Dormi
Pioggia leggera che cade sul corpo di una giovane donna,
E’ davanti una lapide levigata dalle intemperie
Tiene in braccio un bambino di circa tre anni
Guarda quella lastra con occhi asciutti
Non ha più la forza di piangere, ormai le lacrime hanno smesso
Di scendere dal suo dolce viso
L’unica cosa che riesce a fare e dire è il suo nome
-Miroku-
Il piccolo che ha in braccio l’abbraccia forte, anche lei lo fa
E poi continua dire
-Perché mi hai lasciata sola? Perché l’hai fatto? Perché?-
Ma lui ormai non può più risponderle
Chiude gli occhi e rivede l’ultima scena di lui quando era ancora vivo
Anche quel giorno pioveva, pioveva a dirotto lui era stanco e ferito
Avevano combattuto contro il loro acerrimo nemico, Naraku
L’ho avevano ferito ed era sparito chissà dove
Lei era corsa da lui disteso a terra ferito gravemente
Lei piangeva e le sue lacrime si confusero con la pioggia
Lui alzò la mano, le accarezzò il viso e le sorrise dicendole
-Non piangere…non voglio vederti piangere…sto bene-
Mentiva ma, lo faceva per lei la voleva vedere sempre sorridere
Amava le sue labbra rosee dispiegate in un sorriso e lei non lo fece attendere
Intanto si erano avvicinati anche il resto del gruppo
Il giovane monaco fu portato sulle spalle da Inuyasha in un luogo sicuro
Fu portato in una capanna dove fu curato e medicato da una sacerdotessa anziana
Era grave molto grave, lo sapevano tutti tranne lei
A lei era stato nascosta la verità, la volevano illudere per non farla soffrire
Decisero di lasciarli soli per quella notte, perché sapevano che lui sarebbe morto
Passarono la loro prima e ultima notte insieme
Lei era felice di essersi concessa a lui
L’unico uomo che amasse, esausta si appoggiò al suo petto
E lui l’abbracciò stretta a se in segno di protezione
Stavano bene in quell’abbraccio sembrò il tempo si forse fermato, anche la pioggia era cessata
Lei si addormentò felice tra le braccia del suo uomo
Ma, il mattino dopo lui non c’era più accanto a lei se ne era andato via per sempre
Gridò e pianse non voleva, non poteva crederci
L’aveva tradita e abbandonata
L’aveva lasciata sola a combattere contro Naraku
Per lei furono periodi difficili ma, sparirono il giorno in cui nacque il frutto
Del loro amore, lo chiamò come suo padre perché era identico al suo genitore
Dopo la sua nascita continuò a combattere contro il loro nemico
E vinsero
Lei vinse anche per lui, lo vendicò
Ora sono passati tre lunghi anni, nessun uomo ora è accanto a lei
Solo suo figlio e il suo grande dolore
Viene ogni anno a deporre un mazzo di fiori lì sulla sua tomba
E canta questo ritornello
"…Dormi sepolto in un campo di grano
non è una rosa non è un tulipano
che ti fa veglia all’ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi….."
Spero che vi sia piaciuta….è un po’ triste lo so…ma ho immaginato una di Sango davanti la tomba di Miroku morto dopo un combattimento…
P.S. il ritornello della canzone è "La guerra di Piero" di De Andrè….