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Autore: poppett    17/10/2012    2 recensioni
One shot su #Ziam a rating giallo.
"Gli presi la mano, il suo sguardo era freddo e distaccato. Quando mi voltai lui mollò la presa con uno strattone."
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia scendeva placida inzuppandomi completamente. Non capivo perchè fossi ancora lì, davanti a Zayn, cercando di biascicare qualcosa di sensato. Perchè era sempre così difficile? Perchè non riuscivo ad esternare i miei sentimenti? Lo sentii sbuffare, era scocciato.
Avevo chiesto io di incontrarlo, e sempre io dovevo iniziare la conversazione. Ma non sapevo da dove cominciare. Gli presi la mano, il suo sguardo era freddo e distaccato. Quando mi voltai lui mollò la presa con uno strattone. Lo guardai in cerca di una risposta, e sbuffai indicandogli il portico deserto. Lui sembrò capire le mie intenzioni e con una corsa fummo entrambi al riparo.
-Allora, Liam, cosa c'è?- mi chiese mentre si portava la sigaretta alla bocca. Odiavo quando fumava, ma non osai dire niente, quel giorno sembrava più lunatico del solito.
-Lo so che abbiamo detto di non parlarne, ma io voglio parlarne.- ammisi maledicendomi mentalmente. 
Zayn spalancò gli occhi, aprendo la bocca per far uscire la nuvoletta di fumo. 
-Di cosa vuoi parlare, Liam?- mi guardò con sguardo innocente, e anche se odiavo quando le persone dicevano il mio nome, la sua voce rendeva tutto perfetto, perfino quello. 
-Lo sai perfettamente.- mi sedetti per terra appoggiando la schiena bagnata al muro. Avevo paura che tutto finisse, che quel bacio in discoteca fosse solo un'errore. Eppure Zayn aveva ricambiato, e non poco, dato che il mattino seguente mi ero ritrovato tra le sue braccia forti. Quello che c'era stato tra di noi, a parer mio, era molto più di una semplice sveltina. Mi aveva dato il suo numero e poi era sparito lasciandomi un bacio a fior di labbra. Come dimenticare quelle labbra piene e dolci? 
Zayn si sedette accanto a me voltando il viso nella mia direzione, e tutto quello che aveva in mente di fare era di provare ancora quella meravigliosa sensazione. Le nostre labbra a contatto e basta. Sentire se provava qualcosa, perchè io lo sentivo, avvertivo i brividi ad ogni suo tocco, ad ogni suo morso, ad ogni suo bacio e ad ogni sua carezza. Il mio stomaco, al solo pensiero, venne invaso da bufali inferociti, tanto ero scombussolato.
-Liam...- sospirò poco dopo, tornando a guardare davanti a sè e prendendomi una mano, accarezzandola. -..è complicato.- aggiunse poco dopo continuando nel suo movimento. Non riuscii a staccare li occhi dal suo viso perfetto. Lui in risposta abbassò il viso imbarazzato. 
Avevi sentito troppo volte quel è complicato. Tutte le emozioni che mi ero costruito per lui caddero provocandomi un buco al cuore. Mi alzai velocemente e mi incamminai mettendomi le mani in tasca. Sentii Zayn chiamare il mio nome, e poi dare un pugno a qualcosa mentre reprimeva un urlo. 
Faceva male. Eccome se faceva male.
Ma avevo bisogno di certezze in quel momento, e Zayn non me le aveva date per tempo.
Così, andandomene, chiusi il capitolo della mia vita legato a Zayn, o almeno speravo di averlo fatto.
 
Due mesi dopo.
Il telefono squillò annunciandomi una chiamata da parte di Becca, la mia migliore amica Australiana, trasferitasi a Londra per studiare. Non avevo mai capito perchè avesse preferito trasferirsi, insomma, a Sydney non avevano università?
Il mio pensiero fu interrotto dal quinto squillo, così mi alzai pigramente e recuperai il telefono. Quei mesi senza notizie di Zayn erano state un inferno. Non avevo smesso di pensare a lui nemmeno per un secondo. Avevo provato a chiamarlo, ma ogni volta che facevo partire lo squillo, riattaccavo. Avevo pianto, troppo, perchè anche Becca mi riprese dandomi del mollaccione. Mi aveva aiutato per un certo periodo, facendomi conoscere ragazze. E solo quando le dissi di essere gay mi scoppiò a ridere in faccia. Fu l'unica volta che litigammo. Lei era fatta apposta per me, io ero timido, e poco socievole. Lei era chiacchierona, impicciona e estroversa. Era una forza della natura, e a me piaceva così.
-Hey Leeyum! Sei ancora vivo?- una voce allegra rispose. Sentii i clacson e il rumore del traffico, segno che era in città.
-Diciamo di sì. Vai a fare compere oggi?- chiesi sorridendo mentre la sentivo soffocare una bestemmia. Mi straiai sul divano, ancora caldo da prima, e accesi la tv cominciando a girare per i canali.
-No, vado da Jess e poi al lavoro. Senti Liam...- iniziò a fare con voce dolce. Sapevo cosa sarebbe nato, quindi decisi di rispondere interrompendola.
-Qualunque cosa sia, la risposta è no.- Mi soffermai su Mtv dove stavano trasmettendo una canzone dei Maroon 5.
-Ma non sai nemmeno di cosa si tratta, almeno lasci..- sbuffò lei.
-No- la interruppi di nuovo.
-Ma..- riprovò lei, quasi piangendo.
-No, Becca.- aggiunsi anche il suo nome, tanto per convincerla che ero serio, e che non mi andava di partecipare ad una delle sue stravaganti serate.
-Sei impossibile.- soffiò mentre attaccava.
Buttai il telefono sulla poltrona, stravaccandomi in un modo che nemmeno credevo possibile. Passarono poco di tre ore prima che il campanello cominciasse a suonare insistentemente.
Sbuffai mentre mi alzavo trascinandomi dietro la coperta. Quando però aprii la porta, una chioma bionda mi travolse constringendomi a tenermi sul muro.
-Allora, stavo dicendo.- prese una piccola pausa mentre si girava verso di me. Fece una piccola smorfia verso il salotto. Roteai gli occhi. Adesso un ragazzo non poteva nemmeno più avere un posto solo per lui?
-Questa sera ci sarà una festa al pub di Dylan, e tu sai quanto ci tiene Dylan alle feste, e sai anche che se non ti porto mi farà nera, e tu sai che io odio i capelli neri, vero?- disse tutto d'un fiato, mangiandosi qualche parola. 
Spalancò gli occhi nocciola e sporse il labbro in fuori. Io mi limitai a grattarmi la testa facendo  una smorfia alla sua richiesta.
-Oh, Becky ma perchè?- chiesi esausto, chiudendo con un calcio la porta e andando in cucina.
Becca mi seguì facendo dei minuscoli passettini con i suoi tacchi vertiginosi. Mi battè un paio di volte la mano sulla spalla, e fui costretto a girarmi.
-Liam, ti rendi conto in che condizioni è presa la tua vita sociale che non hai?- mi chiese con fare ovvio. Ci riflettei un momento mentre prendevo un bicchiere e lo riempivo d'acqua.
-In realtà no.- mandai giù un sorso, sorridendo alla sua espressione.
Mi diede una spinta notando che stavo ridendo, e poi cominciò anche lei.
-Liam James Payne corri a farti una doccia prima che i miei tacchi raggiungano le tue parti basse.- Mi indincò il bagno mentre si osservava il tacco delle scarpe. Mi osservò implorante.
Decisi di accontentarla avviandomi verso il bagno.
Dopo un'ora era pronto, e lei anche. Aveva un vestito a tubino che le arrivava a metà coscia e che le fasciava metà seno, lasciando ben poco all'immaginazione. Era di un verde scuro metallizzato e scarpe nere alte come il suo solito. Mi sorrise portando il petto il fuori.
-Allora?- chiese facendo un giro su stessa.
-Vuoi saperlo davvero?- chiesi soffermandomi sul suo lato b. Decisamente da invidia. 
-No, ci ho ripensato. Andiamo!- esultò, raggiungendo la porta. Risi piano seguendola.
 
Il locale gremito di persone era come lo ricordavo. Grande, spazioso, e appunto, pieno di gente. Mi feci spazio tra bionde ossigenate, gonne troppo corte e scollature da capogiro. Becca mi stringeva la mano, e solo quando vide Jess e Mary mi salutò con un baciò sulla guancia. 
Osservai i ragazzi in pista, mentre toccavano e baciavano le compagne. Nessuno di carino, mi ritrovai a pensare. Mi avvicinai al bar rassegnato ad uno schifo di serata. Cambiai opinione quando scorsi una cresta nera più lunga del normale. Il mio pensierò vagò subito su Zayn. Cercai di seguirlo, e quando entrai in bagno i miei dubbi scomparvero. Zayn, maglia nera attillata e jeans bassi si stava aggiustando il ciuffo. La mascella era contratta e lo sguardo attento. Rimasi pietrificato. Erano due mesi che non lo sentivo e rivederlo in tutto il suo splendore proprio in quel momento mi fece perdere l'aria.
-Liam?!- osservò lo specchio notandomi sorpreso. Arrossii. Si ricordava il mio nome. 
-Ciao Zayn.- biascicai, mettendomi le mani nelle tasche dei jeans. 
-Come va?- mi chiese mentre si voltava.
-Come sempre, tu?- mi avvicinai allo specchio per controllarmi. Mi fissò estasiato, facendomi la radiografia dall'alto al basso. Anche se erano passati solo due mesi, avevo frequentato la palestra più assiduamente di quanto non lo facessi prima e i risultavi erano spuntati subito.
-Mi stai sciupando, Zayn.- lo rimproverai marcando il suo nome, schioccando la lingua e meritandomi un'occhiataccia da parte del moro.
-Sei...cambiato.- tentennò un attimo cercando l'aggettivo adatto, e si ricompose subito.
-Già.- annuii io distratto, controllando il display del cellulare.
-Ti va di bere qualcosa?- mi chiese, ormai sulla porta.
Annuii seguendolo. Sorrisi non appena Zayn si girò. Ero un miscuglio di emozioni contrastanti. Non sapevo se dovevo essere felice per averlo rivisto o arrabbiato perchè mi aveva lasciato andare. Mi accomodai vicino a lui ordinando un mojito. Lui mi imitò prendendo lo stesso ed iniziammo a parlare di quei due mesi l'uno senza l'altro.
-Sei ancora single?- ero arrivato forse al decimo mojito, non riflettevo, la mia testa era andata in panna. 
-Si.- biascicai senza convinzione. Zayn si avvicinò a me, sfiorandomi con le labbra. Sentii nitidamente il suo profumo, e non aspettai un secondo di più. Attirai possessivamente la sua testa alla mia e lo baciai con tutta la foga che avevo represso in quei mesi. Mi sentii rinato, come se fosse la prima volta. Provavo le stesse sensazioni di allora, e sorrisi tra i suoi baci.
Ci trovammo a casa mia in un attimo, iniziammo a spogliarci, mentre ci lasciavamo scie di baci a vicenda.
Non credevo potesse essere vero. Lo trascinai nel letto e continuai a baciarlo, ci fermavamo solo per respirare. Il suo petto si alzava e si abbassava velocemente, e dubitavo riuscisse a respirare normalmente.
-Ti amo, Zayn.- gli sussurrai all'orecchio, in un attimo di intimità estrema.
-Io non ho mai smesso di farlo, Liam.- rispose lui.
Ci accasciammo stanchi, l'uno vicino all'altro, con la certezza di provare lo stesso sentimento.




A mia sorella che mi ha rotto l'anima mentre scrivevo.

Salve a tutti:) questo è il mio debutto su efp. Piacere, Zoe :D
Sinceramente non  so per quale ragione abbia scrito una one shot sulla ship Ziam,
ma era da un po' di tempo che ci pensavo, e dato che oggi ero a casa ne ho approfittato.
Non voglio essere lunga e noiosa, perciò sarei veramente felice se qualcuno mi dicesse il suo parere çwç
mi accontento di tutto, anche di un fa schifo, ritirati. u.u

Vi lascio e vado a sclerare con mia mamma che si rifiuta di portarmi a Milano il 1 Novembre. D:

#peace&love

Zoe.

 

  
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