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Autore: ouhmarie    18/10/2012    0 recensioni
Questa è una breve storia molto (MOLTO) commuovente: Nick Jonas, padre e vedovo, racconta come ha conosciuto sua moglie al figlio adolescente.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Mi incoraggiarono e così cominciai ad avvicinarmi a lei, avevo un drink in mano e c'era parecchia gente quella sera, non mi spiegai mai il motivo, di solito quel pub era un mortorio. Arrivai accanto a lei e notai che stava guardando il barista che miscelava due drink con delle acrobazie sceniche. 'Ciao!' riuscii a dire, lei si girò verso di me e.. Dio, a momenti mi scioglievo davanti agli occhi di tutti. Ricordo che si guardò intorno e mi lanciò uno sguardo interrogativo, mi chiese 'Dici a me?' puntandosi un dito al petto. La sua voce era.. qualcosa di indescrivibile, cercai di ritornare lucido e dire qualcosa di sensato 'Beh no, in realtà dicevo alla grassa signora dietro di te' le sussurro sarcasticamente e indicandola muovendo il bicchiere, ma ahimè, quasi metà del drink che conteneva il bicchiere si ritrovò sulla sua maglietta. Lei si alzò di scatto, aveva la bocca spalancata per lo stupore e guardava la sua maglietta completamente fradicia. In quel momento volevo sparire, volevo che il pavimento sotto i miei piedi si aprisse all'improvviso e mi facesse sprofondare. 'Oh cazz.. scusami! Non, non sai quanto mi dispiace, davvero' presi un fazzoletto e cercai inutilmente di asciugarla 'sta fermo, idiota!' esclamò lei, era parecchio arrabbiata. Mi morsi un labbro per l'umiliazione che le stavo facendo subire: alcune persone si erano girate a guardare cos'era successo. All'improvviso sento urlarmi contro 'Grassa signora lo dici a tua madre, stronzo!' e quella signora mi rovesciò addosso ciò che stava bevendo ritrovandomi la maglietta più fradicia di quella della ragazza, a quel punto ebbi la stessa sua reazione, e in più guardai furibondo la signora, che mi lanciò uno sguardo omicida per poi girare i tacchi e andarsene. Se prima qualche persona stava guardando, beh, in quel momento l'intero locale stava assistendo a quella 'scenetta'. La mia rabbia per quella grassa signora scomparve nel momento stesso in cui sentii la sua risata, la guardai e stava ridendo. Ridendo di me. Che sorriso meraviglioso aveva, e che risata contagiosa. Mi ritrovai a ridere anch'io pur sentendomi un imbecille totale, allargai di poco le braccia ed esclamai 'Ah beh! Direi che siamo alla pari, adesso!' lei annuì ridendo 'Sì, direi proprio di sì!' disse. ..Fu così che conobbi tua madre, Michael.." quel ricordo mi lasciava sempre un sorriso, insieme ad una lacrima. Alzai lo sguardo su mio figlio e aveva gli occhi lucidi, stava trattenendo le lacrime. Deglutii cercando di trattenere anch'io le lacrime, gli accarezzai i capelli accennando un sorriso triste. "Papà.." come parlò fiumi di lacrime iniziarono a scendere dai suoi occhi "..è..è colpa mia!" "NO!" sbottai alzando la voce "No! Non pensare mai più una cosa del genere!" una lacrima rigò il mio viso "Non è stata colpa tua, Michael!" e poi una seconda ancora, e altre a seguito. "Ma papà.. Se io, se io non fossi mai nato.. Mamma, mamma ora sarebbe ancora viva!" stava singhiozzando per quanto stava piangendo forte, istintivamente l'abbracciai tenendolo forte a me. Scossi la testa "Michael, sai cosa diceva sempre tua madre? Che tu eri la cosa più bella che le fosse mai capitata! Si accarezzava la pancia e mi diceva 'questo è il frutto del nostro amore' lo ripeteva in continuazione! E sorrideva! Sorrideva perchè eri davvero la cosa che voleva più di tutto" lo sentii singhiozzare sul mio petto, continuai "Sarebbe stata orgogliosa di te, di come sei cresciuto così forte nonostante tutto, di come sei maturo rispetto agli altri ragazzi nonostante i tuoi 16 anni, di come aiuti le persone, di come ami far sorridere la gente e.. Di come sei semplicemente Michael, il suo Michael..Lei ha donato la sua vita a te perchè eri la cosa più importante della sua vita! Ha deciso lei così, quando i medici le dissero che probabilmente uno dei due non ce l'avrebbe fatta al momento del parto, lei disse chiaramente 'Nel caso fate nascere il bambino! Fate nascere mio figlio!'" singhiozzò ancora, quasi non riusciva a respirare "..Non è colpa di nessuno.. Di nessuno!" dissi infine stringendolo a me, sentii lui abbracciarmi forte e continuare a piangere "La voglio qui, papà! Voglio mia madre!" urlò lui contro il mio petto, mi morsi le labbra "Anch'io figlio mio..anch'io.." riuscii a sussurrare, gli diedi un bacio tra i capelli chiudendo gli occhi mentre le lacrime non cessavano di scendere. Nè per me, nè per mio figlio.
  
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