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Autore: Juliefer    20/10/2012    28 recensioni
Sembrerà insensato, assurdo, folle, illogico, inconcepibile, irrazionale, ridicolo, pazzesco, sciocco, incongruente, paradossale, strano, bizzarro, delirante, demenziale, irresponsabile, vaneggiante, superficiale, stupido, grottesco, incredibile, o semplicemente impossibile.
Ma io ti amo.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un grazie particolare va a LarryinLove.
Una ragazza meravigliosa che
mi ha aiutato nella stesura di questa OS.
Non con le dita ma con il cuore.




 

Always in my heart, your sincerly.



 
So che, spesso, il silenzio ci aiuta.
Ci aiuta a leggere, a capire, a percepire ogni parola in tutte le sue sfumature. 
Ma, ve lo chiedo con tutta me stessa, inserite questo link su youtube. Ne vale la pena.

http://www.youtube.com/watch?v=k8YFQv4TV7o

Liberate la mente e lasciate libero il cuore.
Buona lettura!







Ciao.
Sembrerà insensato, assurdo, folle, illogico, inconcepibile, irrazionale, ridicolo, pazzesco, sciocco, incongruente, paradossale, strano, bizzarro, delirante, demenziale, irresponsabile, vaneggiante, superficiale, stupido, grottesco, incredibile, o semplicemente impossibile.
Ma io ti amo.
Ti amo e i motivi sono troppi per poterteli spiegare, per poterteli scrivere.
Oggi però, voglio dirti che ti amo perché mi stai ad ascoltare e sei forse l'unica persona che sia mai riuscita a farlo così bene.
Probabilmente la cosa più bella che possa capitare nella vita è avere al proprio fianco qualcuno a cui raccontare le giornate, con cui potersi sfogare quando ci si sente soffocare dentro dalle ansie e dalle paure. E io di paure ne ho tante, tu lo sai.
Lo sai non soltanto perché mi conosci ma soprattutto sai comprendermi, comprendi i miei occhi quando vorrebbero affogare nelle lacrime, conosci il modo in cui la mia voce si fa sottile quando parlo di qualcosa che mi turba, che mi fa male, conosci la parte peggiore di me che persino io ancora faccio fatica ad accettare.
Io non sono mai stato bravo ad apprezzarmi, come sai fare tu, non sono mai stato capace di guardarmi allo specchio e vederci una persona migliore di ieri, non sono mai stato capace di piacermi.
In nessun modo. In nessun senso.
Ho sempre avuto paura di me e di ciò che non sarò mai in grado di diventare. Sono uno ragazzo che si cela solo per nascondere i dolori. Per mostrarmi più forte, ma mostrarsi ciò che non si è non è facile. Con te è sempre stato diverso, con te io so essere me stesso, perché so che in qualunque modo io sia vestito o pettinato i tuoi occhi non smetteranno mai di vedermi come il più bello fra tutti. Con te è sempre stato diverso perché qualsiasi cosa io dica tu sai appoggiarmi, sostenermi, non mi giudichi mai. Non ne sei capace.
Ti amo perché quando sbaglio, tu sai correggermi, sai portarmi sulla giusta strada, e finisci col farmi fare la cosa giusta. La cosa migliore per me.
Ti amo perché sai farmi tornare a stare bene, anche quando mi sento perduto.
Ti amo perché sei il sorriso che mi porto sempre addosso.
Ma più di tutto ti amo perché attraverso te, so amarmi un po' anche io. E per un ragazzo come me,  pieno di insicurezze, debolezze, paure, dubbi e incertezze, l'Amore è tutto. Tu sei tutto.
Ti ricordi quella sera?
Volevo solo guardarti dormire, la più pura, vera, grande magia che mi accadde fu questa. Seguire per tutta la notte il ritmo del tuo respiro, senza toccarti.
Ti amavo già, me ne accorsi da questo, da questo spietato desiderio.
E la paura d'innamorarsi di qualcuno, l'ho capito in quell'istante, è già un po' amore silenzioso.
Se potessi addormentarmi e risvegliandomi cancellare tutti i miei errori e ricominciare da zero, saprei sempre ritrovarti.
Ricomincerei dal primo battito nato pensandoti e saresti l'unica cosa che non correggerei, né col rosso né col blu. Se non sei tu l'amore, l'amore non esiste.
Sai, al mio corpo manchi da morire.
Stamattina ho parlato con le mie guance, mi hanno detto che a loro manca arrossire al tuo sguardo, e formare quelle solite fossette, quando ti vedo.
Anche le mie labbra hanno bisogno di te: a loro manca tanto quando si appoggiavano alle tue, e quando i miei denti le mordicchiavano per l'ansia di doverti vedere.
Ai miei occhi mancano le lacrime di gioia, mancano i tuoi sorrisi riflessi nelle mie pupille, mancano i tuoi sguardi.
Invece la mia schiena si limita a ricordarti. Pensa a quando le tue mani si appoggiavano su di lei, quando ti stendevi sopra di me.
Alle mie braccia mancano tanto i tuoi abbracci. Quelli che duravano mezz'ora, eppure non mi stancavano mai.
E i miei piedi? A loro manca quando ti mettevi sulle loro punte, perchè eri meno alto, ma non meno innamorato.
Al mio corpo manchi da morire. Manchi tanto anche a me.

Ricordo ogni strada percorsa insieme per la prima volta, era come se ci camminassimo fianco a fianco da una vita.
Ricordo ogni sguardo che avevamo l'uno per l'altro, era come se i nostri occhi si conoscessero a memoria da una vita.
Ricordo il primo bacio che ci scambiammo, era come se le nostre labbra si fossero scoperte, mordicchiate, e assaporate da una vita.
Ricordo la prima carezza che mi facesti, era come se le tue mani conoscessero il modo in cui amo essere accarezzato, da una vita.
Ricordo la sensazione di benessere dopo essere stato tenuto fra le tue braccia, era come se tu fossi la mia casa da una vita.
Ricordo le prime conversazioni, era come se conoscessi già le tue risposte, come se conoscessi il tuo modo di parlare da una vita.
Io ricordo ogni attimo trascorso con te quel giorno, era tutto per la prima volta, noi eravamo per la prima volta, ma era come se fosse stato così da una vita. Da sempre.
Ed è quando riscrivo queste maledette righe, lettera su lettera, parola su parola, frase su frase, che una leggera domanda si insinua nella mia testa. Parte dai piedi, dalle gambe che tremano, sale, arriva allo stomaco, al fegato, dove, una volta, centinaia di farfalle erano libere di volare. Vomito, butto fuori tutto quello che posso. Non mangio. Ma lei non arresta la sua corsa. Continua a salire e arriva al cuore. Lo fa scoppiare. Un’esplosione di ricordi, sentimenti, emozioni mi invade e mi fa stare male. Lei ignora il dolore e sale. Ancora, ancora e ancora. Attraversa la gola, dove una volta la pelle era arsa dai tuoi baci. Affretta la sua corsa, sorpassando il groppo che, una volta, mi impediva di esprimere parole sensate. Arriva alla testa. Dove nuota, vola, corre.

‘Mi hai mai amato?’
Tu amavi il profumo della mia pelle, la mia generosità e la mia risata.
Amavi il mio senso dell'umorismo, il mio mordermi le labbra in continuazione e la mia voglia di assomigliare a qualcun'altro migliore di me.
Amavi anche i miei occhi, quelle due palle nel mio viso che io odio tanto.
Amavi il modo in cui mi sistemavo i capelli, con quel disordine naturale.
Amavi la mia gentilezza, le mie incazzature e i miei difetti.
Amavi il modo in cui piangevo, e urlavo al mondo quanto ti amavo.
Amavi il profumo che mettevo ogni mattina, il modo in cui ballavo e mi perdevo nei pensieri quella notte.
Si, tu amavi tutto questo. Ma non riuscivi ad amare me.
Ed ora, ti ho perso.
Sapevo che, nella vita, ci sarebbe stato sempre qualcosa che avrei perso, anche per un motivo assurdo, avrei perso.
Ho perso la fiducia di chi me l'aveva promesso.
Ho perso l'autostima quando qualcuno mi ha detto che non ero così bello.
Ho perso la pazienza quando qualcuno mi ha fatto arrabbiare, pretendendo di sapere la verità.
Ho perso una penna in classe, ma l’ho sostituita comunque con un'altra.
Ho perso una lacrima per ogni promessa spezzata.
Ho perso un capello sulla spazzola.
Ho perso la testa per una persona complicata, che di stratagemmi nel cuore ne aveva più di cento.
Ho perso la sicurezza, e ho smesso di ripetermi 'Ehi ragazzo, tu sei forte'.
Infine, ho persone, amici, amori, gente a cui hai dato l'anima... e che non tornerà mai più.
Ho perso te.
Odio perdere.
Odio perdere, ma nonostante ciò, ogni volta che mi cade un ciglio, esprimo un desiderio, e sogno di ritrovare quella fiducia che vorrei, quell'autostima che ho sepolto, quella pazienza ormai persa, quella penna in classe che magari sarà sotto un banco e che io ho sottovalutato, quella lacrima che costituirà ancora una volta l'oceano, quel capello sulla spazzola che mamma avrà buttato nel cestino, sognerò ancora di ritrovare quella testa che ormai ho infilato sottoterra, e anche quella sicurezza che mi ha fatto cadere in basso, facendomi così diventare più forte.
Sognerò di risvegliarmi la mattina tra le tue braccia e di assaporare le tue labbra con un bacio.
Son consapevole che l'attesa aumenti il desiderio, ma aspettare di essere importante per qualcuno, senza un limite di tempo, annulla ogni speranza.
Distrugge, delude: fa male, troppo.
Chi mi ripagherà di queste distruzioni?
Le cene saltate, i vestiti rovinati, la rabbia repressa ed i pianti mozzati: Chi? Cosa?
Illudermi con le mie stesse mani, più volte, con la stessa persona, perché potrebbe cambiare, potrei non sbagliare più, trovare un equilibrio, un qualcosa.
Odio perdere, ma a volte basta stringere i denti e sopportare il dolore.
Anche quando è troppo forte. E ti squarcia il cuore.
Sai, mi ripeto spesso che devo resistere.
Ce la devo fare.
Devo andare avanti. Per me, per le nostre fan, per te.
Tu mi hai fatto perdere il controllo del mio corpo, tu mi hai fatto andare in tilt, ormai non risponde più ai miei comandi.
E che il mio corpo si illuda, come ho fatto io, in tutti questi anni.

                                                                                                                                                                                                                       
H.S.

 
 
 
 
 
Harry raccolse la lacrima che gli scivolava minacciosa sulla guancia, puntando verso il foglio di carta bianca. Portò quella piccola goccia salmastra alle labbra e ne assaporò l’essenza.
E fu allora che successe. I ricordi ebbero la meglio sulle barriere che, fino a quel momento, si era imposto di costruire.
La rigorosa durezza nelle parole dei management, la tristezza nell’evitare che i loro sguardi si incrociassero in pubblico, le bugie, le verità, l’insopportabile distanza che ogni giorno colmava la loro vita.
Lasciò cadere sconfitto le braccia attorno al corpo, ormai scosso dai singhiozzi.
Si lasciava cullare dai ricordi di una vita passata ad amare. Amare qualcuno che non avrebbe potuto amare. Amare qualcosa che non avrebbe potuto amare. Larry Stylinson.
 
 
 
 
 
 
 









Coraggio.
Si, ci vuole coraggio per combattere
e continuare a credere fermamente nei nostri pensieri,
e noi Larry shipper ne abbiamo da vendere.
Amiamo quei ragazzi, e amiamo il loro amore.
Abbiamo saputo andare oltre l'apparenza, oltre le convinzioni della gente.
Abbiamo sentito e visto quello che le altre directioners
non sono state in grado di percepire.
Ammirevole, come direbbe Piton.
Noi vediamo il loro amore dappertutto,
nei loro sguardi, nei loro occhi che si guardano adoranti.
E quante volte le loro labbra si desideravano, volevano toccarsi.
Quante volte avrebbero voluto intersecare le loro lingue,
in una magica danza, senza badare a nessuno.
Ma semplicemente, non potevano.
E rimanevamo impietrite,
da Harry che fissava desiderante le labbra di Louis,
ogniqualvolta apriva bocca.
Il loro amore, è potente, forte, come un fuoco che arde e non si spegne.
E per loro ci saranno stati anche dei momenti
in cui avrebbero voluto mandare tutto a puttane,
ma non l'hanno fatto.
Non l'hanno fatto
perchè il loro amore è troppo importante
per essere distrutto dai stupidi pregiudizi della gente.
Quando Louis ha scritto quei tweet,
però, la corda del loro amore si è un pò tesa.
Tutte noi ci siamo rimaste male, e probabilmente anche Harry.
Tutte noi abbiamo passato la notte in bianco a pensare,
a riflettere, quasi confuse, ma i nostri pensieri non sono cambiati.
Perchè per Louis era arrivato quel momento
in cui c'era tutto quel dolore represso,
che ha sfogato in una semplice frase ''Larry its the BIGGEST load of bullshit”,
senza pensare alle conseguenze,
e alle responsabilità che dopo avrebbe dovuto prendersi.
E a quel punto per noi sono arrivati gli insulti.
E' stata data a noi la colpa di tutto,
senza neanche riflettere per un secondo.
E dove andata a finire la ''1D family''?
Ci è stato dato della ''troia, pazza psicopatica, malata di mente'',
addirittura ''Finta Directioners''.
Noi siamo rimaste forti,
anche se molte di noi hanno paura di dire di credere nel loro amore.
Ed anch'io ho avuto paura, devo ammetterlo.
Per un secondo ho avuto paura di dire che la pensavo in un altro modo.
Ho avuto persino paura di sbagliarmi,
di non avere ragione, di essere in torto.
Ho pensato che forse non si amavano,
che forse quello in cui credevo era sbagliato...
Tutti abbiamo dei dubbi, e io ci credo.
Noi siamo più forti.
Noi crediamo nel loro amore, noi li amiamo con tutte noi stesse.
Il loro amore ci rende felici, ci rende forti e fiere.
E a chi importa se ci danno delle pazze?
Non smetterò di credere in Larry, perchè loro si amano, ne sono sicura.

//g.

   
 
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