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Autore: Dear M    20/10/2012    0 recensioni
Una ragazza di 17 anni, di nome Mari si traferisce a Londra all'età di 5 anni, perchè il suo sogno era, fin da bambina, deventare ballerina. Così i genitori decisero di portarla a fare un provino alla The Royal Ballet School, una delle scuole di danza più prestigiose al mondo.
Mari viene presa, ma non sapeva che questo sogno l'avrebbe portata lontana da
i suoi genitori. Loro, infatti non erano di Londra, bensì vivevano in Italia, precisamente a Milano.
Nonostrante questo, i genitori insieme alla figlia, decidono di far avverare questo sogno.
All'età di 17 anni , Mari, decide di lasciare la scuola di danza per affrontare la vita reale, quella dove bisogna lavorare per guadagnare.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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18.
http://www.youtube.com/watch?v=j2WWrupMBAE


#MARI#
Finalmente dopo una lunga e estenuante corsa, iniziammo a camminare e a prenderci un po' in giro, mentre stavamo andando verso casa. Ma quel momento magico, fu interrotto da delle parole.
-Bene, Bene, Bene!- disse un uomo.
...
-Chi è la?- disse Harry tirandomi verso di lui con un braccio.
-No.. No.. Non dovete avere paura di me!- disse facendosi vedere.
-Tu!- dissi spaventata.
-Io!- disse baciandomi.
Harry cercò di picchiarlo, ma fu fermato da un altro uomo , complice del prof.Smith. E poi guardando Harry disse : - E loro!
-Lasciala.- disse Harry muovendosi per sperare di riuscire a staccarsi.
-Questo è il tuo ragazzo! Il famoso Harry Styles! Giusto?- disse rivolgendosi a Harry. Ma Harry non rispose. -Si parla molto in giro di te!- disse iniziando a girarli intorno.-Si dice che state facendo soldi... Aahhaha, soldi!- disse scuotendo la testa. - E gira voce che usate le ragazze!- disse ridendo.... - Si dice che uno di voi si sia messo con una ragazza che ha perso la memoria solo per usarla e farle credere cose che non sono vere.- disse guardandomi. Io non sapevo cosa fare e quindi reagì di impulso.
-Harry non ha mai fatto niente del genere.- li dissi urlando. Ma lui mi prese il polso e me lo strinse.
-Ahi, Ahi!- dicevo piangendo.
-Ti faccio male! Oh poverina.- disse guardandomi negli occhi.
-Devi lasciarla stare!- gli urlò Harry.
-Ah sì. Altrimenti che fai. Chiami la mamma.- disse ridendo.
-Harryyy!- dissi piangendo. Ma il professore mi prese per i capelli e mi tirò verso di lui. Poi mi puntò una pistola alla tempia destra.
-Ora dovete fare i bravi entrambi!- disse puntando la pistola anche su Harry.
-Che cosa vuoi da me?- dissi piangendo.
-Soldi!- mi disse baciandomi il collo. - Io ti darò tutto quello che vorrai, ma tu devi ballare e darmi i soldi. E darmi ciò che voglio io , quando lo voglio io.- disse continuando a baciarmi.
-D'accordo!- dissi singhiozzando. -Ma ad una condizione!- esclamai
-Dimmi- disse Smith.
-Che lasciata andate Harry!- dissi guardandolo con le lacrime agli occhi.
Harry mi guardò come per dire 'D'accordo??!!! Sei impazzita.' , ma io gli feci l'occhiolino e per fortuna lui capì.
-Okkei! Lascia il ragazzo. Lei ce l'abbiamo.- disse Il professor. Smith al suo assistente. Ma appena salirono in macchina entrambi, io riaprì lo sportello velocissimamente e urlai a Harry ' Corriiiii'.
Mentre correvamo i due uomini ci stavamo rincorrendo. Eravamo spaventati e allora Harry decise di chiamare a casa per avvertire di quello che stava succedendo, ma prima che lo facesse, sentimmo le sirene della polizia. Ci guardammo e iniziammo a ridere.
-Liam!- disse Harry fermandosi e iniziando a ridere.
-Grazie Grazie!- dissi saltandoli in collo.
-Polizia fermi dove siete!- disse una voce.
-Ragazziii... Ragazziiii...!- ci urlò Louis agitando un mano.
-Ciaoooo!- urlammo iniziando a correre verso di loro.
E qui ci abbracciammo. Eravamo una bellissima squadra. La migliore squadra di tutti i tempi. E mentre noi eravamo felici e contenti, beh altre persone lo erano di meno, perchè il professor Smith e il suo collega , furono arrestati.
Il giorno dopo, mi richiamarono alla scuola di ballo e mi dissero che volevano premiarmi per il bel gesto che avevo fatto. Mi dissero che avevo salvato tantissime ragazze che volevano realizzare il loro sogno e in più dissero che per ritirare il premio sarei dovuta andare il giorno dopo all'incontro con le nuove alunne dell'anno. E io accettai.
 
   
 
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