Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: Haley James Scott    01/05/2007    8 recensioni
Introduzione rimossa perchè non presenta nessun riferimento alla trama della fanfiction.
Inserirne al più presto una valida.
Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Primo Capitolo


Non ci rivedremo Ran...




La pioggia cadeva sulla piccola stradina. Le sirene della polizia suonavano il loro acuti lamenti. Appoggiato al muro, ansimante, un bambino cercava di prendere fiato dopo la lotta, il cuore era come se si fosse fermato mentre guardava il corpo ai suoi piedi, non riusciva a muoversi. Sul fondo del vicolo la polizia stava ammanettando alcuni uomini vestiti di nero, mentre un ambulanza portava via il corpo di uno di loro. Lo sguardo azzurro del bambino si volse a quel corpo, la cui mano stringeva ancora la pistola, il ragazzo sibilò il suo nome, lo sputò fuori con rabbia...quello stupido nome di alcolico! I capelli biondi sporchi di sangue e terra, impregnati d'acqua. Per la prima volta nella sua vita Conan Edogawa non fu dispiaciuto per la morte di un uomo, nel suo sguardo solo disprezzo, una rabbia profonda. Una mano forte gli si posò sulla spalla, e la voce di Heiji Hattori lo distolse dai suoi pensieri -Kudo...Shinichi...non è stata colpa tua!- il bambino sorrise amaramente, mentre senza degnarlo di uno sguardo si chinava sul corpo ai suoi piedi. Una lacrima gli rigò il volto mentre accarezzava il viso di quella giovane donna. Era così bella nel suo sonno profondo, indisturbata, sembrava felice e forse lo era...ma questo lui non poteva saperlo. La pelle candida era fredda come marmo, ma allo stesso tempo morbida al contatto con la sua mano. Le chiuse con dolcezza le palpebre, vedendo per l'ultima volta quegli occhi azzurri. Sentiva alle sue spalle lo sguardo carico di apprensione dell'amico, ma in quel momento non gli importava. Aveva giurato di proteggerla e aveva fallito miseramente, lei era stesa sull'asfalto di quella vecchia strada puzzolente, con la pioggia che le bagnava il viso, senza vita. Lui era al suo fianco, il suo corpo aveva solo qualche graffio, niente di più...era sempre in quello stupido corpo da bambino che non aveva potuto aiutarla. Le sistemò una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio e solo in quel momento si chiese il perchè Shiho fosse tornata di nuovo adulta. Poi vide che nella mano in cui non impugnava la pistola c'era una busta. La sua mente da Detective prese il sopravvento e la sfilò dalle sue dita ormai rigide. Mentre il corpo della ragazza veniva coperto dalla scientifica il bambino fece un passo indietro e lesse il biglietto:



Shinichi ho trovato la formula per tornare ad essere noi stessi! Non sò se riuscirò a trovarti prima di Gin e Vodka ed è per questo che sto per raggiungerti in questa missione...quella che vedrai sarà una donna che non conosci...non vedrai più la piccola e fragile Ai, ma la terribile e fredda Sherry! La donna che vuole vendicarsi di tutto il male che hanno fatto a sua sorella...probabilmente non potrai capire quello che farò e per questo ti chiedo di perdonarmi...sò che odi la violenza e vedi ogni assassino allo stesso modo! Io questa sera sarò l'assassino di Gin...voglio ucciderlo...e lo farò! Per questo ti chiedo perdono...così, se non dovessi uscire viva dallo scontro con l'organizzazione con questo foglio forse capirai...ma non preoccuparti per me, per quanto successo pochi giorni fa...il mio posto è con mia sorella...il tuo è con Ran!!! L'antiloto è pronto...sai dove trovarlo vero? Nel nostro posto segreto...insieme a una mia lettera...leggi prima quella...ti prego...



Conan alzò lo sguardo dal foglio e si appoggiò, distrutto, al muro. Heiji rimase al suo fianco, in silenzio, finchè entrambi sentirono una voce di ragazza impastata dal pianto che li chiamava. Entrambi alzarono lo sguardo, mentre una Ran in lacrime si gettava a terra abbracciando il piccolo Conan e mormorava -Conan...oddio...Conan stai bene? Ho avuto paura...tanta paura...pensavo di perderti come Shinichi...e non mi facevano entrare...ho dovuto colpire un polizziotto per farmi passare e urlare che avevo perso un bambino di sette anni!!! Sono stati dei momenti terribili...non sò...era una strana sensazione...come se stessi per perdere definitivamente Shinichi...ma che dico?! Sto delirando...è che tu me lo ricordi e mi proteggi come faceva lui...e allora...ma stai bene? Mi sono tanto preoccupata...non saresti dovuto scappare...- Conan, improvisamente, come Shinichi avrebbe fatto al suo posto, l'abbracciò forte e affondò il viso nei capelli di lei. Un gesto che strappò un sorriso ad Heiji, sorriso che si spense subito quando si rese conto che l'amico, in quel corpo, non poteva fare nulla, non poteva dirle quello che provava, ma rimase spiazzato quando mormorò -Ran...mi dispiace...ma me ne andrò presto...- la ragazza si staccò di scatto e lo fissò, il volto rigato di lacrime, mentre lui le spostava con una mano una ciocca di capelli dietro l'orecchio e continuava -Non piangere...noi non ci rivedremo, ma al mio posto ci sarà qualcun altro...e tornerà per restare per sempre con te...- lei lo interruppe -Shinichi...non lasciami come ha fatto lui!- il bambino sorrise e le rispose -Shinichi non ti ha mai lasciata...forse non era quì fisicamente, ma era presente con il cuore e la mente...e adesso che torna non ci sarà più bisogno di me...- Ran si illuminò fra le lacrime e ripetè -Torna?- il bambino sorrise e rispose -Si Ran...torna...molto presto...il caso è stato finalmente risolto e dovrebbe essere quì al massimo fra qualche giorno...mi spiace non incontralo, ma devo andare prima...adesso avrai lui...- lei lo abbracciò forte e mormorò -Ma...ma Conan...io sono felice che lui torni, ma...ma questo non significa che te ne devi andare te...- lui, da sopra la spalla di Ran, si scambiò uno sguardo d'intesa con Heiji e poi le rispose -No...ma i miei genitori mi stanno aspettando...Heiji mi accompagnerà da loro Ran...no...non mi puoi portare te perchè...perchè preferisco salutarti quì, in questa strada buia...non sopporterei di doverti dire addio due volte...quì è meno doloroso!- lei sorrise e stava per parlare ancora quando si ricordò di una cosa -Heiji...Kazuha è spaventata, non ha ancora avuto tue notizie e non la fanno passare...- lui si immobilizzò e guardò l'amico con uno sguardo d'intesa e, mentre già correva verso lo sbarramento della polizia urlò -Vi aspetto da lei...Conan quando vi sarete salutati venite là...-.

Ran tornò a fissare il suo sguardo azzurro in quello di Conan e sussurrò -Mi spiace che tu te ne vada Conan...io...mi sono molto affezionata a te...- il bambino la interruppe e continuò -Anche io Ran...ti voglio bene...- lei l'abbracciò di slancio e, mentre una lacrima le scendeva lungo la guancia rispose -Anche io Conan...non mi dimenticherò mai di te! Promettimi che per te sarà lo stesso...- lui la strinse a sè e le disse -Certo Ran...non potrei mai dimenticarmi di te...adesso però devo proprio andare...mi accompagni da Hattori e a salutare Kogoro?- lei sorrise e, alzatasi, lo prese per mano, dirigendosi al posto di blocco, mentre il bambino pensava "l'ultima bugia Ran...presto saprai tutta la verità...e mi rivedrai...".

  
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