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Autore: EvansLove    03/05/2007    5 recensioni
immaginatevi Lily e James chiusi fuori da Hogwarts al ritrono da Hogsmeade....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia scendeva violentemente sui giardini della nota scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Fortuna che tutti gli studenti erano rientrati dalla gita a Hogsmeade e adesso si godevano un caldo e asciutto banchetto nella Sala Grande.

Tutti gli studenti, tranne due.

Questi due erano gli studenti più popolari di tutta Hogwarts, erano Lily Evans e James Potter. La rossa, angosciata, urlava verso il castello "Uffa, fateci entrare, caspita, sono solo cinque minuti di ritardo!".

James Potter, invece, era tranquillo sotto una quercia poco più lontana, dove aveva trovato riparo. "Non ti sgolare, Lily, prima o poi verranno a prenderci!" diceva tranquillo, scrollandosi ogni tanto qualche goccia dai capelli.

Lily, però, non era d'accordo. E si agitava furiosamente, urlando a squarciagola e dimenandosi. "Ma, cavolo, Potter, fa freddo, piove e stiamo morendo di fame! Non ti andrebbe proprio di stare davanti al camino con un bel panino, no eh?"

James rise "Per me va già benissimo così!" disse serio, alzando le spalle "E per quale motivo, di grazia?" rispose la rossa con la giacca aperta, sottolineando le ultime due parole in modo sarcastico.

"La tua camicetta sta diventando trasparente!" lei arrossì e si chiuse la giacca con le mani. Ma rispose lo stesso acida "Bè, anche a te, se è per questo!" e distolse il suo sguardo. Quello di James, invece, s'illuminò.

"Allora hai guardato!" lei, sempre voltata, rispose con un debole 'bof' e si strinse di più la giacca.

James sorrideva come un bambino e, proprio come un bambino, cominciò a canzonarla

 

"Hai guardato, hai guardato, Lily mi ha guardato gli addominali, Lily mi ama..."

 

Lei si stava irritando, e molto. Questo voleva solo dire che erano in arrivo guai seri. "Smettila James!" disse, prima a bassa voce, poi, dato che il ragazzo non accennava a smetterla, lo ripetè a voce sempre più alta, fino a che non urlò

 

"E va bene, stupido idiota, sì, ti ho guardato, ma che ti credi che non sono umana? Cazzo! Ok, non è colpa mia se sei bello e poi cazzo, non umiliarmi così!"

 

E James smise di saltellare. Si avvicinò alla ragazza che aveva messo il broncio. La abbracciò.

"Scusa Lily!" lei era rimasta senza parole, perchè James le aveva chiesto scusa. Forse era la prima volta che quella parola usciva dalla bocca del ragazzo. Restò stretta al ragazzo meravigliata. E poi, faceva abbastanza caldo stretta a lui. Non si dimenò, non l'allontanò e non era arrabbiata. Stava bene, per quanto impossibile avesse potuto essere.

 

Poi James si staccò "Scusa!" ripetè, mettendole una mano sulla spalla. Lei non sapeva che fare o che dire "Di n-niente!". Un minuto di silenzio. "Comunque, hai ragione, sai? Fa abbastanza freddo qua! Se non fosse che la mia peggior paura è quella di di vederti in pericolo di morte, avrei paura di prendermi una polmonite!" parlava senza alcuna emozione ben definita. Sembrava quasi che stesse recitando. Parlando si era scostato da una Lily ancora indecisa su come doveva comportarsi, perchè James Potter sembrava un altro. "Bè, sì, fa freddo! E piove, odio quando piove!" esclamò, lasciando perdere come doveva comportarsi e farlo come le veniva. "E perchè?" esclamò lui sorpreso, girandosi verso Lily.

La rossa si scostò una ciocca di capelli dal viso e la mise dietro l'orecchio, poi parlò "Bè... è tutto scuro e poi mi si increspano i capelli!" lui sorrise. La sua timida bambina.

"Invece sei più bella quando piove, perchè i tuoi occhi sono più brillanti!" "Dici?" lui si stava avvicinando "Dico! E poi, quando piove, significa che sta cambiando qualcosa e che la situazione che c'era prima deve essere lavata via!" alzò le spalle e ristrinse Lily nell'abbraccio di prima. "Bè, adesso anche io ne sono convinta James!" disse lei sorridendo.

Che ci poteva fare, James aveva sempre avuto un'ascendente su di lei.

"Dici?" chiese lui, sfiorandole le labbra con un gesto "Dico, dico!" ripetè lei e chiuse gli occhi. Poi sentì le labbra più fredde e bagante del pianeta in quell'istante, eppure le più belle per lei, invaderla e lei spalancò le sue. Si baciarono senza respirare per circa un minuto. Fu un bacio assolutamente da guinnes, ma dovevano pur recuperare il tempo perso, no??

 

"Fiuu... Lily... la sai una cosa?" lei sorrideva. Aveva smesso di piovere "Ti amo!" e l'abbracciò.

 

"Se avreste finito, dovete rientrare!" si voltarono. Al portone c'erano Sirius, Remus, Peter e Susan.

 

"Da quanto siete qui?" chiese James sorpreso "Oh, ci hanno mandato a cercarvi mezz'ora fa!" disse Sirius "Ma abbiamo deciso che forse era meglio lasciarvi un pò da soli e avevo ragione, no?" concluse Susan. "Dai, scemi, venite a riscaldarvi!" disse Remus, invitandoli con una mano a entrare.

 

I due si guardarono sorridendo e scuotendo la testa. Erano proprio i loro amici. E adesso sarebbero rimasti tutti per sempre insieme.

  
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