era attaccata?’
Domandò lui.

‘Quale spina?’ Mi voltai verso di lui.

Iniziammo a ridere senza fermarci. Io mi ero accasciata a terra e lui mi guardava divertito.

‘Sono proprio tonta.’ Annunciai trattenendo le lacrime dal ridere.

Niall inserì la spina nella presa e il microonde si accese magicamente. Il sacchetto dentro iniziò ad ingrandirsi.

‘Bene, ora aspettiamo.’ Mi sedetti sul piano di marmo vicino ai fornelli.

‘Beh, raccontami un po’ dei tuoi mille ragazzi estivi.’ Ruppe il silenzio Niall avvicinandosi a me.

‘Io? Ragazzi?’ Scoppiai immediatamente a ridere.

‘Sei una ragazza così bella, come fai a non avere la fila?’ Si avvicinò ancora lui, posando le mani sulle mie ginocchia scoperte.

Come mai faceva così caldo? Eravamo in estate, ma verso la fine.

‘Grazie del complimento, ma evidentemente nessuno la pensa come te.’ Abbassai la testa ripensando alle parole che mi aveva detto il mio ex ‘Non so che cosa avevo bevuto quando sono stato con te, quando ti vedo mi viene il voltastomaco.’

‘Non dire così, troverai qualcuno. Magari c’è una persona che ti aspetta, ma tu non te ne stai accorgendo.’ Alzai la testa e incontrai i suoi occhi e mi ci persi dentro.

Il ‘Din’ del microonde mi fece sobbalzare. Niall si allontanò e io scesi dal marmo. Tirai fuori il sacchetto bollente e , con l’aiuto del biondo, rovesciai i pop-corn in una ciotola.

Ci sistemammo nuovamente sul divano e il film ripartì. Era successo qualcosa fra Niall e me. Una persona mi sta aspettando, ma io non me accorgo. Che vuol dire?


Avevo 18 anni e la scuola la avevo lasciata già da un anno. Lavoravo in un piccolo bar di fronte a casa di Niall.

Oggi iniziava Settembre e anche il lavoro. Mi alzai presto e mi avviai verso il bar.

Conoscevo bene tutti i clienti che solitamente venivano, ma Niall non lo avevo mai visto.

‘Un caffè e una brioches, grazie.’ Mi chiese una voce.

‘Arrivano subito.’ Alzai la testa per vedere a chi apparteneva la voce e mi ritrovai davanti Niall.

‘Winter, lavori qui?’ Mi chiese lui, mentre gli versavo il caffè.

‘No, guarda sono qui come mascotte! Che domande fai? Ovvio che lavoro qui.’ Lo presi un po’ in giro.

Gli posai la brioches sul bancone e andai a servire un altro cliente.

‘A che ora finisci qui?’ Mi chiese il biondo sorseggiando il suo caffè.

‘Alle sei. Anche se faccio una pausa pranzo quando mi pare di un quarto d’ora, ma non vale niente. Riesco malapena a prendere qualcosa da mangiare.’ Ecco il mio problema, parlavo sempre troppo.

‘Bene, quando finisci aspettati una sorpresa.’ Mi fece l’occhiolino e uscì dal bar.

Io rimasi immobile a fissare l’uscita come in trance. Sorpresa?

Il turno fu molto lento perché pensavo continuamente alla sorpresa di Niall. Che poteva essere? Un unicorno? Un panda? Brad Pitt? Taylor Lautner? Non ne avevo la più pallida idea.

L’orologio del bar segnava le cinque e cinquantacinque. Solo cinque minuti. 17.56 Portai il caffè ad un cliente e rifissai l’orologio. 17.58

‘Winter, vai pure. Oggi hai fatto abbastanza. Ci vediamo domani.’ MI disse Paul, il proprietario del bar.

Mi tolsi il grembiale e andai a prendere la mia borsa. Vidi una capigliatura bionda fuori dalla porta, così uscii.

‘Sono in orario?’ Chiesi sorridendo.

‘No, sono le 18.01. Però ti accetto lo stesso.’ Mi rispose lui.

‘Allora qual è la sorpresa?’ Domandai entusiasta e curiosa.

‘Ho avuto il permesso da tuo fratello per portarti a mangiare fuori insieme a me.’

Si, in realtà ero felice. Era un appuntamento? Non mi importava, ero con Niall.

Girammo un po’ per le strade nascoste di Londra a braccetto, come due malati mentali. Con la mia Canon immortalavo tutti i momenti che volevo ricordare per sempre.

Mi fece ridere tantissimo e cenammo in una pizzeria stupenda. Sorgeva su una collinetta verdeggiante. Il locale era illuminato da alcune luci soffuse e i tavolini fuori erano decorati con un girasole come centrotavola.

Fu una serata magnifica e Niall mi riaccompagnò a casa.

Allora, piaciuta come sorpresa?’ Mi chiese lui camminando.

‘Si, tantissimo. Era un appuntamento?’ Speravo vivamente in un si.

‘Solo se tu vuoi che lo sia.’

‘Filosofo il ragazzo.’ Ridacchiai io.

Eravamo arrivati davanti a casa. Ed arrivato il momento di salutarci.

‘Grazie mille per questa serata. Allora ciao.’ Dissi un po’ timidamente

‘Ciao, Winter.’ Mi disse lui abbracciandomi.

Lo salutai con la mano ed entrai in casa. Avevo un sorriso da ebete sulla faccia. Ho sempre creduto che nessuno mi avrebbe invitata fuori, poi è arrivato Niall.

‘Winter, devi raccontarmi tutto.’ Spuntò fuori Josh dal nulla.

Sembrava una tredicenne che non vede la sua amica da mesi e vuole sapere ogni minimo dettaglio. In fondo Josh è mio fratello. Il migliore, direi.

‘Ci siamo divertiti.’ Disse salendo le scale.

‘Tutto qui?’ Urlò lui con la bocca che disegnava una ‘o’.

‘Buona notte, Josh.’ Annunciai aprendo la porta di camera mia.

Mi cambiai e mi stesi sul letto. Presi la mia Canon e riguardai tutte le foto. Un sorriso spuntò sulle le mie labbra appena dopo la seconda foto.

E questa? Iniziai a ridere ripensando al momento. La foto ritraeva Niall e me abbracciati che ci facevamo la linguaccia a vicenda. Avevamo chiesto ad un passante di farci una foto e dopo averla fatta si era allontanato un po’ sconvolto dal nostro comportamento non del tutto normale.

Riposi la macchina fotografica sul comodino blu scuro e mi misi a leggere il libro che avevo lasciato a pagina 129 quel pomeriggio del 1 giugno.

Dopo alcune pagine i miei occhi si erano appesantiti, chiusi il libro e mi addormentai cullata dal ricordo della risata di Niall.


Finalmente il fine settimana era arrivato. Io avevo sia il sabato che la domenica liberi e di solito dormivo fino a tardi.

Dopo quella sera Niall e io non eravamo più usciti da soli, ma questa sera c’era un’altra delle sue sorprese. L’unica cosa mi aveva chiesto di vestirmi elegante.

Imbottigliata nel mio vestitino marrone, su degli incredibili trampoli del colore dei miei capelli, lisci per l’occasione, e con un rossetto rosso sulle labbra, aspettavo che il campanello suonasse.

Il campanello suonò e io mi alzai dal letto. Sentii la porta chiudersi e una strana sensazione mi avvolse.

Iniziai a scendere le scale piano e potevo vedere il sorrisetto di Niall e gli occhi lucidi di Josh.

‘Non starai mica piangendo?’ Domandai sarcastica a mio fratello.

‘Sei cresciuta così in fretta. Non sei più la mia sorellina a cui badare, ma una bella ragazza che se la cava da sola.’

‘Io sarò sempre la tua sorellina, ma tu sarai il mio fratellone.’ Sorridemmo entrambi.

‘Principessa, sei pronta?’ Mi chiese Niall.

‘Visto, sono già una principessa.’ Ironizzai io.

Uscimmo da casa Devine e ci dirigemmo a piedi verso il ‘posto speciale’ che mi aveva promesso Niall.

‘Ho una domanda da farti. Come mai ti chiami come l’inverno?’

‘Beh, da quello che mi ha raccontato la nonna, ai miei genitori è sempre piaciuto l’inverno e visto che il mio compleanno cade il primo giorno d’inverno, il 21 dicembre, mi hanno chiamata così.’
Era una delle domanda a cui amavo rispondere.

‘Winter non è un nome comune, ma io credo che sia fenomenale.’ Mi sorrise e io mi dovetti sforzare per non svenire.

Da un paio di giorni avevo pensato a me e Niall come una coppia. Ho sempre avuto un debole per lui, anche quando entrava in casa solo per mio fratello.

‘Siamo arrivati, principessa.’

Avanti a noi c’era un piccolo tavolo tutto perfettamente apparecchiato. Negli alberi attorno erano attaccate alcune lanterne che emanavano luce arancione.

Era tutto felicemente perfetto. Appena vidi i camerieri mi misi a ridere. Zayn, Liam, Louis e Harry aveva indossato lo smoking e ci aspettavano con le mani dietro alla schiena.

‘Allora, ti piace?’ Mi chiese il biondo facendomi accomodare.

‘Si, è tutto davvero troppo bello.’ Ammisi sedendomi.

La cena procedette al meglio. Niall e io ridevamo sempre e lui continuava a farmi complimenti. Ero in paradiso.

Ci alzammo dal tavolo e iniziammo a passeggiare per le vie leggermente illuminate di Londra. Tenevamo una certa distanza non so neanche per quale motivo.

Pensai a quello che stava succedendo. Pensai alla prima volta che vidi il biondo entrare in casa mia. Fu tutto così strano e anche un po’ imbarazzante.

‘Era un pomeriggio freddo e fuori cominciava a scendere la prima neve di dicembre. Qualcuno bussò alla porta. E il campanello non esiste?

Aprendo la porta mi ritrovai davanti sei ragazzi infreddoliti con i nasi rossi. Tra quelli c’era mio fratello Josh, gli altro dovevano essere i suoi nuovi amici.

‘Winter, non è che ci prepareresti una cioccolata calda?’ Mi chiese mio fratello.

‘Si, intanto voi scaldatevi, non vorrete mica ammalarvi!’

Preparai le tazze e le portai in camera di mio fratello su di un vassoio. Bussai, ma nessuno rispose così entrai.

Mi ritrovai davanti un ragazzo biondo che indossava solo un paio di jeans. Dietro di lui c’era gli altri cinque, ma vestiti.

‘Ehmmm…scusa…mmmh..le cioccolate le lascio qui.’ Uscii velocemente dalla stanza e il mio viso tornò del colorito normale, non del rosso pomodoro di cinque minuti prima.’


Tornai alla realtà e Niall mi guardava con una faccia piuttosto confusa.

‘Stavo ripensando alla prima volta che ci siamo visti a casa mia.’

‘Avevo già capito che tu eri una persona speciale.’ Disse lui lasciandomi stupita.

‘Anche io avevo già capito che mi sarei innamorata di te.’ Avevo davvero dette quelle cose? Perché non sto mai zitta?

Niall si fermò e mi costrinse a guardarlo con un gesto della mano. Mi misi davanti a lui e aspettai che mi abbandonasse lì da sola dopo quello che gli avevo detto, invece si avvicinò a me, mi prese il viso fra le mani e combaciò le sue labbra soffici alle mie.


‘Perfavore voi due, non rendete pubbliche le vostre moine.’ Si lamentò Harry.

Oggi era il 21 dicembre, il mio compleanno. Siamo tutti riuniti a casa Devine e stiamo festeggiando.

Io e Niall stiamo insieme e mio fratello ha preso molto bene la cosa. I ragazzi sapevano che tra noi due doveva succedere qualcosa e infatti così è stato.

Qualche settimana fa hanno detto a Niall che è malato. La sua malattia è molto grave, se la cura va bene non ci dovrebbero essere problemi, ma se qualcosa dovrebbe andare storto sarebbe la fine di tutto.

Domani ha la 5 seduta, ma finora tutto è andato per il meglio e noi speriamo che proceda tutto così.

Al dito portavo un anello d’argento con inciso all’interno ‘Our love will never die.’ Me lo aveva regalato Niall per il mio compleanno.

Erano le 22.22 ed io espressi un desiderio. Il mio unico desiderio era che tutte le cure di Niall andassero bene così saremo potuti stare insieme per sempre.

Piano piano chiusi gli occhi e mi addormentai tra le braccia del biondo e mi sentivo davvero felice. Per una volta anche io potevo essere felice.

‘Winter svegliati. Ti dobbiamo parlare.’ Dove mi trovavo?

Aprii lentamente gli occhi e mi ritrovai davanti Josh, Zayn e Louis.

‘Buongiorno. Che cosa c’è?’ Domandai controvoglia.

‘Si tratta di Niall.’ Spuntò fuori Liam con la faccia seria.

Mi alzai velocemente dal letto, spalancai gli occhi e aspettai che fossero loro a dirmi qualcosa.

‘Oggi aveva una delle sedute per le cure. Pare che qualcosa sia andato storto, ma niente è deciso. Ora è in coma.’ Louis abbassò il viso e sentii gli occhi bruciare.

Corsi fuori dalla porta e un’ondata gelida mi venne addosso. Iniziai a correre più veloce possibile verso l’ospedale, coperta solamente da una felpa.

Entrai dentro all’edificio e chiesi subito dove si trovava Niall.

‘Stanza 230.’

Percorsi tutto l’ospedale piangendo.

Se quel DVD che hai in mano contiene il Titanic ti amerò per sempre.’ Mia alzai sorridente.


‘Sei una ragazza così bella, come fai a non avere la fila?’ Si avvicinò ancora lui, posando le mani sulle mie ginocchia scoperte.


‘Non dire così, troverai qualcuno. Magari c’è una persona che ti aspetta, ma tu non te ne stai accorgendo.’ Alzai la testa e incontrai i suoi occhi e mi ci persi dentro.


‘Allora, piaciuta come sorpresa?’ Mi chiese lui camminando.

‘Si, tantissimo. Era un appuntamento?’ Speravo vivamente in un si.

‘Solo se tu vuoi che lo sia.’


‘Principessa, sei pronta?’ Mi chiese Niall.


Niall si fermò e mi costrinse a guardarlo con un gesto della mano. Mi misi davanti a lui e aspettai che mi abbandonasse lì da sola dopo quello che gli avevo detto, invece si avvicinò a me, mi prese il viso fra le mani e combaciò le sue labbra soffici alle mie.

Arrivai davanti alla stanza. Aprii lentamente la porta e un angelo era steso su un letto tutto bianco.

‘Ciao amore. Sono Winter, la tua principessa, come mi chiamavi sempre te. Ti prego, non mi lasciare. Io non riesco ad andare avanti senza di te.’ Iniziai a singhiozzare.

La macchina a cui era collegato Niall iniziò a fare un Bip continuo e una riga verde infinita era apparsa sul piccolo schermo.

Mi catapultai fuori dalla stanza e chiamai aiuto. Arrivò un’infermiera che provò a fare di tutto per trasformare quella maledetta linea verde.

La vidi voltarsi verso di me e annunciarmi con voce leggermente addolorata le parole che non avrei mai voluto ascoltare.

‘Mi dispiace signorina. Abbiamo fatto il possibile.’

Le mie ginocchia cedettero e io caddi a terra piangendo. Sentii delle braccia stringermi, ma non m’importava chi era.

Il dolore mi lacerò il cuore. Mi ritrovai a guardare verso le mie mani, più precisamente verso l’anello. Quell’anello che Niall mi aveva regalato il giorno prima, il segno che saremo stati per sempre insieme. Nessun ostacolo ci avrebbe mai diviso.

‘Ci vediamo tra molti anni, amore mio. Ricordati che il nostro amore non morirà mai.’






i'm back, bitchies! Beeeeeeenissimo, questa OS è lunga NOVE (N-O-V-E) pagine di Word. Spero vi piaccia. Laciate qualche recensione, non vi mangio mica o:
Il finale è un po' triste, non ero molto in vena di lieto fine in questi giorni. Sapete 1 Novembre, X-FACTOR.
Vabbè, così è la vita. Mi raccomando live while we're young!
Baci,
Mati.




 

  
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