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Autore: ClariceEvans    18/10/2012    1 recensioni
"Ma abbiamo una cosa in comune, l'aspetto più brutto dell'essere una stella. Entrambe siamo solitarie." Cit. Se fossi una stella
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTE DELL'AUTORE: Di solito non sono un tipo che scrive, ma ieri ne ho come sentito la necessità. Ho voluto pubblicare questo possibile inizio di storia nella speranza di ricevere delle critiche costruttive da parte di persone sicuramente più in gamba di me che possano aiutarmi a migliorare! ;) Spero che lo leggiate tutto e con piacere.
 

PROLOGO

Questa è la storia di una normalissima ragazza di quindici anni che va a scuola, ha degli amici, dei genitori con problemi e dei fratelli pestiferi. La mia storia. Adesso starete sicuramente pensando che sia una storia noiosa e banale come tutte le altre, ma vi prego, continuate a leggere perchè mi aiutereste a soffrire di meno, per una volta vorrei condividere il mio dolore con qualcuno. Adesso starete sicuramente pensando che sia una storia depressiva stile "Le pagine della nostra vita", ma non è così, è peggiore. Ok, le mie ultime parole di certo non vi avranno aiutato, ma per favore, per favore continuate a leggere. Certe volte guardo il cielo stellato e mi fisso in particolare su una stella, Vega se è Estate, altrimenti Sirio, ed è come se per qualche momento mi trovassi in simbiosi con quella stella. Bella, grande e luminosa, calorosa. Ok, io non sono di certo bella e calorosa come una stella, e su di me non avranno di certo creato una costellazione, ma abbiamo una cosa in comune,  l'aspetto più brutto dell'essere una stella. Entrambe siamo solitarie. Siamo sole, senza nessuno accanto. Le stelle vedono le luci di altre stelle in lontananza, delle loro sorelle, dei loro simili, come io vedo le luci di altre persone in lontananza, dei miei fratelli, dei miei simili. Solo che sono troppo distanti per permettermi di avvicinarmi a loro. A volte ci sono delle stelle di passaggio, le cosiddette stelle cadenti, che passano vicino alle stelle solitarie facendogli compagnia, ma dura sempre troppo poco perchè le stelle cadenti sono appunto stelle di passaggio. Poi ci sono quelle stelle alle quali sei stata legata senza la tua volontà, le stelle delle costellazioni. Vega è legata a T1 Lyr, a G2 Lyr, a Sheliak e a Sulafat che sono le sue stelle sorelle, e insieme formano la costellazione della Lira. Io invece sono Cassiopea, detta Cassie, e sono legata a mamma, papà,  Mike e Josh, che sono i miei fratelli, e insieme formiamo la famiglia Darson. Solo che ne io ne Vega abbiamo scelto a chi legarci, siamo state costrette a far parte di questa famiglia, e ci adattiamo.  Ma tra me e Vega ci sono altre similitudini. Insieme alle Stelle Deneb ed Altair, Vega forma il triangolo estivo, tre stelle che sono state scelte per rimanere amiche per l'eternità. Non penso comunque che a Vega dia particolarmente fastidio la loro compagnia, perchè nonostante siano legate da un nome, saranno sempre troppo lontane perchè lei possa avvicinarsi. Sono legate fra di loro, ma sono anche lontane. Come io sono legata a Frenky ed Ellie, ed insieme formiamo il triangolo degli amici. L'ha scelto Frenky questo nome, proprio per ricordare questo triangolo estivo. Ma anche in questo caso, noi tre siamo legati, siamo stati scelti per a stare insieme per l'eternità perchè siamo diversi, ma sono sempre troppo lontani perchè io possa avvicinarmici. Ma adesso basta fare similitudine con le stelle, infondo loro sono lassù e vivono in una pace che qui nel mondo terreno non ci sarà mai. Se siete arrivati a leggere fino a questo punto, allora adesso starete sicuramente pensando che sono pazza, ma non è così, ve l'assicuro. Io sono semplicemente autistica.
O meglio, lo sono stata. Non il tipo di autistica malaticcia ed amante della matematica che non parla con nessuno, ma il tipo malaticcia ed amante della matematica che ti parla ma è come se non lo facesse. Ho comunque fatto dei grandi passi rispetto alla mia infanzia, infatti adesso riesco volendo ad intrattenere delle vere conversazioni con la gente. Ma a verità è che la gente pensa solo che dentro di me ci sia il vuoto, che passo le mie giornate sopra i libri a studiare, che parlo solo per  chiedere un bicchiere d'acqua e per risponderti se mi chiedi come sto, il che è vero, ma loro non sanno quanto dolore e quanta sofferenza ci sia in realtà dentro di me, quante cose avrei da dire, quanto amore potrei dare, se solo mi dessero veramente ascolto. Solo poche persone ci riescono. Tra di queste mia madre, Sally, e i miei amici Frenky ed Ellie. Ma io vorrei che ad ascoltarmi ci fossero più persone, persone che capissero la reale sofferenza mia e del mondo, che pensassero un po' di meno al trucco, agli abiti firmati e all'IPhone 5, e che si concentrassero un po' di più sulla reale ed essenziale bellezza della vita. Il sorriso di un bambino è decisamente più bello del sorriso del tuo attore preferito che spunta dallo schermo del tuo nuovo cellulare, la naturale bellezza di due occhi lasciati ad asciugare dopo che hanno pianto in segreto, invece degli occhi finti truccati che vogliono nascondere la sofferenza. Io voglio scrivere tutto, affinchè il mondo possa capire. Ma chi voglio prendere in giro, loro non lo capiranno mai, hanno troppa paura di esporsi e di mostrare quello che loro sono in realtà perchè hanno paura del giudizio del mondo. E magari poi se indossassero per una volta la loro vera pelle potrebbero anche piacere di più. Insomma, chi mai guardandomi penserebbe che dentro di me si nascondesse tutto questo risentimento? Nessuno, questa è la risposta. Ed è per questo motivo che voglio che voi mi ascoltiate, che leggiate tutto quello che ho da dire, per mandare il messaggio che io stessa manderei se ne fossi in grado: Di vivere la vita veramente. Adesso però cominciamo con la mia storia.
 

  
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