Scrivere è come baciare.

Non ho mai scritto una lettera, non so nemmeno come iniziarla, magari con un "ciao". Si, forse con un ciao.
Ciao Harry,
Sono seduto davanti a questa scrivania vestita solo d'una fotografia: la nostra.
Stiamo sorridendo, Dio, quanto amo vederti sorridere.
Ho rovinato tutto, Harry, ho rovinato tutto e vorrei morire per questo.
Sono arrivato a darti... a darci della "stronzata" pur di nascondere quello che provo.
La verità è che ho paura, ho paura di quello che la gente possa pensare, ho paura di far soffrire la band o la mia famiglia, ho paura... ho paura di non essere abbastanza per farti felice.
Sento la tua voce ovattata provenire dal salotto, siamo tutti insieme stasera, eppure io e te siamo così lontani.
Ti ricordi il nostro primo bacio, Harry?
Eravamo appena tornati a casa, tu avevi stavi finendo di mangiare un gelato.
Cioccolato, biscotto e nutella.
"Sei sporco" ti canzonai.
"Dove Lou? cominciasti a pulire con la mano tutta la faccia senza riuscire a beccare il punto giusto.
"Qui scemo" mi avvicinai a te, sfiorai leggermente il tuo labbro superiore..E tu alzasti gli occhi.
Alzasti gli occhi ed essi scontrandosi con i miei fecero quasi cedere le mie gambe.
Alzasti gli occhi e, con tutto il verde che vidi guardandoli, riuscii quasi a sentire un profumo di erba appena tagliata.
Quanto vorrei sentire di nuovo le tue labbra sulle mie.
Scrivere è come baciare, Harry; quindi ti scrivo, ti descrivo, ti racconto, ti narro. Così magari con tutto questo inchiostro quei baci diventano più appassionati e, magari, facciamo l'amore.

Sento dei passi, finisco di scrivere ma non smetto di fissare il foglio.
"Ehi Lou, noi andiamo a fare un giro, vieni?"
Scuoto leggermente la testa senza distogliere lo sguardo dalla lettera. "No, andate pure." 
La mia voce è languida, Niall sembra non accorgersene.
"A dopo allora" sospira.
Lo sento bisbigliare qualcosa "Sicuramente mi starà insultando" penso tra me e me.
Riprendo a scrivere ma le parole non fanno più breccia dentro di me come qualche minuto fa. 
E' come se il mio cervello urlasse "smettila di scrivere Louis, hai altro da fare."
Mi alzo di scatto, rassegnato a me stesso, in cerca di qualcosa da fare.
Sbatto contro qualcuno e, involontariamente, lancio un urlo.
"Che ci fai qui Harry? Mi hai fatto spaventare." arrossisco e afferro il foglio cercando di nasconderlo tra le mani.
"Tranquillo, non ho letto niente" 
"Ah, ma non era nulla di importante" mento. La mia voce è quasi delusa, come se una parte di me sperasse che Harry avesse letto la mia lettera, le mie parole, la mia anima.
Il riccio interrompe i miei pensieri: "Comunque sono qui e non sono molto bravo a scrivere, preferisco baciare."
Nella sua voce non c'è traccia di sarcasmo, c'è semplicemente la tipica ingenuità del ragazzo che amo.
Vorrei tanto poter rispondere, fare una battuta delle mie, ma il mio sguardo cerca involontariamente il suo e si scontrano come la prima volta.
Quegli occhi sono come una mano.
Toccano tutto quello che sono.
Mi spogliano dalle paure.
Baciano tutti i miei dubbi.
E mi fanno sentire di loro proprietà.
Perchè io sono di loro proprietà.
E mi abbandono a lui, per una volta, solo per una volta lascio che sia il cuore a decidere.
Harry mi bacia, mi accarezza. "Mi sei mancato" sussurra.
Non rispondo, lo bacio, stringo i suoi capelli e tengo gli occhi aperti.
Se ne accorge: "Perchè non chiudi gli occhi quando mi baci?" sembra quasi offeso.
"Ho paura che sia un sogno, preferisco guardare per ricordarmi di tutto questo domani mattina quando mi sveglierò."
Mi da un pizzicotto.
"Ehi, che fai" sbotto.
"Non stai sognando Lou, e domani mattina ci sveglieremo insieme". sorride.
Non mi lascia rispondere,  afferra i miei fianchi e mi trascina sul letto già sfatto.
Inizia a baciarmi tutto il corpo: Fronte, naso, guancia, mento, collo, petto, pancia... pantaloni.
Tremo. 
Inizia a giocare con la cerniera dei jeans.
"Toglimeli cazzo" penso.
Harry ride.
"L'ho detto ad alta voce?" arrossisco.
"Si" torna alla mia bocca e con le mani fa ciò che gli ho chiesto.
Mi tolgo la maglia ed inverto le posizioni. "Sono io il più grande" esclamo.
Harry annuisce e si lascia spogliare.
Dopo avergli tolto i pantaloni bacio la punta del suo membro ancora coperta dai boxer. Il ragazzo freme ed io continuo a giocare un po'. 
"Toglimeli cazzo" mi imita e scoppiamo a ridere.
"Sarà fatto".
Glielo prendo in mano ed inizio a masturbarlo, percorro tutta la sua lunghezza sempre più velocemente.
Mi fermo di colpo.
"Sai una cosa Harry?" chiedo.
"Dimmi"
"Baciare è meglio di scrivere!"




-Spaaaaaaaazio Autrice.


Sono tornataaa. Per chi non mi conoscesse sono @zaynsupersayan e questa è la mia seconda Larry!
Vi spammo la prima: Red.
Eeeeh che dire, le vostre recensioni mi hanno spinta a scrivere di nuovo aipfnapnfp siete meravigliosi.
Non so che dirvi, vi amoooooooooooooooooh.