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Autore: pollama    19/10/2012    2 recensioni
Come dice il titolo stesso, in questa storia si parlerà di una confessione importante che che interesserà Severus e Lily.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Titolo: Shrift
Genere: generico, sentimentale
Avvertimenti: one-shot
Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Contesto: Epoca deiMalandrini
Introduzione: Come dice il titolo stesso, in questa storia si parlerà di una confessione importante che Severus esterna a Lily.
Note dell’autore (specificate quale pacchetto avete e quali elementi del pacchetto avete usato): Dolcetto o Scherzetto: Severus Piton _ Lily Evans; “La paura ci impedisce di vedere e di cogliere le occasioni di salvezza che ancora ci restano e che sono spesso a portata di mano” (Arthur Schopenhauer);  Zucca.

 
 

Shrift
 

 
  “La paura ci impedisce di vedere e di cogliere le occasioni di salvezza che ancora ci restano e che sono spesso a portata di mano”.
Severus appena finì di leggere l’ultima frase di un vecchio libro si alzò pensieroso dalla poltrona e andò ad addossarsi alla piccola finestra della biblioteca.
Quella sarebbe dovuta essere una notte speciale per lui: aveva invitato Lily per il ballo di Halloween che si sarebbe tenuto in Sala Grande, ma ciò che aveva ottenuto era stato: “Grazie per l’invito Severus, ma già ho detto di si a James”. Quelle parole furono come dei grossi macigni che lo andarono a seppellire.
Sepolto dalla vergogna. Come poteva, Mocciosus, avere la minima possibilità di ricevere un si dalla ragazza più bella di Hogwarts?
Con una leggera nausea spostò lo sguardo verso le stelle che andavano a disegnare nel cielo notturno le sagome delle costellazioni e, giusto in quel momento, riconobbe l’orsa maggiore.
Nei momenti di tristezza quei luminosi corpi celesti erano di ottima compagnia, pensava con un velo di ironica tristezza.
«Dolcetto o scherzetto?» all’improvviso sentì chiedere  alle sue spalle.
Quando si voltò vide Lily con in mano una grossa zucca stracolma di cioccolata.
«Lily…»
«Perché sei ancora vestito così?» la ragazza dai cappelli rossi si andò a sedere sul davanzale della finestra. I suoi occhi verdi lo andavano a scrutare, cercando di indagare sulle sue emozioni.
«Non… non vengo alla festa»
«Cosa?» Lily sembrò adirata tanto che si catapultò verso di lui e prendendolo sottobraccio iniziò a trascinarlo fuori dalla biblioteca.
«Lasciami andare. Ho detto che non vengo e non verrò» Severus continuava a sbraitare, ma ormai Lily era riuscita a portarlo dove lei voleva: di fronte al dormitorio dei Serpeverde.
«Coraggio»
«Cosa?»
«Prendi una qualsiasi maschera e vieni con me in Sala Grande»
Severus guardava i suoi occhi, ma quella volta non riuscì a darle corda. Non poteva mai andare a quella festa e vederla ballare con James Potter.
«Lily… scusami ma NO» quella parola così sgradevole echeggiò tra le mura umide dei sotterranei e sul volto di Lily nacque una smorfia: la bocca si curvò all’ingiù e gli occhi le si inumidirono a tal punto che Severus si sentì un verme.
«Scusami, non volevo farti dispiacere, ma…»
Lily lo guardò torva, era arrabbiata «Ma?»
La ragazza incrociò le braccia al petto e corrucciando le sopracciglia era pronta a fare una sfuriata al suo amico, che non disse nulla e che abbassò solo lo sguardo scuotendo la testa.
«Severus cosa c’è che non va? E’ da un po’ di giorni che sei… strano»
Il ragazzo si scostò i capelli neri ed unti dal viso e volgendo di nuovo lo sguardo alla sua Lily ripensò alla frase che aveva letto in biblioteca:  “La paura ci impedisce di vedere e di cogliere le occasioni di salvezza che ancora ci restano e che sono spesso a portata di mano”
Doveva dire la verità a Lily, doveva affrontare la paura di un rifiuto, doveva aggrapparsi alla sua ancora di salvezza esponendo le sue emozioni.
«Siamo amici, ti puoi confidare con me» ripeteva lei.
«Lily, è questo il problema. Siamo amici, solo amici!» ecco era esploso, aveva detto davvero quelle parole, aveva dato aria ai suoi pensieri.
«Cosa vuoi dire?»
«Dico che non sopporto vederti civettare con Potter!»
«Io non civetto!»
Lily aveva il viso più corrucciato di prima e portandosi avanti continuò ad ascoltare ciò che aveva da dirle Severus.
«Capisci Lily? Il problema è che sei la persona più bella che abbia mai conosciuto e per me sei perfetta. Lily io TI AMO»
Severus appena si rese conto di ciò che aveva detto, si sentì le gambe diventare sempre più molli e con le ultime forze che gli restavano corse a perdifiato nel giardino, fuori il castello.
Dopo poco si lasciò cadere dietro una piccola siepe. Le guance erano rigate dalle lacrime salate.
Aveva rovinato l’amicizia che c’era tra loro due. Aveva rovinato tutto.

In lontananza si sentivano le canzoni susseguirsi, il vociare degli studenti divertiti e tutti parevano essersi dimenticati di lui, ma d'altronde questa non era una novità.
Il fresco dell’aria notturna gli fece venire la pelle d’oca; si strinse alle ginocchia che si portò al petto e stette lì, immobile e silenzioso.
Una lucciola iniziò a danzare accanto ai suoi piedi, gli parve in cerca di qualcosa; ad un certo punto fu raggiunta da un altro insettino come lei ed insieme se ne andarono lontano e a poco a poco le loro piccole lucine si videro sparire nel buio della foresta.
«Ti va una Cioccorana? Ne ho tante nella zucca»
Lily con un semplice maglioncino rosa e la gonna della divisa si sedette accanto a lui porgendogli la sua zucca piena di leccornie che aveva in mano.
«Non sei andata alla festa?»
La ragazza scosse la testa e con un grosso sorriso gli rispose «No… ho riflettuto su ciò che mi hai detto e…»
Severus seguì attentamente ogni parola, e non poteva credere che Lily Evans, quella sera, aveva scelto di stare con lui.
«E Potter?»
«Abbiamo litigato e quindi… eccomi qui»
Un grosso sorriso nacque sulle labbra di Severus che ancora era incredulo e senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi prese una barretta di cioccolato.
La cioccolata non gli era mai parsa così dolce come quella volta.
«Lily, ciò che ti ho detto nei sotterranei…»
«Severus, non ti devi preoccupare, tra me e te non cambierà mai nulla»
Quell’affermazione gli fece balzare il cuore e lo fece sentire più sollevato. Per lui Lily era importante e non faceva nulla se non era riuscito a ribadirle che l’amava più della sua vita.
Per lui, quella  fu la notte di Halloween più bella di sempre.
  
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