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Autore: chaska    20/10/2012    1 recensioni
«Antonio Fernandez Carriedo.»
Il suono sordo dell'acqua infranta.
«Señor Antonio Fernandez Carriedo.»
Parole accompagnate da deboli tentativi di ribellione.
«El Reino de España.»
{Tomás de Torquemada; Antonio Fernandez Carriedo (Spagna) }
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: Piccola fic su Tomás de Torquemada e Antonio, niente di che. Però bon, per una volta non mi lamento del risultato~













La voz del demonio











«Antonio Fernandez Carriedo.»

Il suono sordo dell'acqua infranta.

«Señor Antonio Fernandez Carriedo.»

Parole accompagnate da deboli tentativi di ribellione.

«El Reino de España.»

Saggiò il suono di quelle parole pronunciate in madre lingua, per poi fare un segno annoiato rivolto al suo sottoposto.
Senza dire altro, il moro venne strappato dai freddi vortici dell'acqua. Respirò come se mai ne avrebbe avuto più l'occasione, mentre le membra provate dalla tortura tremavano appena contro la presa del loro stesso boia.

«E' un piacere finalmente incontrarvi.»

Le labbra dell'uomo di Chiesa si incurvarono con apparenza innocenza, mentre le dita della mano destra si attorcigliavano contro il pesante crocifisso appeso al collo.
Fu con quelle parole che Tomás de Torquemada si presentò.
Fu con quelle parole che si presentò prepotentemente nella vita dello spagnolo.

Era già passata qualche ora, e molto era cambiato.
Il pavimento in grezza pietra era ormai irremidiabilmente stato bagnato dalla foga della fiera nazione.
Il corpo dello stesso, se prima fresco e in forze, adesso tremava vistosamente e le muscolose gambe non riuscivano a reggerne più il peso.
E infine i lunghi capelli mori giacevano sul suo volto smorto, coprendone le fattezze.
Eppure, gli occhi smeraldini spiccavano fra quelle ciocche bagnate, e risplendevano come fuochi ardenti.
Tomás doveva ammetterlo, la nazione spagnola non mancava di fascino, forse fin troppo.
Un'anima selvaggia che bruciava nel corpo sano e forte di un ventenne da centinaia d'anni, o forse più, chi poteva dirlo?
Antonio Fernandez Carriedo, un nome passato di bocca in bocca in tutto il Regno di Spagna e oltre.
Antonio Fernandez Carriedo, il Regno di Spagna stesso.
Baluardo del trono che rappresentava, avido di vittorie e sangue altrui, ora riconosciuto fra i pirati più temuti dei sette mari.
Antonio Fernandez Carriedo, nulla più che un affascinante e pericoloso demone.
E adesso era ai suoi piedi, sollevato dalle forti braccia dei suoi fedeli sottoposti.
Ah, quanto l'aveva cercato in quegli anni! Eppure era sempre stato un miraggio ai suoi occhi e alle sue avide mani. Le fredde spire del mare l'avevano tenuto lontano da lui, proteggendolo dal volere divino.
Eppure tutti hanno un punto debole, incluso lui. No, non sarebbe potuto scappare per sempre, lo sapeva. E allora aveva pazientato, aveva pregato ed infine aveva vinto.
E come premio eccolo lì, col respiro mozzato, mentre lo guardava dal basso verso l'alto, com'era giusto che fosse. E quegli occhi d'ardente arroganza, oh quegli occhi.
Quegli occhi che più delle parole gli avevano promesso conseguenze ben più dolorose dell'inferno stesso. Quegli occhi che era riuscito ad ammansire in così poche ore e con molte meno frasi.
Tutti avevano il proprio punto debole, anche i demoni, e Antonio Fernandez Carriedo non faceva eccezione.

Tomás sorrise nuovamente con innocenza, ancora torturando il crocifisso fra le dita.

«E' stato un piacere conoscervi, señor Carriedo, anche se temo che non è fra i progetti del Divino che i nostri cammini si incrocino ancora una volta. Adiós.»

E senza aspettare una risposta, voltò le spalle e si incamminò verso l'uscita.
No, non si sarebbero più incontrati. Il demone si sarebbe sicuramente rintanato nella protezione offertagli dal mare. Eppure a lui andava bene così, aveva compiuto il suo dovere.
Eppure solo una cosa gli dispiaceva. Non era riuscito a sentirne voce, nemmeno un gemito strappato dalla fatica, nulla.
La voce di un demone.
Doveva essere bellissima.
   
 
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