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Autore: nannie    19/10/2012    3 recensioni
Ormai avevo perso la cognizione del tempo e la lucidità, Niall mi aveva fatto bere non so quanto, l’unico problema era che lui era irlandese e reggeva io pakistano, e per quello che sapevo in Pakistan non si beveva così tanto al massimo creavano bombe.
Eravamo entrati nella pista da ballo dell’Hotel-Casinò e la prima cosa che i miei occhi agganciarono furono la sua figura. Le gambe lunghe e olivastre lasciate nude sotto un vestitino nero, tacchi blu elettrico vertiginosi le davano quei centimetri che le mancavano per arrivare alla mia altezza, i capelli erano sciolti e davano di lei una visione estasiante da lasciarmi senza parole. Era una fottutissima dea. Dopo 13 anni capì il senso delle parole di mia sorella, ero innamorato di Melany Dibrinson.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Hit the lights, lose your self.



 

Dedicata a Melany e Roberta, vi amo.





13 Giugno 1999.



Quel giorno era il suo compleanno, faceva sei anni proprio come me.
Ero così impaziente d’andare alla sua festa che ero pronto da già un’ora e tartassavo mamma per farla sbrigare.
“Guardalo tutto innamorato!” Ridacchiò mia sorella Doniya più grande di me.
Io sinceramente non la capivo, sapevo solo che ero euforico e non vedevo l’ora di vederla.

***


Ormai mancavano pochi invitati ma per me era come se mancasse solo lui.
“Chissà come sarà bello oggi Zayn.” La vocetta stridula di Miranda diede voce ai miei pensieri.
Ed eccolo arrivare, quel giorno era vestito con una camicetta celestina a mezze maniche, pantaloni cachi ed un sorriso splendente.
Venne da me con in mano la busta rossa del regalo. “Tieni Melany auguri!”
In quell’istante qualsiasi cosa mi potesse aver regalato non sarebbe mai stata bella come il suo sorriso.




16 Settembre 2006



Scuola era cominciata da già sei giorni, e io ancora non l’avevo vista nonostante stesse in classe con me. Quella mattina però quando entrai in aula insieme a Niall la vidi subito.
I lunghi capelli castani erano lisci per quel giorno, gli occhi grandi e grigi erano allegri e il suo sorriso mi lasciava senza fiato.
“Bentornata Mel!” Dissi muovendo la mano in segno di saluto mentre poggiavo lo zaino sul banco e rispondevo al caloroso abbraccio di Miranda.
Voltò lo sguardo verso di me e mi sorrise appena. “Ciao Zayn.”
Tornò alle sue amiche, senza considerarmi più di tanto, come il mio cuore che tornò al suo posto visto che s’era preparato ad esplodere appena lei m’avesse considerato cosa che appunto non accadde. Sorrisi a Miranda che era rimasta spalmata su di me.

***


Proprio prima dell’inizio della scuola m’ero presa un febbrone allucinante quindi la cominciai sei giorni dopo, e quei giorni a casa erano stati pieni d’ansia causata dall’attesa di rivederlo, lui ed i suoi magnifici occhi ambrati.
Appena lo vidi entrare in classe il mio cuore fece una capriola ma si placò appena Miranda gli saltò in braccio tempestando quelle guancie così belle di baci.
“Bentornata Mel!” Mi disse con un semplice cenno della mano, ma per me fu un gesto bellissimo anche se di mezzo c’era quella bionda così bella.
Lo guardai e mi senti una nullità nei confronti di lei, a malincuore sospirai un “Ciao Zayn.” Tornando poi a dare attenzione alle tante parole di Lucy, mentre lui sorrideva amabile a Miranda.




26 Novembre 2010



Stavo ridendo alle parole di una stupidissima battuta di Niall mentre ci dirigevamo al vagone-bar del treno. Quell’anno il professor Frebs aveva deciso di portarci in campo scuola a Londra, con noi c’era anche la sua classe che a mio malgrado ancora non avevo avvistato.
Ed eccola entrare dall’altra porta del vagone, insieme a Lucy. Le lunghe gambe fasciata da un paio di legins neri, un maglione color panna in perfetto contrasto con la sua carnagione olivastra. Il suo sorriso mi perforò il cuore.
Niall pagò le bottigliette d’acqua e il panino tornando poi da me che m’ero fermato poco più in la.
Mi tirò via, per tornare al nostro vagone. “Mi chiedo ancora perché stai insieme a Miranda se ti piace così tanto Melany.”
Guardai il mio biondo amico. “Ma che dici?”
Sbuffò. “Zayn non dire cazzate a me, le muori dietro dall’elementari!”
Lui sapeva tutto, potevo parlare tranquillamente con lui. Quel giorno avevo avuto troppa paura, ormai finite le medie non è che ci parlavamo più di tanto io e lei non essendo nella stessa classe, già era tanto se mi salutava, oltretutto io avevo Miranda.
“Sinceramente non lo so nemmeno io Niall..”
Il mio amico rise buttandomi un braccio in torno al collo e dandomi un affettuoso pugno sulla spalla. “Sei proprio cotto amico!”
Ed il brutto era che aveva ragione.

***


Lucy insisteva per andare a prendere un panino visto la sua persistente fame, quindi ci stavamo dirigendo al vagone-bar del treno. Quell’anno la professoressa McHenry aveva deciso di portarci in campo scuola a Londra, con noi c’era anche la sua classe che io purtroppo ancora non avevo avvistato.
“Io non capisco come fai a mangiare come un porco e a non prendere un chilo” Dissi ridendo a Lucy.
“non è colpa mia se ho un metabolismo fantastico!” Disse rispondendo alla mia risata.
Entrammo in quel momento nel vagone e fu proprio lì che lo vidi. Stava con Niall, la sua risata così limpida e cristallina l’avrei riconosciuta tra mille.
Proprio mentre lo guardavo ridere si fermò, Niall andò a pagare come Lucy e io rimasi lì a fissarlo.
Era, se fosse possibile, ancora più bello del solito. Lo sguardo ambrato, per un secondo mi diede come l’impressione di scontrarsi contro il mio, impressione che si vaporizzò appena Niall ritornò.
“Io invece vorrei avere il fisico di Miranda, altro che me..” Dissi a malincuore a Lucy che mi aveva nuovamente affiancato.
“Solo perché sta con Zayn.” L’affermazione della mia amica era più vera che mai, lei sapeva tutto di me.
“Già, ma io non sono lei.” Sbuffai accasciandomi sul mio sedile.
Lucy addentò il panino, poi ingoiò mi guardò e sorrise. “Tu sei molto meglio, solo sei stupida e non hai mai trovato le palle per buttarti e dichiararti.”
La cosa brutta che lei sapesse tutto di me era anche che in quel momento aveva dannatamente ragione.




25 febbraio 2012, mattina.



 Dopo quasi due anni avevo lasciato Miranda, non l’avevo mai amata realmente e ero riuscito a trovare il coraggio di dirglielo. Eravamo a Las Vegas, campo scuola sempre col professor Ferbs, amavo quella città sin da bambino, la città dei sogni, la città che non dorme mai, quella che sognavo da tutta una vita. E nuovamente anche quell’anno anche la sua classe era lì.
“Zayn, Zayn!” Niall urlava venendomi in contro nella Hall dell’albergo.
“Che hai che t’agita tanto Nialler?” Dissi ridendo mentre lui prendeva fiato, e per aver fatto correre uno come l’irlandese doveva essere una notizia sensazionale visto che non smuoveva il culo per nessuna ragione al mondo.
“Io e Liam abbiamo parlato con il Ferbs, e in comune accordo don la McHenry dell’altra classe, ha detto che visto che siamo ‘tutti grandi e vaccinati’ –mimò le virgolette in un imitazione buffa del prof- sta sera possiamo darci alla pazza gioia a patto che domani mattina alle 9 in punto saremmo pronti nella Hall.”
Quella notizia mi fece più felice che mai, mi sarei vissuto quella notte a pieno, e se Dio voleva avrei anche trovato il coraggio di confessarmi a Melany, magari dopo due shoot.

***


Quell’anno la professoressa McHenry, visto ch’era il nostro ultimo anno, aveva deciso di portarci in campo scuola a Las Vegas, la città delle luci, quella che non dorme mai. Con noi, come sempre, c’era anche lui e la sua classe. Proprio quella mattina la professoressa c’aveva comunicato che, in comune accordo con il Ferbs dell’altra classe, quella sera potevamo darci alla pazza gioia a patto che alle 9 di mattina ci saremmo fatti trovare belli che pronti nella Hall. Ero fasciata in un aderente vestito nero, tacchi blu elettrico e capelli sciolti leggermente boccolati.
Lui s’era lasciato da poco più di due mesi con Miranda e io quella sera mi sentivo bella e pronta per vivere. Forse sarebbe stata la notte perfetta.
Due ore dopo ero già priva di controllo grazie a Lucy che mi aveva fatto bere, mi ero sbronzata insieme a lei e in quell’istante stavamo ballando in una pista della discoteca dell’Hotel-Casinò.
Ridevo come una pazza, sotto le luci stroboscopiche, mi stavo lasciando andare come mai prima.
“Mel, Melany!” Mi girai e vidi una Lucy poco lucida con in mano un altro cocktail.
“Lucy, Lucinda che c’è?” Dissi ridendo.
Sbuffò e rise allo stesso tempo. “Non chiamarmi così e guarda là.”
Voltai lo sguardo dove la sua mano m’indicava, e non solo per i 15cm di tacco e per la poca lucidità ma persi l’equilibrio aggrappandomi alla mia amica. Zayn Malik era a pochi metri da me, il suo petto scolpito lasciato in bella vista da una camicia nera abbottonata solo per metà, jeans scuri che fasciavano un fondoschiena da urlo. Era un cazzo di adone greco.
“Cazzo che aspetti!?”
“Cazzo che aspetto?!”
Dissi incredula guardando la mia amica.
Rise, “Vai da lui! Carpe questo cazzo di Diem!”
Risi, in quelle frasi c’erano troppi cazzi.
Sarà stato l’alcool o il coraggio che dopo tanti anni era venuto a me ma mi avviai nella sua direzione, notando con gioia che lui stava facendo la stessa cosa.



25 febbraio 2012, sera.



Ormai avevo perso la cognizione del tempo e la lucidità, Niall mi aveva fatto bere non so quanto, l’unico problema era che lui era irlandese e reggeva io pakistano, e per quello che sapevo in Pakistan non si beveva così tanto al massimo creavano bombe.
Eravamo entrati nella pista da ballo dell’Hotel-Casinò e la prima cosa che i miei occhi agganciarono furono la sua figura. Le gambe lunghe e olivastre lasciate nude sotto un vestitino nero, tacchi blu elettrico vertiginosi le davano quei centimetri che le mancavano per arrivare alla mia altezza, i capelli erano sciolti e davano di lei una visione estasiante da lasciarmi senza parole. Era una fottutissima dea.  Dopo 13 anni capì il senso delle parole di mia sorella, ero innamorato di Melany Dibrinson.
“Niall, Niall guarda!”
Il mio amico mi guardò e poi la guardò. “Che cazzo mi chiami a fare a me? Vai da lei, fai qualcosa porca puttana!”
Per la prima volta nella mia vita gli diedi ragione, o forse era solo l’alcol a gestire i miei movimenti ma mi avviai verso di lei e cosa più pazzesca lei stava facendo la medesima azione.

***


Appena gli fui davanti mi poggiò le sue mani sui miei fianchi mentre mi guardava negli occhi.
Sorrisi e mi lasciai andare alla musica insieme a lui, circondando il suo collo con le mie braccia. Avevo aspettato quel momento da tutta una vita, ora lo stavo vivendo il momento perfetto.
Avrei potuto rimanere a ballare così con lui per tutta la vita, con Zayn che faceva battute e rideva nelle mie orecchie e le mie guancie sfioravano le sue con un leggero accenno di barba.
Ma Zayn mi sorprese e mi prese la mano mentre faceva l’ultima battuta e s’avviava verso la terrazza dell’Hotel-Casinò.
“Andiamo fuori sto schiumando.” Disse ridendo.
Annuì ridendo a mia volta. Senza le luci stroboscopiche della discoteca potevo vedere quello che avevo sempre ammirato da lontano.
“Mi sembra tutto un sogno.” Dissi inconsciamente guardando la sua mano ancora perfettamente intrecciata alla mia.
“Cosa?” Mi chiese con un mezzo sorriso poco lucido.
Sospirai. “Tu. Questa sera. Tutto.”  Dissi mentre camminavamo.
“o la va o la spacca..” Lo sentì mormorare, lo guardai incuriosita e lui continuò. “Melany, Mel, dio bono non so che parole usare, comunque sicuramente mi prenderai per pazzo ma è da quando ci siamo conosciuti alle elementari che di sbavo dietro porca zoccola. Non ho mai capito perché sono stato con Miranda, o forse perché tu non mi ti filavi, la verità è che ho sempre avuto paura della tua reazione, di essere respinto. Mi sei sempre piaciuta, diamine se mi piaci! –s’era fermato e mi guardava dritta negli occhi, il mio cuore aveva smesso di battere incredulo- E dopo 13 fottutissimi anni che ti conosco ho trovato le palle di dirti che ti amo. No, non sto esagerando. Ti amo fin dalle elementari quando mi prestasti i colori, quando alle medie ti diedi quello stupido bacio a stampo per la scommessa che avevi perso, quando sul treno due anni fa vidi il tuo sorriso, ti amo da sempre ma sono stato troppo stupido per ammetterlo a me stesso. Ci sono voluti Niall, 6 shoot e un cocktail per farmi trova le palle, e nonostante domani avrò un mal di testa infernale e non mi ricorderò molto devo dirtelo, che ti amo."
Per tutto quel tempo i miei occhi erano stati incollati ai suoi, non si erano smossi minimamente, la mia mano salda alla sua.
Presi fiato, e nonostante credessi ancora di stare sognando parlai.
“Non sei pazzo, perché se lo sei tu io lo sono proprio come te. Beh perché sì, ti amo anche io. Proprio così, da quando alle elementari 13 anni fa sei arrivato presentandoti come ‘Zayn dal Pakistan’ e dandomi un pezzetto della tua merendina, da quando alle medie mi resi la ragazzina più felice del mondo con quel bacio, quando due anni fa sul treno mi guardasti appena, ti ho amato nonostante Miranda, che ho invidiato tantissimo. Ti amo tutt’ora a dirla tutta.”
Nella mia voce c’era emozione ed elettricità, ma soprattutto felicità.
Zayn sorrise, e in quel momento davvero niente lo avrebbe mai superato in bellezza, mi prese il viso tra le mani e con una dolcezza infinità mi baciò. Le sue labbra fini furono sulle mie, calde e morbide, si muovevano perfettamente in modo da far giocare le nostre lingue che sembravano conoscersi ed aspettarsi da una vita.
“Non ricorderò nemmeno io granché domani, ma questo lo ricorderò per tutta la vita.” Dissi quando mi staccai quel poco per prendere fiato.
Mi ribaciò sorridendo sulle mie labbra. “Io non scorderò mai che ti amo.”
Disse guardandomi negli occhi. “Nemmeno io.”
E le mie parole erano vere, perché di quella notte il mio cuore avrebbe ricordato tutto, ma soprattutto non si sarebbe mai scordato nel mio amore per lui come non lo aveva mai fatto in 13 anni, che in quel momento era il Nostro amore.






Maaacciao! *3*


Okey, questa è la mia terza one-shoot nel giro di 4 giorni, *-*
il fatto è che ho troppe idee ispirate dalle canzoni ma se mi mettessi
per ognuna di loro a scrivere una fanfiction non le terminerei mai,
visto che già ho preso un periodo di pausa dalle mie giusto epr andare avanti coi capitoli..
vabbeh tornando a noi, la os è ispirata a 'Hit the lights' di Selena gomez, quella canzone è il fomento! e se non volete sentirla magari basta che leggete il testo e capite.
Comunque, la nostra Melany,
oltre ad essere ispirata principalmente alla mia amica Melania,
ha il volto di Mila Kunis quella gran pezza di gnocca di Amici di Letto,
oltretutto film stupendo.
Spero che capiate gli altalenarsi dei Pov..
e non avendo altro d'aggiungere vi posso chiedere di RECENSIRE per lasciarmi un parere, e magari anche un suggerimento su una canzone per una prossima os.

Besos, nannie.

   
 
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