Crossover
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Autore: Vulcanino    30/04/2007    1 recensioni
Questo è un vecchio crossover tra One Piece e Monkey Island, rispettivamente famoso manga e ottima serie di videogiochi entrambi di ambientazione piratesca. L'ho scritta nel 2003 ed è incompleta, ma rileggendola ho visto che non è malaccio, potrei continuarla un giorno!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ricchezza, Fama e Potere. C'è stato un uomo che ha ottenuto tutto questo: Gold Roger, il Re dei Pirati. Il mito del tesoro che avrebbe lasciato ai posteri ha spinto molti a salpare.

"Il mio tesoro? Prendelo pure se volete, cercatelo! E' un grandissimo tesoro, chissà se qualcuno di voi ce la farà!

Il bottino di Gold Roger è il sogno di chiunque si avventuri per mare, tutti sono ansiosi di ritrovarlo. Quindi si parte per il grande viaggio, la caccia al tesoro ha inizio!

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Capitolo 1 - La ciurma dei dementi

Narrato da Sanji

L'odore di mare che permea ogni centimetro cubo di questa caravella, lo sciabordìo delle onde sullo scafo, il riverbero sugli oblò del sole al tramonto... adoro tutto questo.
Ma tutto ciò l'avevo anche quando ero cuoco al Baratie, il migliore ristorante galleggiante del mare Orientale e molto probabilmente del mondo, prima di tutto perchè ci lavoravo io, e poi perchè quasi sicuramente era l'unico, dato che tutti gli altri esercizi di quel genere erano falliti dopo poco tempo.
Allora perchè mi trovo a cucinare sulla Going Merry, oltrettutto per una ciurma che non saprebbe distinguere la salsa rosa da uno yogurt?
Devo trovare il Cuore dei Mari... il leggendario quinto mare dove si dice confluiscano le acque del mare Orientale, Occidentale, Settentrionale e Meridionale, e dove sia possibile trovare ogni tipo di pesce... il sogno di ogni Cuoco del mare, il mio sogno, la mia...
-Allora Sanji, è pronto il pranzoooo?!?- Rufy irruppe in cucina spalancando la porta e interrompendo i miei pensieri.
-Un attimo... la preparazione di un branzino alla crema di asparagi non è semplice... occorre pazienza e abilità... -
-Allora Sanjiiii!!-
Alle volte mi chiedo a cosa serva specare fiato col Capitano... vi rendete conto? Quello è il Capitano!
Monkey D. Rufy è un ragazzino di 18 anni, indossa un cappello di paglia regalatogli da chissà quale pirata dalla malora, e da piccolo ha ingerito un frutto del diavolo che l'ha reso una specie di pupazzo di gomma allungabile, ma che da quel momento gli impedisce di nuotare... secondo me non è stato un grande affare, anche se mi è parso di capire dai suoi discorsi sconclusionati che non l'abbia mangiato apposta... e questa non è certo una attenuante per un gesto tanto sconsiderato. Anzi!
Ripresi a spignattare ai fornelli cercando di ignorare Rufy e Usop, vedetta e addetto al cannone, che era comparso alle sue spalle cominciando a starnazzare che aveva fame e non so che diavolo altro. Cominciai a disporre la pietanza sui piatti, e mentre lo facevo riuscivo a distinguere chiaramente il russare di Zoro, che dormiva sdraiato sul ponte.
Spinsi da un lato i due invasati, chiusi dietro di me la porta con un colpo di tacco e portai il cibo in tavola.
Finalmente alzai lo sguardo verso la delicata figura seduta al tavolo... i lucidi capelli rossi si sollevavano appena alla brezza marina, gli occhi castani risplendevano di riflessi iridescenti mentre fissava il sole sparire all'orizzonte, il suo profumo mi inebriava... ah... Nami!!
Mi aggiustai la cravatta e mi portai alle sue spalle, per poi riempirle il calice che aveva di fronte di vino rosso. I suoi occhi parvero illuminarsi ancora di più per un momento, quindi si girò e mi ringraziò.
-Grazie Sanji...-
Qualcosa la distreva... quanti pensieri passavano per quella graziosa testolina, quante ne aveva passate... ma ora c'ero io.
-Ma figurati mon cheri... -
Il rumore di un piatto rotto ruppe l'incanto e osservai i due idioti accapigliarsi per una porzione di pesce... queste cose mi hanno sempre fatto andare in bestia. Non si fa casino durante i pasti!
-Cos'è tutta sta confusione?... Sanji, invece di fare il cascamorto servi in tavola...- La voce ancora impastata dal sonno di Zoro fu la goccia che fece traboccare il vaso. Soprattutto perchè avevo già preparato tutto, ma nel suo stato di semi-sonnambulismo non poteva certo capirlo... bah.
-Ehi razza di tanghero, serviti da solo, non sono il tuo schiavo!
-Già, dimenticavo, ti fai usare come zerbino da Nami ma non sei lo schiavo di nessuno!-
-Ora te la do io la sveglia!-
Diressi contro di lui senza preavviso un pesante calcio verso lo stomaco, ma riuscii a vederlo con la coda dell'occhio schivare e portare la mano sinistra verso uno dei tre foderi che portava appesi al fianco destro.
Il parapiglia continuò per qualche minuto... il capitano e la vedetta continuavano a rotolarsi per terra prendendosi a morsi come cani idrofobi, io e Zoro a scambiarci colpi su colpi e Nami seduta tranquillamente a sorseggiare il vino consultando la cartina della zona, incurante della confusione e del pesce sparso per tutto il ponte... come amo la sua calma! Namiammòreeee!!
Dopotutto siamo pirati, e questo è il nostro passatempo ufficiale... una ciurma di 5 persone. Poche? Dipende dai punti di vista... a me basterebbe solo Nami.
Di Rufy, il... bah... Capitano... ho già detto. Tipo strano, ma in fondo ha salvato la pelle a noi tutti almeno un paio di volte, merita rispetto, ma chiamarlo Capitano... non ce la farò mai. Idiota suona meglio.
Usop ha 17 anni... raccontaballe come pochi, personaggio dalle mille risorse dotato di una mira fenomenale e di una vista acutissima. Il trucco sta nel fatto che usa il suo lunghissimo naso come mirino, o almeno così credo io. Metterlo di vedetta e come cannoniere era una scelta obbligata.
Zoro, 19 anni, ottimo spadaccino e combattente valoroso, bisogna ammetterlo, ma non esiterebbe a fare a fette una donna, cosa che non mi è mai andata giù. Sulla nave, diciamolo pure, è un peso morto, è capace di dormire anche durante una tempesta, mentre tutti corrono come tarantolati su e giù per le sartìe ad ammainare le vele. E lui lì a russare, con le sue tre spade al fianco.
E poi... lei. La Navigatrice, la Cartografa, la dea del focolare, il sogno di una notte di mezza estate... Nami. Bellissima, bravissima, intelligentissima. La adoro!

Era mattina, e la Reverse Mountain, che da quel che avevo capito era il punto di partenza per entrare nella Rotta Maggiore, distava solo qualche giorno di navigazione.
Rufy e, ovviamente, Zoro stavano ancora dormendo mentre preparavo il caffè. Ad un tratto sentii la voce di Usop.
-Terraaaaaaaaaaaaaaaaaaa!-
Mi pulii le mani su uno strofinaccio e mi diressi verso la tolda. Un'isola... eravamo già sulla Rotta Maggiore? Alle mie spalle apparve Nami... (oh... Nami!) affascinante come sempre.
-Secondo le mie carte quella è l'isola di Scabb... Sanji, và a svegliare Rufy, deve decidere il Capitano se è il caso di fermarsi a fare rifornimento, anche se è una pura formalità.-
-Certo Amore!- Corsi nel dormitorio dei maschi e scrollai Rufy per le spalle. Zoro era profondamente addormentato su un'amaca, e il capitano era sbracato per terra... probabilmente era caduto. Appena aperti gli occhi aveva già l'espressione stupida di sempre.
Mentre si puliva la bavetta col dorso della mano e si strofinava le palpebre gli spiegai la situazione. La risposta ovviamente fu:
-Sììììì, fermiamoci! Voglio fare rifornimento di carne!- e corse a chiedere a Nami di che isola si trattasse per la precisione. Lo seguii con calma, per avere il tempo di accendermi una sigaretta. Quando arrivai sul ponte la mia ragione di vita stava già parlando.
-...Rufy, questa è l'ultima isola prima della Reverse Mountain, quindi se vuoi riempire la stiva è meglio fermarci, ma considerando che abbiamo ancora un sacco di roba forse è meglio lasciar perdere... ho poche informazioni su questo posto, ti so solo dire che su di essa c'è solo un piccolo villaggio di nome Woodtick, e che viene evitata accuratamente perfino dai Marine, ma non si ha notizia di una occupazione come quella di Arlong... sulla mia isola...-
La sua dolce voce si interruppe per un attimo al nome dell'uomo pesce, come per ingoiare un rospo. Nel frattempo Usop era sceso dall'albero maestro.
-...semplicemente viene ignorata, come se non esistesse. Che ne pensi?- Domanda retorica. Fiato Specato. "Pensare" e "Rufy" erano concetti che non potevano stare insieme in una frase di senso compiuto.
-Andiamo!-
Nami sospirò, Usop sorrideva come un ebete e io me ne tornai in cucina. Il caffè stava per uscire dal bricco.

Un'amena spiaggetta si era presentata ai nostri occhi. La frizzante aria del mattino e i versi dei gabbiani accompagnavano le operazioni di attracco, mentre ci preparavamo a toccare la terraferma.
Rufy era sceso per primo e si stava sgranchendo le braccia. Lo raggiunsi, ma poi notai qualcosa di più interessante; a poca distanza da noi c'era una piccola costruzione e il cartello piantato sull'arenile diceva "Wurstel al Vapore, 10 metri".
Al mio occhio esperto appariva ovvio che la casupola era abbandonata e che soprattutto al suo interno avrebbero trovato posto al massimo un paio di fornelli del gas e poco altro, ma la paglietta di sentì il dovere di ricordare a tutti la sua presenza.
-Ehi Sanji! Andiamo a fare colazione!-
Tirai l'ultima boccata dalla sigaretta.
-Senti forse odore di wurstel cotti?... e poi guarda, quella catapecchia cade a pezzi, è ovvio che non c'è nessuno. Faremmo meglio ad andare subito al villaggio.-
Buttai la sigaretta per terra e la calpestai. Nel frattempo tutti erano scesi dalla nave.
Mentre mi dirigevo verso i resti di un falò, Usop, con gli occhi sbarrati dal terrore, indicò il fogliame che si estendeva verso l'unico sentiero visibile e che probabilmente portava a Woodtick. Forse aveva sentito un fruscìo di qualche animaletto, non si poteva mai dire con lui; di certo la sua preoccupazione non coincideva con la mia, dato che spesso la vedetta si comportava come se avesse paura anche della propria ombra.
Di lì a poco infatti spuntò dal sentiero un ragazzo che sembrava avere la nostra stessa età, forse un po' più grande. Alto, biondo, capelli lunghi, un accenno di barba... faccia da salame. Indossava un cappotto blu dall'aspetto davvero piratesco ma anche molto costoso. Si avvicinò a noi, ma il primo a parlare fu Rufy.
-Salve... sei di Woodtick? Siamo appena sbarcati su quest'isola e stiamo cercando un ristorante.-
La vita sarà anche fatta di priorità, ma porca miseria, non sapeva pensare ad altro quel demente?
Il ragazzo inspirò aria fino a gonfiarsi il petto e si portò il pollice della mano destra a indicarsi.
-Io sono Guybrush Threepwood, un temibile pirata!-

Continua...

  
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