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Autore: sushiprecotto_chan    18/10/2012    1 recensioni
Rock Lee non sa molte cose dei suoi compagni di squadra. Per esempio, non immagina neanche che di tanto in tanto vadano a dormire con lui nel suo letto.
[Team Gai, basata su una fanart di Freakin-WhatTheHeck.]
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gai Maito, Neji Hyuuga, Rock Lee, Team Gai, Tenten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Couldn’t sleep Inc.

 
 
 
 
Era una notte come tutte le altre e Rock Lee stava beatamente dormendo in una delle sue abituali posizioni assurde.
Si svegliò di soprassalto sentendo un rumore, un lungo e stranissimo “creeeeaak” che era sicuro fosse provenuto dalla sua stanza.
Si mise a sedere sul futon, cercando di controllare la situazione al pieno buio. La sera prima Gai-sensei aveva deciso di fermarsi con la sua squadra in un ostello per la notte, quindi Lee non conosceva bene la sua camera.
Stava per decidere di rimettersi a dormire quando d’improvviso avvertì un’ombra inquietante provenire da vicino alla porta.
Si voltò di scatto e con sua sorpresa vide che era Neji.
“L… Lee…”
I suoi capelli erano totalmente spettinati, ed aveva indosso il suo kimono da pigiama e la sua storica benda sul capo per coprire il marchio della casata cadetta. Sembrava rincoglionito come non mai.
“Co-… Cosa… Perché sei qui…?” Fece Lee, continuando a tenere stretta la sua coperta verde. A dire il vero anche lui si sentiva piuttosto scombussolato. Dopotutto un attimo prima stava dormendo ed era notte fonda!
Comunque continuò ad osservare Neji con aria allucinata.
L’amico si sedette poco distante dal suo letto.
“Non riesco a dormire…”
Gli sembrava sempre più scombussolato. Doveva ammettere che la situazione era davvero strana!
“Uh… Ed io come potrei esserti d’aiuto…?”
Ma finita questa frase Neji già dormiva della grossa nell’esatta posizione in cui s’era voluto sedere.
“Oh… D’accordo.” E si voltò tranquillizzato pregustando la bella dormita che avrebbe ricominciato.
“Questo è stato strano.” Fece la voce di Tenten, alla sua sinistra. La sua proprietaria era seduta e con una mano teneva la coperta verde, mentre con l’altra si stropicciava un occhio.
“ARGH!”
Lee si allontanò d’istinto. Anche Tenten sembrava piuttosto stanca e scombussolata.
“Cosa diavolo ci fai QUI?!” Ed indicò il letto che fino a pochi secondi prima era inconsapevole di dividere con lei.
“…”
Tenten lo guardò con aria distrutta.
“Non riuscivo a dormireeeee!”
 
 
Rock Lee, la giovane bestia verde della Foglia, amava moltissimo i suoi compagni di squadra ma in realtà non sapeva molte cose di loro.
Per esempio un paio di volte si era svegliato con Gai-sensei appiccicato a lui che lo abbracciava e gli russava in faccia, ma non aveva idea che anche Neji e Tenten fossero interessati a dormirgli attaccati ogni volta che avevano problemi d’insonnia. (A dire il vero non aveva mai neppure indovinato che Gai gli venisse addosso durante il dormiveglia perché a sentire il suo maestro lui “aveva un potere sonnifero e calmante quando dormiva”.)
La verità era che Lee aveva un modo strambo pure di dormire – quando si addormentava si metteva in posizioni assurde e se aveva avuto una giornata particolarmente stancante tendeva a borbottare parole senza senso e muoversi a scatti durante il sonno –, ma questo, per qualche bislacca legge della fisica, sembrava avere un fattore calmante per tutta la sua squadra.
La prima volta che Tenten notò l’effetto che il corpo addormentato di Lee aveva su di lei fu quella in cui Lee era finito all’ospedale per una ferita causata da una missione di livello A e lei si era fermata una mezzora più del dovuto al suo capezzale.
Dopo avergli sfiorato il braccio – Lee stava già dormendo – si era ritrovata improvvisamente a stendere il corpo verso il letto ed appoggiare la nuca alle coperte.
Si era svegliata più o meno quattro ore dopo e solo allora si era resa conto di aver dormito schiacciando il suo povero fegato ed un paio di altri organi.
Da quel giorno se era inquieta o arrabbiata per qualcosa e non riusciva a dormire, andava da Lee. Lui non si era mai reso conto di nulla.
A Neji successe più o meno la stessa cosa.
La squadra era in missione ed i quattro si erano fermati a dormire per qualche ora in un bosco.
Gai era a fare di guardia, Tenten si era messa a sonnecchiare davanti al fuoco e lui e Lee si trovavano invece sotto un vecchio albero.
Neji si ricordava solo d’aver sentito Lee russare, e poi, all’alba della mattina dopo, si era ritrovato letteralmente avvinghiato a Lee, con tanto di nuca languidamente appoggiata sotto l’attaccatura del collo dell’altro.
Subito si era tirato su di scatto e nessuno aveva notato nulla, tranne il maestro Gai che si era girato dalla sua postazione di guardia e serissimo si era limitato a dirgli “Anch’io, ragazzo; anch’io”.
Così in realtà era un po’ di tempo che Neji e Tenten di tanto in tanto si ritrovavano a sgattaiolare insieme per ripararsi vicino al giaciglio di Lee.
Ed ogni tanto anche il maestro Gai li raggiungeva. “Aspettate, ci sono anch’io.”, borbottava, ed i tre si rannicchiavano tutti insieme attorno a Lee e dormivano della grossa.
 
 
Tempo dopo, l’ormai consapevole Lee si ritrovava ancora una volta a dormire beatamente nel suo futon.
“Sakura-chan…” sussurrò, tutto felice. Che bel sogno stava facendo: la sua Sakura-san dormiva insieme a lui e lo abbracciava!
Poi aprì gli occhi e, per istinto, si voltò alla sua sinistra, rischiando di prendersi una capocciata.
“Neji!!!” urlò. Orrore degli orrori, la persona che dormiva accanto a lui abbracciandolo non era la sua Sakura ma Neji! Che sognava con un’espressione serafica in volto, bisogna anche dire.
“Uuuuugh.” Fece un’altra voce, proveniente dal lato destro del letto.
Ancora una volta rischiò di prendersi una capocciata: la sua amica dormiva verso di lui con un espressione tanto serena quanto quella di Neji e le mani protese nella sua direzione.
“Tenten?!?!?!”
Fu in quel momento che si alzò a sedere ed urlò “Per tutti i kami, FUORI DAL MIO LETTO!!!”
E vide la nuca di Gai-sensei che con fare sonnolento provava a sgattaiolare via nell’oscurità dai piedi del futon.
 
 
 
 
 
 
 






 

 
In realtà tutto questo non è colpa mia, ma di questa immagine ed il suo continuo che ho trovato su DeviantArt. E per me è stato facile “trattare” dell’ “argomento” perché anch’io ho avuto un lungo periodo in cui mi addormentavo in posizioni assurde (una volta seduta per terra, un’altra a testa in giù, un’altra volta ancora schiacciando le mie povere interiora perché chinata davanti ad una poltrona) giusto prima di dover andare a dormire, per poi svegliarmi tra le due e le tre e correre nel mio letto. E tutto questo per cosa? Per via del caldo e morbido pelliccino del mio gatto.
E mia mamma ed il mio gatto hanno ancora quest’effetto su di me. Succede da sempre: ogni volta che mi toccano mi calmano. E se stanno dormendo c’è il rischio che mi risvegli alle tre con il fegato spappolato.
Detto questo, quanto mi mancava scrivere sul team Gai! E su Lee! <3
Perdonate l’idiozia di questa one-shot. XD
Spargete amore per il team Gai!
   
 
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