Oneshot senza
troppe pretese,
che dedico a Lace e Prì per il loro continuo supporto.
<3
La dedico anche a tutti i fan SharrYamu,
sperando che questa “cosa” che ho scritto possa
piacervi!
Era
una sera di primavera inoltrata, quando Sinbad era tornato dal suo
viaggio d'affari. Fu accolto dai suoi generali con le solite domande.
“Quante
denunce ti hanno fatto questa volta?” o ancora
“quante volte sei
stato sobrio?” e altre sempre sui soliti argomenti. Sinbad
rispondeva sempre di non aver fatto assolutamente nulla di male,
arrabbiato e quasi deluso dalla poca fiducia dei suoi sottoposti.
“Ti
conosciamo troppo bene, Sin!” diceva sempre Ja'far, portavoce
del
pensiero di tutti.
Quella
sera però, Sinbad si comportava in modo strano: non solo non
era
stato derubato di tutti gli averi, tra djinn e abito, ma aveva
portato con sé anche una bambina.
“L'ho
trovata svenuta in mezzo ala strada mentre tornavo...”
sospirò,
nel concludere la frase.
La
bambina, che dimostrava non più di otto anni, aveva lunghi
capelli
biondi, arruffati e sporchi di terra, occhi marroni e abiti
strappati. Lo sguardo sempre rivolto verso il basso e la mano che
aggrappava saldamente il mantello di Sinbad, dimostravano che
probabilmente era stata abbandonata o era stata una schiava, forse
fuggita alla prima occasione che aveva avuto. Ai generali importava
poco, se Sinbad l'aveva presa con sé, loro non potevano che
esserne
felici.
Fu
Yamuraiha la prima a fare un passo avanti, dopo aver osservato la
bambina. Le si avvicinò piano e si inchinò per
vederla meglio. Lei
però si nascose ancora di più sul mantello del re.
“Non
voglio farti nulla di male!” Disse la maga, sorridendo.
“Hai
fame, vero? Vuoi mangiare qualcosa?”
Da
prima titubante, solo dopo che anche Sinbad la guardò
sorridendo
rispose alla maga con un cenno del capo.
Con
la bambina al seguito, Yamuraiha, seguita a ruota da Pisti, si
diressero vero le cucine per preparare la cena alla bambina. Gli
altri generali rimasero in disparte, lasciando la bambina alle cure
delle due ragazze.
Trascorsero
alcuni giorni, in cui i vari generali cercavano di mettere a suo agio
quella bambina tanto graziosa quanto taciturna, ma arrivarono alla
conclusione che, probabilmente, era muta.
Decisero
comunque di non forzarla e, dopo averle insegnato a muoversi
all'interno del palazzo senza perdersi, le avevano dato il permesso
di girovagare per il palazzo e andare dove più le piaceva.
Era
capitato, quasi per caso, che si era ritrovata ad assistere ad un
allenamento di Sharrkan. Non aveva tolto gli occhi di dosso dal
ragazzo per tutto il tempo, fino a che lui non si accorse della sua
presenza.
“Ehi,
come mai qui? Vuoi imparare a usare una spada?” Sharrkan lo
disse
scherzano, ma quando vide la bambina che silenziosamente prendeva una
spada in legno da allenamento e mettersi in posizione di attacco, gli
fece capire che lei non scherzava affatto.
Posando
la scimitarra e prendendo anche lui una spada in legno, cominciarono
quello strano allenamento.
“Per
avere otto anni, se la cava fin troppo bene!”
pensava
Sharrkan, che però non la prendeva troppo sul serio.
Qualcosa
però non era andato come avevano pensato: la spada di
Sharrkan, in
un movimento forse troppo veloce, arrivò a qualche
centimetro dalla
gola della bambina che, spaventata, lasciò cadere la sua
spada,
allungando le mani su quella di Sharrkan per respingerla. La spada
però prese improvvisamente fuoco.
Sharrkan,
visto quanto la bambina aveva appena fatto, lanciò subito la
spada
il più lontano possibile per farla finire di bruciare. La
bambina,
intanto, lo guardava spaventata, forse per paura di una punizione, ma
lui, senza pensarci troppo, le si avvicinò e la
abbracciò.
“Va
tutto bene, tranquilla!” Sharrkan cercava di
tranquillizzarla,
accarezzandole la testa. “Non è successo
nulla!”
Qualche
ora dopo, in una grande stanza del palazzo reale, Sharrkan e
Yamuraiha discutevano su quanto era accaduto.
La
bambina, seduta su una sedia, li guardava quasi curiosa.
“Mi
stai dicendo che ha usato la magia mentre stavate duellando? Prima di
tutto cosa ti è saltato in mente di duellare con una bambina
cosa
piccola?” Yamuraiha era furiosa. “Hai visto che ha
solo otto
anni? Come puoi solo pensare che possa duellare?”
“Ma
è stata lei a voler duellare!”
“Questo
non vuol dire che devi per forza duellare con lei! Anche
perché hai
visto come è finita, l'hai spaventata e ha usato la
magia!”
“Ma
io cosa potevo saperne che avrebbe usato la magia!”
I
due cominciarono a discutere animatamente, ma furono interrotti da
una voce sconosciuta.
"Mamma...
papà... ho fame!" Era la bambina, parlando per la prima
volta
da quando era arrivata a Sindria.
I
due si voltarono di scatto, shockati sia dal sentire la bambina
parlare, sia dal modo con cui erano appena statati chiamati.
Fuori
dalla stanza, Sinbad e Ja'far ascoltavano divertiti quanto accadeva.
“Direi
che non abbiamo più nessun motivo per
preoccuparci!”
Postilla
Oibhò.
Era
da parecchio che non pubblicavo oneshot. Sinceramente non mi soddisfa
fino in fondo, ma anche così può andar bene. Il
mio problema è: o
metto troppe descrizioni o non ne metto affatto! xD Quindi è
stato
difficile trovare un equilibrio, ma credo di esserci riuscita!
Credo
di averli resi abbastanza OOC, ma... boh! ;____; L'Ohtaka li ha
fatti apparire così poco che non so bene come gestirli! ;___;
Spero
comunque vi sia piaciuta (e non via abbia fatto venire il diabete).
Alla
prossima!