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Autore: ciaocody    19/10/2012    0 recensioni
Ragazza castana scusa, occhi verdi vede il suo sogno realizzarsi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: Triangolo
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Avrei dovuto prendere il treno per Firenze, sarei andata a vivere da mio zio per sei mesi, come ogni anno.
I miei genitori erano per un motivo o per un altro sempre fuori per lavoro, così, non avrei avuto altra scelta di andare a passare metà anno con il mio adorabile zietto, ci potevo contare, era come un secondo padre per me.
Tutti lo chiamano Fierb, ma si chiama Fabio, e non mi chiedete del perché tutti lo chiamino in questo modo.
Ero proprio davanti la stazione aspettando che arrivasse il treno, ma come al solito, i ritardi non erano un optional, e poi, c’ero anche abituata.
Mi ritrovavo seduta in una di quelle panchine di un verdastro strambo, a leggere il mio libro preferito ‘The Light’ era un libro interessante, d’altronde, amavo leggere più di me stessa.
Ero arrivata quasi alla fine, ma sono sempre stata impaziente, ho sempre voluto sapere il finale nel minor tempo possibile.
Tenevo le cuffie sulle orecchie, ascoltavo gotta be you, una delle mie canzoni preferite d’altronde; mi faceva venir la pelle d’oca, e si addiceva perfettamente alle circostanze in cui mi trovavo.
Le foglie rosse, gli alberi mezzi spogli, il cielo grigio, le sciarpe color perla, le giacche di lana, gli stivaletti.
Tutto si collegava perfettamente.
Ad un tratto, sentii il fischio del treno superare l’acuto di Harry che stava quasi a perforarmi l’udito.
Una di quelle scene dove la gente fa di tutto per entrare in quel dannato treno, chi tirava i capelli al prossimo, chi lanciava un colpo di borsa in testa a quelli davanti, chi faceva lo sgambetto.
La squallida motivazione per la quale accadeva tutto questo, era proprio per i treni ritardatari e quasi sempre strapieni a bomba.
In ogni caso, riuscii ad entrare tranquillamente senza commettere atti bruschi nei confronti di altre persone.
Mi sedetti accanto a una ragazza che non finiva mai di parlare al telefono, mi dava una gran ansia, anche se subito dopo squillò giusto appunto anche a me il cellulare.
Io:’Pronto?..’                      
Gena:’ciao amore, sono Gena. Quando hai intenzione di arrivare?’
Io:’Oh..scusa, c’è stato un ritardo di venti minuti..arrivo fra dieci!’ le risposi impaziente.
Gena:’va bene… non farmi stare in pensiero,ciao Debby!’ disse, e staccai.
Oh quasi dimenticavo, Gena è la mia migliore amica. Capelli castani scuri e occhi color smeraldo, davvero stupenda e anche, un’amica perfetta.
Nonostante il fatto che era di Firenze, non mi creava alcun problema, dato che per 6 mesi all’anno abitavo praticamente lì, gli altri 6 mesi stavo praticamente sola,odiavo tutti quelli della mia città per tanti motivi, non mi interessava più di tanto avere approcci con gli altri.
Dopo aver staccato, fece lo stesso subito dopo la ragazza accanto a me.
La guardai, e subito dopo mi girai dal lato opposto.
Lì sì che c’era una gran differenza.
Il selenzio era praticamente scomparso, qualcosa il quale non sentivo da tanto tempo, era davvero un momento imbarazzante.
Ragazza:’ciao, piacere Sarah.’ Affermò con una voce squillante guardandomi con gli occhi aperti a trecentosessanta gradi.
Mi girai sorridendole, e le diedi la mano.
Parlò per così tanto tempo che non capii nemmeno il filo logico del discorso, mi parlava prima del suo viaggo, fino ad arrivare al suo gatto, una storia davvero stramba.
L’unica cosa che capii era che tornò dalla Sicilia e stava andando a Firenze, dove tra l’altro, abitava.
Per tagliare la corda, cercai di cambiare discorso.
Io:’seenti.. Sarah, che musica ascolti?’
Sarah:’beh, ascolto davvero taaaanti tanti generi di musica, non so se iniziare dal pop,rock,met…’
Io:’okay,arriva al dunque..’ le dissi interrompendola, poi continuai:’cantanti in particolare?’
Vidi lei aprire ancora di più gli occhi,sorridendomi fino a dire:’ONE DIRECTION! ONE DIRECTIONONEDIRECTIONONEDIRECTIONONEDIRECTION, NON SO SE LI CONOSCI, MA SONO DAVVERO FANTASTICI, IO SONO UNA DIRECTIONER DA QUANDO E’ USCITA “WHAT MAKES YOU BEAUTIFUL”, E SONO DAVVERO FELICE DI AVERLI CONOSCIUTI, SENZA DI LORO NON SAREI QUELLA CHE SONO ORA, LI AMO, LI STRAMO! SE SEI UNA DI QUELLE HATERS, TI CONSIGLIO DI NON OFFENDERMI PERCHE’ SONO MOLTO SENSIBILE!..e bla bla bla….’ tutto ad un unico fiato.
La stavo per uccidere, non finiva mai di parlare.
Io:’SARAH!’ urlai cercando di superare la sua voce ancora una volta interrompendola.
Sarah:’sì?..’ rispose abbassando la testa con sorrisino demente.
Io:’ho capito il concetto. ANCHE IO SONO UNA DIRECTIONER!’
Sarah:’AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH’ urlò come una matta.
Tutti quelli dentro il treno, la squadravano dalla testa ai piedi quasi schifati di lei.
Le tappai la bocca:’shh, sta zitta!’
Ad un tratto, il treno si fermò facendo capire che eravamo arrivati a destinazione.
Io e Sarah ci alzammo, prendemmo le valigie e cercammo di scendere.
Sarah:’è davvero grandioso sapere che sei una Directioner! Non puoi capire quanto sono felice.. da queste parti sono rare le directioner, proprio perché tutti gli haters impongono alla maggior parte di odiarli, ma io non cado nelle loro trappole, il mio amore per i OneD è infinito! Come posso spiegartelo? E’ un amore praticamente immenso…’ disse, insieme ad altre cose.
Io la guardavo sbadigliando, e poi, rivolgendo lo sguardo al pavimento, l’unica cosa che non mi aveva turbato in quel momento.
Neanche a dirlo apposta, e caddi a terra, mi aveva spinto un signore grosso e barbuto.
In quel momento odiavo anche il pavimento.
Sarah:’Debby… stai bene?’ mi chiese con uno sguardo scandalizzato e cercandomi di rirare su.
Io:’sto bene,sto bene..’ affermai sbattendo le mani sul giubbotto.
Sarah:’beh, dove devi andare?’
Io:’ehm.. a casa di mio zio, devo però scovare un taxi..perchè lui non c’è, non può venirmi a prendere perché è al lavoro.’
CONTINUAAAAA <3
ANGOLO AUTORE:
GRAZIE MILLE PER AVER LETTO QUESTO CAPITOLO, SEMBRERA’ NOIOSO MA VEDRETE CHE PIU’ AVANTI VI PIACERA’ DAVVERO MOLTO J ! AL PROSSIMO CAPITOLO! 

  
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