Un grazie enorme a Francesca,che ha riletto e riveduto la storia.

Se guardi in cielo e fissi una stella, se senti dei brividi sotto la pelle, non coprirti, non cercare calore, non è freddo ma è solo amore.
~ Kahlil Gibran ~

“Ogni persona è un'isola”, dice una famosa canzone.

Sussurro a me stessa questa frase, mentre vago per le strade della città, colme di gente e rumori. Sono scappata molte volte da tutto questo.

Sono fuggita lontano sebbene non me ne sia mai veramente andata.

Ho posto molte, forse troppe distanze tra me e il resto del mondo, nel tentativo di sentirmi diversa. Perché poi? Per ricevere attenzioni?

Non mi era mai interessato stare al centro dell’attenzione e non mi piaceva nemmeno.

La verità era che avevo bisogno di capire. Di capire me stessa e chi ero io in mezzo agli altri.

Chi sei veramente tu quando il mondo sembra un tutto e solo noi?

Non ti senti perso, a volte?

Non senti mai dentro, l’istinto che ti spinge a cercare qualcosa?

Qualcosa che ti aiuti a percepire di essere in un mondo vero, vivo?

Ci penso spesso mentre guardo il cielo, persa come una figlia che cerca di ritrovare la propria casa, le radici del proprio cuore.

Ci si può perdere nell'immensità del cielo, penso portando gli occhi verso le stelle, lentiggini di Dio, ho sentito qualcuno chiamarle.

Riabbasso lo sguardo sulla gente e osservo le loro espressioni.

Mi chiedo se anche loro non si sentano persi mentre guardando il cielo? No, forse no.

Forse non hanno nemmeno il tempo di guardarlo; forse sono troppo impegnati a vivere una vita già programmata e tenere lo sguardo fisso a terra per paura di inciampare, forse sono troppo impegnati a pensare ai loro problemi.

Peccato, sarebbe bello vivere con semplicità, senza preoccupazioni di alcun genere.

Sarebbe una vita perfetta. Ma si sa, la perfezione è solo un concetto.

Mi accorgo all'improvviso di essermi fermata in mezzo alla piazza, intralciando il passaggio di alcuni passanti. Ricomincio lentamente a camminare e sparisco tra la folla.

come un falco mi innalzai
e sul Polo Nord sposai l'eternità
anche l'ombra mi rubò
e solo restai
e ancora adesso io volo
e ancora adesso io volo
volo
volo
nell'infinito io volo
 

Note dell'autrice (?)

Permettetemi di presentarmi, sono Sofia. Prima di tutto volevo ringraziare Francesca,che ha riletto la prima bozza disordinata di questa storiella e l'ha riordinata con tanta,ma tanta maestria. Grazie mille per aiutare questa testa piena di idee confuse. Se siete arrivati fino qui, sono molto felice (e anche un po fiera del mio lavoro e di Francesca,obviously). È la prima storia (anche se non è una storia, in realtà)che scrivo, la prima che ho il coraggio di pubblicare. Eh beh, mi sento molto euforica e su di giri. Non sono sicura se riscuoterà successo o meno, fatto sta che non mi importa, sarei felice anche se solo qualcuno avesse la gentilezza di leggerla. È molto breve, lo so, raccoglie i miei pensieri più profondi, quelli che non mi è mai venuto in mente di dire a nessuna delle mie conoscenze, e così li ho scritti qui. Credo che diventerà una mia personale valvola di sfogo, per adesso. Ho preso alcune citazioni da una canzone di Claudio Baglioni,Gagarin, che vi consiglio caldamente di ascoltare. Nelle mie prossime storie inserirò molto spesso citazioni e spezzoni di canzoni, anche d'autori inglesi. Mi piacerebbe ricevere qualche recensione su questa piccola flashfic, sapere come è sembrata, come posso migliorare e perchè no, darmi anche qualche nuovo spunto. Insomma tutti i vostri pensieri, sia belli sia brutti. Grazie mille e spero che ci rincontreremo a breve. Ancora un GRAZIE enorme a Francesca!

Sofia